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mercoledì 26 marzo 2014

Le loro idee corrono sulle nostre gambe

Ancora una volta una a fianco di LIBERA in occasione della “giornata della memoria e del  ricordo di tutte le vittime delle mafie”.Un giorno particolare che sancisce l’inizio della primavera e  idealmente un inizio verso un percorso di consapevolezza e di impegno nella lotta alla mafia.
Una staffetta podistica organizzata in collaborazione con la UISP , il FAI ( fondo ambiente italiano)e le società podistiche  alessandrine. Questa manifestazione andava ad aprire le giornate di primavera del FAI  che si sono celebrate nei giorni successivi.
Quindi un percorso che voleva unire diversi ideali , da una parte la valorizzazione e la riscoperta del grande patrimonio naturale e artistico della provincia  e dall’altra luoghi simbolo nella lotta alla mafia  proprio in provincia di Alessandria.La partenza  da Bosco Marengo dove vi è il primo bene confiscato alla mafia in provincia  voleva appunto sottolineare questo aspetto. La partenza è stata  fissata nel complesso monumentale di Santa Croce,e l’arrivo presso la Cittadella di Alessandria, importante fortezza militare sabauda costruita nel ‘700.
Un percorso di circa 17 km da percorrere totalmente o parzialmente  a seconda delle esigenze e delle disponibilità dei podisti . Io seppur a corto di preparazione sono comunque partito con l’intenzione di completare l’intero tragitto. Molto attivo il gruppo sportivo SAI  FRECCE BIANCHE che ha messo a disposizione due pulmini per il trasporto dei partecipanti dal luogo di ritrovo alla partenza ,e che successivamente hanno scortato i podisti lungo il percorso.

Al ritrovo fissato alle 14 presso la Cittadella vedo già un bel gruppetto di podisti pronti per questa giornata di sport e impegno civile, quasi tutti volti conosciuti . Durante il trasferimento verso Bosco Marengo si parla tranquillamente della manifestazione odierna e delle varie vicende podistiche della provincia. Una volta giunti  al complesso monumentale di Santa Croce , anche qui troviamo altri podisti pronti ad unirsi a noi in questa staffetta. Tra di loro uno dei tanti volti incontrati durante l’esperienza ULP, Beppe Cuccuru, al quale consegno con piacere ( e scusandomi per il ritardo) la medaglia di partecipazione  alla suddetta  manifestazione. Prima della partenza ufficiale abbiamo il tempo di fare una breve visita guidata al complesso monumentale fatto costruire nel 1566 da Papa Pio V, nativo di Bosco Marengo. Tra  le varie  opere ci vengono fatti notare  alcuni dipinti di Giorgio Vasari, ed il prezioso coro ligneo.
 Terminata questa significativa e doverosa visita ( viste le finalità della manifestazione stessa) siamo pronti per la partenza. Un gruppetto di circa 15 podisti(e) inizia questa staffetta  che attraverso le tranquille campagne alessandrine ci porterà fino al capoluogo .Ritmo tranquillo visto il tempo a disposizione , clima piacevole e scortati da due pulmini la nostra allegra brigata va .Prima sosta per un breve ristoro  a Casal Cermelli , intanto il gruppo si fraziona, un primo gruppetto fatica ad andare così piano ( li capisco , ma non posso seguirli , devo dosare le mie forze)e aumenta leggermente l’andatura , io con altri rimango più dietro .Non è un problema ai successivi punti di ristoro ci aspettano per ripartire assieme. Una volta giunti in città troviamo ad attenderci un gruppo di volontari di LIBERA che ci offrono le  loro bandiere  da sventolare durante il nostro passaggio in città. Tutto si colora ed il nostro passaggio è accolto benevolmente dalla cittadinanza, siamo gratificati da queste dimostrazioni di adesione.  Varchiamo l’ingresso dell’imponente fortezza militare e terminiamo la nostra fatica davanti ad una folla che ci accoglie applaudendo soprattutto al senso della nostra corsa. Sono doppiamente soddisfatto, sia per la riuscita stessa della manifestazione , e sia per essere riuscito a correre per tutti i 17 km del percorso, non era così scontato per me …
La giornata non è terminata  con l’arrivo della  staffetta , ma è proseguita con la celebrazione ufficiale della giornata della memoria e del ricordo di tutte le vittime delle mafie. Diverse autorità civili e religiose hanno  ricordato l’importanza del lavoro svolto da Libera e l’importanza del sacrificio di tutte queste vittime . L a lettura di tutti  i nomi di queste vittime ha voluto essere un atto dovuto per ricordare con forza  una ad una tutte le persone  che si sono sacrificate per un ideale di giustizia e libertà. Lunghissimo l’elenco e la lettura è stata fatta da molti : giovani studenti ,uomini in uniforme,amministratori, volontari, politici … come a voler dimostrare la gratitudine dell’intera società civile verso questi eroi.
 Le loro idee hanno corso sulle nostre gambe.
FIORENZO

