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domenica 11 novembre 2018

Marcia della Pacee

Un pensiero dopo diversi mesi caratterizzati da una quasi totale assenza dall'attività podistica
Non si  è trattato di un evento sportivo vero e proprio ma di un iniziativa che da più di cinquanta anni richiama migliaia di persone lungo un percorso molto significativo e suggestivo. La marcia della pace Perugia-Assisi ideata nel 1961 da Aldo Capitini, filosofo,poeta, uomo politico che si ispirò al pensiero gandiano. Un evento che si ripete non a cadenza fissa ma ogni due tre anni.

Nei mesi scorsi ho ricevuto la proposta di partecipare alla marcia della pace da parte di Carla Nespolo che ha assunto la presidenza nazionale dell'ANPI lo scorso autunno. L'aiuto ed il sostegno di Carla nelle precedenti iniziative che abbiamo intrapreso è stato fondamentale e per questo io ed i miei compagni le siamo molto riconoscenti. Inoltre con Carla c'è un rapporto di amicizia legato alla mia frequentazione del circolo L'isola Ritrovata,  luogo a me caro, dove hanno preso forma le varie iniziative di questi ultimi anni. L'idea e le caratteristiche della manifestazione mi hanno subito coinvolto ed ho cercato di raccogliere qualche  adesione per formare un piccolo gruppo di amici con cui condividere questa nuova esperienza.

Molti i contatti che ho stabilito in questi ultimi anni dove l'attività podistica ha affiancato iniziative sociali. Quindi c'era la concreta possibilità di formare un buon numero di partecipanti, alla fine di questo giro di "consultazioni"sono riuscito a formare una piccola squadra di amici. Certo mi sarebbe piaciuto coinvolgere più persone, ma le diverse esigenze ed impegni a cui tutti quanti siamo chiamati ad assolvere hanno ristretto le adesioni. La "formazione" finale contava (me compreso) cinque persone, diciamo dei fedelissimi da sempre come Paolo e Francesco, compaesani ed amici da tutta la vita, a Franco Galliani e Marco Marchese compagni, sostenitori ed ispiratori di precedenti iniziative come ad es. Uniamo la provincia (ULP).

Il 7 ottobre è la data fissata per la marcia della pace, per la trasferta ci siamo aggregati agli amici di Libera Asti che hanno organizzato il viaggio in pullman e faranno sosta al casello di Alessandria Ovest. I tempi sono piuttosto compressi e prevedo una giornata molto impegnativa ma io ed i miei compagni siamo ben disposti verso questa pratica. Quindi per questa "toccata e fuga" il ritrovo è fissato sotto casa di Paolo per le 23 di sabato sera Da Voghera ci raggiunge Marco Marchese  sempre disponibile  verso queste iniziative, dopo l'esperienza di ULP con Marco abbiamo un sincero rapporto di amicizia, che si consolida attraverso queste nuove  situazioni. Anche Francesco è puntuale , ci siamo si parte con un piccolo zaino e con  grande entusiasmo. Al casello di Alessandria Ovest ci raggiunge Franco Galliani,la sua verve e la sua simpatia completano alla perfezione il piccolo gruppo. In perfetto orario il pullman degli astigiani ci raccoglie assieme ad un altro gruppo di amici ovadesi capitanati da Paola Sultana referente provinciale di Libera. Via si parte,il sonno e la stanchezza prendono il sopravvento e dopo pochi km mi addormento  serenamente, quando mi risveglio il pullman sta facendo sosta presso un autogrill, così ne approfittiamo per un anticipo di colazione, siamo sull'Appennino Tosco-Emiliano a metà strada circa. Riprendiamo il viaggio ed io riprendo il sonno ancora con grande facilità.

