Ritorno ad aggiornare il blog dopo alcune settimane. In questo periodo non ho inserito nuovi post, non tanto per la mia sosta forzata dalle corse, ma quanto per l’impegno assiduo che ho messo nell’ organizzazione della festa finale ULP.
La data del 19 novembre era già stata fissata, il materiale c’era, si trattava “solamente” di ordinarlo e fare una serie di pannelli da esporre. “Uniamo” è stata la parola d'ordine per lo sforzo comune atto a ricordare nel modo più ampio possibile l’esperienza ULP. Federico (webmaster) è stato fondamentale nel dirigere le operazioni, Maurizio ha collaborato in maniera determinante per sviluppare una quantità (poi le conteremo esattamente) di
fotografie, nonché per aver realizzato la mega-cartina della provincia posizionata all’ingresso della sala. Elisa e Daniele hanno curato la formattazione dei testi. Mia nipote Selena ha completato la ricerca sulle note informative dei prodotti tipici, e ha dato una mano ad allestire i 64 pannelli (100x120cm). Altri amici mi hanno aiutato nel recuperare le varie specialità della provincia. Io mi sono molto prodigato in queste settimane, anche perché pur non essendo esperto nell’organizzazione di eventi
ho voluto fare le cose nel modo giusto (secondo me) e mi ci è voluto molto tempo.
E’ stato comunque avvincente stendere i pannelli per ogni singola tappa, studiare la sequenza delle varie foto per collocarle in ordine cronologico. Ogni volta era un ripercorrere quelle strade, essere con le persone che ci hanno accompagnato in quei momenti, sentire le sensazioni, la fatica, vedere luoghi nuovi o comunque vederli sotto un altro aspetto, perché ogni luogo, ogni metro era un anello della catena che ha unito la provincia. Quindi le lunghe ore passate ad incollarle foto (che accidenti! si staccano facilmente) sono passate in maniera piacevole, coinvolgente: ero come assorto, compenetrato nella provincia… scusate il trasporto.
Accanto alla preparazione dell’esposizione fotografica abbiamo voluto proporre un viaggio enogastronomico nella provincia. Infatti la locandina dell’evento era così titolata:
Un viaggio in provincia – immagini, parole e sapori alla riscoperta del territorio. Considerando le varie macrozone della provincia, abbiamo cercato di rappresentare qualche particolarità per ognuna di esse. Partendo dal salame nobile del Giarolo (specialità tortonese) siamo passati al cioccolato di Novi Ligure, alla farinata di Ovada, al filetto baciato di Ponzone (specialità acquese), ai krumiri di Casale Monferrato, per terminare con la polenta di Marengo. E queste sono solo alcune specialità, non mi dilungo sulle altre. Il tutto accompagnato dai vini tipici, quindi: Timorasso, Gavi, Dolcetto, Brachetto, Freisa, ed altri ancora. Insomma è venuto fuori un variegato profilo enogastronomico con tanto di note culturali sui prodotti.
La sala, o meglio il Salone - come è sempre stato chiamato in paese -
ci è stata dato in gestione dalla serata di venerdì, e con Paolo, Stefano (il sindaco), Francesco ed altri volenterosi compaesani abbiamo iniziato ad allestirlo con un lavoro impegnativo. Non è stato facile tracciare un percorso lineare lasciando gli spazi
giusti, e qui ancora una volta Stefano si è dimostrato molto bravo e con
un colpo d’occhio ha pianificato il posizionamento dei vari pannelli: e con il suo ormai tradizionale “tranquilli raga, non c’è problema” abbiamo sistemato piuttosto velocemente la sala. Anche se poi ho perso ancora diverse ore per sistemare correttamente tutti gli altri particolari.
La giornata di sabato è iniziata molto presto per me. Ho voluto seguire i preparativi fin nei dettagli. Già al mattino iniziavano ad arrivare alcuni amici con i prodotti delle varie zone. La sala ha iniziato a riempirsi attorno alle 16, Federico con gli altri amici milanesi era già attivo da tempo. E' stato un susseguirsi di saluti con le tante persone che hanno partecipato alla nostra esperienza, ma anche altri amici, compaesani, parenti, insomma un gruppo variegato che assumeva sempre più volume. La festa è praticamente iniziata. Mia sorella, le mie nipoti e Luca - altro caro amico giunto da Alessandria con
la famiglia - si sono occupati della parte gastronomica allestendo un bel tavolo di prodotti tipici. Anche Carlo Piccini - referente provinciale di Libera - e Franco Galliani - presidente provinciale della UISP - hanno partecipato alla festa. L’atmosfera era molto bella: vedevo e sentivo la soddisfazione, e quasi lo stupore, nel vedere e leggere la storia di questo viaggio in provincia.
Alle 17 Federico - webmaster, regista, trascinatore vero e proprio della giornata, e non solo - ha richiamato l’attenzione di tutti i presenti ed abbiamo iniziato una piccola conferenza per spiegare il senso, la storia e le finalità de
UNIAMO LA PROVINCIA. Inizialmente ho preso la parola io dando il benvenuto a tutti e ringraziando le tante persone che ci hanno permesso di portare a termine il nostro progetto, alcuni riferimenti alla bellezza della provincia, alla collaborazione con Libera e UISP
che hanno dato un senso sociale all’iniziativa. Via via la parola è passata a Stefano, il sindaco di Castellar Guidobono, (e quando ha parlato lui ho visto i miei genitori visibilmente commossi), poi Franco
Galliani, quindi Carlo Piccini. Tutta la sala era attenta ed interessata alle loro parole che sottolineavano gli aspetti che hanno fatto diventare UNIAMO LA PROVINCIA un mezzo, uno strumento, un veicolo che oltre a riscoprire un territorio, ha
legato
le persone con un messaggio di legalità e solidarietà. Anche altri volti tra gli assidui frequentatori dell’ULP hanno preso la parola, proprio per testimoniare il loro coinvolgimento in questa esperienza.
Per lasciare un ricordo del
lungo viaggio in provincia, abbiamo pensato di donare una medaglia ricordo con il logo della manifestazione
e la data di svolgimento a tutti quelli che sotto vari aspetti hanno contributo al successo dell'iniziativa. Diciamo che questo è stato l’epilogo della giornata, anche se la festa si è protratta fino a sera in quanto molti altre persone sono arrivate successivamente. E per me ogni volta era un piacere ripercorrere quelle strade con la mente, accompagnare
i visitatori lungo il percorso dando chiarimenti sulle varie foto
grafie parlando delle zone in questione.
Davvero una giornata particolare che ha soddisfatto tante persone, e l’esposizione dei pannelli che doveva durare solo un giorno è stata prolungata anche alla giornata di domenica, ma il mio amico sindaco mi ha “bonariamente sequestrato” tutto il materiale in esposizione
dicendo: “è un patrimonio da valorizzare”. Concordo…
NOTA
Qui potete vedere tutte le foto della festa.