Una passione per la corsa molto profonda che viene messa a dura prova, partendo dal principale dei problemi, che è quello del ginocchio ormai in cura da più di un anno. La perdita di un genitore, l’adattamento al nuovo posto di lavoro, il lento ma inesorabile scorrere del tempo che ti porta alla soglia dei 50 anni con un po’ di tristezza per quello che poteva essere e non è stato. L’impegno con cui in estate ho intrapreso un percorso alternativo per il ritorno alla corsa (esercizi di potenziamento muscolare e bicicletta) è andato via via scemando, le uscite si sono sempre più rarefatte, e nonostante queste pratiche di allenamento si possano fare tra le mura domestiche (ho montato la bici sui rulli) il mio contatto con l’attività fisica si è sempre più indebolito. Peraltro ho appena terminato un altro ciclo di infiltrazioni (prp) quindi nelle intenzioni, ed anche in pratica non ho perso le speranze. Stavo solo perdendo quello spirito combattivo che bisogna avere in determinate situazioni: avevo bisogno di una scossa, un punto da cui ripartire.
L’occasione si è presentata in questa domenica prenatalizia: in settimana mi aveva chiamato Paolo per chiedermi se volevo andare con lui e Fabrizio a Voghera per il classico Trofeo Enars, che negli ultimi anni ha preso il nome di “Correndo lungo lo Staffora”.
Una corsa a cui ho partecipato anche lo scorso anno in situazioni fisiche già precarie, quest’anno però la situazione è ancora peggiorata in pratica l’ultima corsa l’ho fatta il giorno del mio compleanno ( 26 giugno) e negli ultimi giorni il ginocchio mi dava parecchio fastidio. Ho comunque accettato l’invito di Paolo per rientrare almeno virtualmente nel mondo delle corse podistiche. Ho preparato la borsa proprio come se avessi dovuto correre una delle tante gare domenicali a cui ho partecipato in questi anni, anche se pensavo di fare solo qualche tentativo di corsa nella zona di partenza/arrivo della gara. Infatti durante il tragitto in macchina ho manifestato la mia perplessità sulla possibilità di correre anche solo qualche km del percorso, troppo presente il dolore al ginocchio sinistro. Poi una volta giunti al ritrovo della corsa abbiamo confermato la nostra iscrizione ai vari campionati Fidal UISP Enti di promozione sportiva per il 2014 un modo per ribadire la nostra intenzione di correre e gareggiare anche nel 2014 con la nostra società l’U.S.SCALO VOGHERA.
E’sempre piacevole rituffarsi nell’ambiente delle corse podistiche, tante le persone conosciute con cui abbiamo parlato delle nostre più o meno difficili situazioni fisiche (anche Fabrizio e Paolo non sono proprio al meglio). Quando Fabrizio mi invita al riscaldamento provo lentamente ma il dolore si manifesta praticamente subito, non riesco dico quasi con disappunto e lui mi invita nuovamente più piano con calma accorcia il passo mi dice. Riprovo ancora seguendo i suoi consigli passettini brevi una leggera corsa contratta , così va e intanto facciamo il giro dell’isolato 300 -400 metri non di più, comunque riesco a correre. Vedi che riesci mi dice Fabrizio, si un po’ goffamente comunque … e intanto ci dirigiamo verso la linea di partenza oltre il ponte del torrente Staffora dove si è già portato Paolo. Mentre lo raggiungiamo cerco di sciogliere un po’ la mia corsa ed in effetti vedo che riesco a correre normalmente ho la sensazione quasi di restare a galla come quando si impara a nuotare, un riappropriarsi di un qualcosa di tuo, personale. Un gesto naturale a cui sei profondamente legato e che senti ritornare vivo dentro di te, manifesto a miei compagni la mia meraviglia per riuscire a compiere questi “primi passi”; ne sono molto soddisfatti. Facciamo assieme qualche tratto del percorso di gara (almeno 1 km) poi loro prendono parte alla gara competitiva 10 km , mentre io mi metto in coda al gruppo e chiaramente opto per il giro da 6 km (è già fin troppo! esclamo).
Paolo e Fabrizio fotografati da Massimo Sartirana |
Sono davvero tanti mesi che non corro e devo dosare le energie, cerco di non forzare troppo e andare con calma, un primo tratto in asfalto, poi un secondo su uno sterrato indiscrete condizioni mi fanno riassaporare il piacere della corsa. Sono davvero soddisfatto, questo è stato il mio regalo di Natale, ed è davvero un regalo tra quelli più desiderati. Termino la mia fatica in 31’23’’ i 6,4 km del percorso, anche la “malattia da cronometro”non l’ho persa, non c’è niente da fare! Quindi attendo l’arrivo della gara lunga dove sono impegnati i miei compagni non passa molto tempo che arriva il primo è Stefano Contardi, seguito dall’inossidabile Silvio Gambetta, Paolo e Fabrizio giungono appaiati quasi con calma, come si dice in gergo non si sono “ tirati il collo”anche loro devo fare i conti con una condizione fisica abbastanza precaria, ma comunque in crescita per entrambi. Mi chiedono come è andata ed io mostro a loro la mia soddisfazione per essere ritornato a correre dopo quasi 6 mesi! E’ stata davvero una bella domenica, spero sia un punto da cui ripartire per ritornare ad una delle passioni più forti che ho, la spinta c’è stata ora bisogna continuare …
BUON NATALE A TUTTI
FIORENZO
Ti sei fatto uno dei più bei regali che ci si possa dare.. Ti sei regalato la fiducia!!!
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