lunedì 17 marzo 2014

21 Marzo 2014

Venerdì 21 marzo, primo giorno di primavera ma anche XIX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, si terrà una manifestazione podistica di sensibilizzazione e commemorazione: LE LORO IDEE CORRONO SULLE NOSTRE GAMBE.

Uniamo la Provincia sarà al fianco di Libera: anche una semplice manifestazione
sportiva può rafforzare il valore della legalità come punto di partenza fondamentale per lo sviluppo della società.
Il percorso unisce due luoghi di grande interesse e sarà lo spunto per la riscoperta del patrimonio storico artistico della nostra provincia.


Programma 21 marzo

ore 15,00 Partenza dei podisti dal Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo (AL)

ore 17,00 Arrivo previsto alla Cittadella di Alessandria

ore 17,30 Cerimonia in ricordo delle vittime


Evento facebook

sabato 8 marzo 2014

29° Trofeo AVIS a Casale Monferrato

La determinazione e l’impegno sono caratteristiche dei podisti ed anche io non mi discosto da questi aspetti, quindi nonostante le difficili condizioni fisiche ho preso parte ad una manifestazione podistica  domenica 2 marzo. Il 29° Trofeo AVIS a Casale Monferrato è diventato l’occasione per ritrovarmi ancora una volta ai nastri di partenza di una gara podistica. Anche in questa occasione a spronarmi verso questa nuova partecipazione è stato Paolo che ha insistito affinché prosegua attraverso la partecipazione alle gare il mio ritorno verso l’attività podistica.

Rituffarsi nell’ambiente delle gare ti porta ad una dimensione più vera della passione per la corsa, è il momento per misurarsi e confrontarsi con gli altri, non solo dal punto di vista agonistico. È anche molto importante e gratificante incontrare tante persone già conosciute, o a volte fare nuove conoscenze. Partendo semplicemente dal viaggio per arrivare al ritrovo della corsa, quando dopo davvero tanto tempo abbiamo ricomposto il quartetto che per anni è stato una costante che ci vedeva arrivare sempre assieme alle varie gare in programma. Un viaggio verso Casale Monferrato che a me e a Paolo ha fatto ritornare alla mente i numerosi spostamenti verso quella città e la zona circostante in occasione dell’indimenticabile esperienza UNIAMO LA PROVINCIA così mentre ci avvicinavamo alla città abbiamo ricordato  con “emozione e nostalgia” quei giorni così intensi. Una volta giunti nel piazzale del ritrovo  e terminate le iscrizioni, è stato un susseguirsi di saluti e di scambi di impressioni con i tanti volti conosciuti. Un’affluenza  piuttosto elevata e variegata, con podisti che arrivavano da diverse zone della regione ed anche dalla vicina Lombardia.

Giunto il momento del riscaldamento inizio timidamente questa importante pratica, ma mi ritrovo a zoppicare abbastanza vistosamente, non riesco proprio ad avere una corsa lineare ed il ginocchio mi fa male. Mi fermo e provo a ripartire più volte, e intanto manifesto ai miei compagni il mio disappunto per questo fastidioso problema.  Insisto in questa “ricerca del passo giusto”, intanto mi affianco ad un podista  che conosco da tanti anni e con il quale abbiamo “combattuto” molte volte , e vedendomi così, un po’ in difficoltà mi chiede cosa mi stia succedendo, ed io cerco di spiegargli tutte le traversie di questi ultimi due anni. Mentre cerco di correre al suo fianco ad un certo punto sento quasi come per incanto la mia corsa diventare fluida, normale, non zoppico più. Anche il mio compagno di riscaldamento se ne accorge e si congratula con me, bene forse ci siamo!