All'alba arriviamo a Perugia e mi ridesto mentre il pullman è in prossimità delle mura della città. Ci siamo inizia la lunga giornata di cammino. C'e' già molto fermento in città un'atmosfera di festa,bandiere della pace e molte altre associazioni tutte in marcia per un unico obiettivo:la pace ed una civile convivenza tra i popoli. Franco distribuisce i cappellini ed i foulard dell'ANPI, ed io le bandiere di Libera, un binomio che ci unisce ancor di più in questa giornata. Mancano poco più di due ore alla partenza,e ne approfittiamo per fare un breve giro turistico nel centro della città. Varcata una delle antiche porte sembra quasi di entrare in un altra dimensione del tempo. Piazze, monumenti,palazzi che sanno di storia lontana nel tempo ma che mantengono intatto il loro fascino e la loro arte. Siamo rapiti dalla bellezza di questa città nel nostro breve giro turistico è un susseguirsi di piacevoli scoperte. Visto il poco tempo che ci è concesso prima della partenza possiamo solamente sfiorare queste vere e proprie opere d' arte,ma ci accontentiamo ugualmente di questa rapida visita nella città del Grifone. Rientriamo verso la zona di partenza mentre il cielo si fa sempre più grigio ed inizia a piovere. Noncuranti di tutto ciò siano sereni e ben disposti; c'è molto fermento per le vie della città, davvero tante persone. E' bello sentire tanti  accenti  diversi,le varie inflessioni dialettali  fanno  intuire quale sia la provenienza dei partecipanti. Mentre aumenta l'intensità della pioggia aumenta anche l'assembramento per l'imminente partenza,dal palco delle autorità diversi amministratori locali danno il benvenuto ai partecipanti e ribadiscono il valore di questa iniziativa.

Con qualche minuto di ritardo si parte, lentamente si muove il lungo corteo. Dopo poche centinaia di metri incontriamo Carla Nespolo, una foto ed un abbraccio con la presidente dell'ANPI, che ci  dà il suo personale augurio di buon cammino. Davvero un bel momento per tutti noi, siamo orgogliosi di dare il nostro piccolo contributo all'associazione di cui Carla é alla guida. Una lunga discesa ci porta fuori dalla città mentre costeggiamo uliveti secolari. Un connubio unico: camminare per la pace in mezzo agli ulivi,in più ha smesso anche di piovere! Variegato, colorato e festante il lunghissimo serpentone, musica che accompagna e allieta il nostro cammino. Paolo allunga il passo per risalire l'interminabile corteo; è una bella sensazione scorrere in questo fiume di persone, vedere l'entusiasmo di tanti giovani e non (come noi) assaporare la semplicità di un gesto naturale in un contesto così particolare. Un susseguirsi di saliscendi attraverso le stupende colline umbre. In lontananza vediamo Assisi,ed  io ritorno con la mente all'esperienza del 2016 da San Francesco a Francesco; un pensiero agli amici spazzorunners con cui ho condiviso l'iniziativa. Risaliamo, risaliamo e non sembra mai vedere la testa del corteo. Inizio ad accusare i primi (anche secondi o terzi) segni di stanchezza associati a qualche dolore articolare. Tutto previsto se non si soffre un po' non c'è neanche il gusto della meta finale... sarà? Sullo sfondo vediamo la basilica di Santa Maria degli Angeli, il punto di arrivo ci siamo quasi. Non siamo riusciti a raggiungere la testa della manifestazione,ma non ne siamo molto lontani. Ci siamo! abbiamo portato a termine la marcia della pace,una piccola ma intima soddisfazione.

La fine della manifestazione è sancita dagli interventi dei rappresentanti del mondo sindacale, e  di altre associazioni. Anche Carla Nespolo in qualità di presidente nazionale dell'ANPI prende la parola, sottolineando il valore di un bene così prezioso da mantenere seguendo sempre  la guida della nostra costituzione. Un applauso ed un abbraccio a Carla   che ringraziamo per le belle parole del suo discorso. Dopo una breve sosta rivestiamo i panni del turista e utilizziamo il tempo che ci è rimasto prima del ritorno per fare un rapido giro per Assisi. La basilica di Santa Maria degli Angeli dove all'interno è custodita la porziuncola piccola chiesa voluta da San Francesco,un momento di grande impatto emotivo. Risaliamo verso la parte alta della città per completare la breve escursione. Appena il tempo di giungere ai piedi della basilica di Santa Maria inferiore,e visti i tempi dobbiamo ritornare al parcheggio dei pullman. Durante la discesa osserviamo la lunga strada mattonata di tre km che unisce la basilica di Santa Maria degli Angeli alla basilica di Santa Maria Inferiore. Ogni mattone porta il nome del donatore che ha contribuito alla ricostruzione della città dopo il sisma del 1997. Mi viene da pensare alla pace come ad una lunga strada dove ognuno posa il proprio mattone,che unito a tutti gli altri costruisce una via per una civile convivenza tra gli uomini. Raggiungiamo il parcheggio dei pullman dopo  44000 passi, stanchi ma soddisfatti per aver contribuito alla riuscita della manifestazione.
Alle prossime Fiorenzo