Raggiungo Paolo, Matteo e Fabrizio –  i miei compagni di viaggio – e comunico loro che prenderò parte alla gara. Riesco a correre e sono molto soddisfatto! Mi sono iscritto alla non competitiva, ma partirò nelle retrovie allo sparo ufficiale del via. Voglio comunque misurarmi con i tanti podisti in gara, ed avere soprattutto un riscontro cronometrico; mi rendo conto che è una malattia… Quindi allo sparo del via seguo la lunga scia dei partecipanti e cerco di impostare il ritmo che attualmente penso di poter tenere.

Un primo tratto in pianura seguito da una salita continua fino a circa metà percorso quando entriamo nel comune di San Giorgio Monferrato. Siamo sulle prime alture delle colline che circondano la città di Casale Monferrato, la visuale è davvero molto panoramica, il sole illumina l’arco alpino sullo sfondo, è davvero piacevole correre su questo crinale. La discesa rende meno faticosa la corsa, sento la fatica “giusta” e mi impegno a fondo, in pratica sto gareggiando. L’ultimo tratto prevede una discesa piuttosto ripida e devo fare attenzione, non è un tipo di percorso adatto ai miei problemi. Rientrati in città cerco di allungare un po’ ma non ho molto margine e vado a chiudere in 47’57’’. Modestissimo risultato, ma è il mio valore attuale, i miei compagni hanno già tagliato il traguardo da diversi minuti, si congratulano comunque con me perché l’aspetto principale è quello di riuscire a correre, concordo con loro. Commenti post gara positivi da parte dei partecipanti: bello il percorso e molto efficiente l’organizzazione. Un altro piccolo tassello verso un ritorno in forma stabile all’attività podistica è stato messo, cerchiamo di proseguire con la passione e l’impegno che nutro  per questo sport.

sabato 1 marzo 2014

Aria di primavera

Nelle ultime settimane si percepisce qualche timido segnale della primavera in arrivo, alcune giornate sono caratterizzate da un sole che fa presagire i primi segni di risveglio della natura. Questi primi segnali di una ripresa li sto sentendo anche io attraverso una lenta e graduale ripresa degli allenamenti podistici.
Dalla prima settimana del mese di febbraio ho iniziato ad inserire alcune sedute podistiche accanto a quelle ciclistiche sui rulli. La situazione fisica resta comunque delicata,perché il dolore al ginocchio è sempre presente soprattutto nella parte iniziale dell’allenamento, inoltre lunghi mesi di inattività rendono la mia corsa piuttosto “pesante”. L’aumento del peso corporeo incide sia sulla velocità che sulla meccanica di corsa, quindi  è come se debba muovermi con dei freni: da una parte il problema al ginocchio, e dall’altra le “rigidità” dovute al fermo prolungato. Non mi perdo comunque d’animo e affronto queste difficoltà sperando di ”limare” lentamente le asperità di questo cammino. Così ho preso parte anche ad alcune manifestazioni podistiche.
Grazie all’invito di Paolo ho partecipato domenica 9 febbraio a Voghera ad una non competitiva di 7 km (mentre gli agonisti erano impegnati nel cross) e successivamente domenica 23 febbraio alla prima prova del campionato provinciale pavese su strada a Pavia (14° Palio del Quartiere Pavia Est). In questa occasione ho completato il percorso di gara, ma senza iscrivermi alla gara competitiva. Volevo solo verificare la mia capacità di riuscire a correre 10 km. Diciamo che il risultato è stato abbastanza positivo perché attualmente ritengo sia un grosso successo per me riuscire a correre per 10 km. Probabilmente anche l’ambiente podistico  ha reso più facile l’approccio alla corsa, quindi penso che sia un aspetto da tenere in considerazione per il riavvicinamento all’attività.
Come succede in questo periodo quando a giornate praticamente primaverili seguono giornate che fanno ripiombare in inverno, succede così anche a me. Dopo prove confortanti come quella di domenica seguono allenamenti difficili in cui sembra che non ci siano segni di miglioramento e tutto sia ancora lontano dalla soluzione. Sono momenti in cui la pazienza e la fiducia vengono meno e si viene presi dallo sconforto. Non mi rassegno, in ogni caso so che non è semplice, affronto questi giorni difficili sapendo che dopo l’inverno arriva la primavera.
I primi passi li sto muovendo e questo è già un aspetto positivo, convivere con le problematiche e cercare nel contempo di superarle è questo il mio obbiettivo primaverile.