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martedì 31 maggio 2011

37. Aria leggera di speranza

Domenica di fine maggio, bella mattinata di sole, aria leggera di speranza per una stagione in divenire. Ci ritroviamo con Francesco che ritorna al nostro seguito per un aiuto supplementare che gli abbiamo chiesto. Mentre raggiungiamo Castellazzo Bormida incrociamo due manifestazioni sportive a scopo benefico. A Tortona la pedalata della solidarietà dell’ANFAS, e poco più avanti il giro ciclistico Castellarano – Montecarlo – Castellarano: 1.000 km in bicicletta dal 28 maggio al 2 giugno. Ci sentiamo vicini a queste manifestazioni, anche noi nel nostro piccolo seguiamo scopi benefici. 
Raggiungiamo Castellazzo Bormida e appena dopo di noi arriva Federico (webmaster): è il nostro riferimento, è grazie a lui che la nostra iniziativa è conosciuta ed apprezzata. Non basta avere un’idea, bisogna saperla valorizzare e farla conoscere, senza Federico questa bellissima esperienza rimarrebbe racchiusa ad un numero ristretto di persone. A Castellazzo Bormida scattiamo le foto di rito della partenza e io voglio sottolineare l’importanza e la forza con cui vengono ricordati i sacrifici degli uomini che hanno dato la loro vita per la nostra libertà.

Poco dopo la partenza della Castellazzo Bormida - Castelspina - Gamalero – Frascaro sfioriamo il castello del paese, poi via per Castelspina, piccolo centro a 5 km di distanza. Le strade sono piatte e poco trafficate, corriamo bene; dopo tanta salita questi lunghi rettilinei ci sembrano quasi riposanti. Raggiunto Castelspina e lasciato il “nostro” immancabile messaggio, proseguiamo verso Gamalero, ma per raggiungere questo comune dobbiamo ripassare per quello di Sezzadio che abbiamo già toccato alla 30^ tappa ma non abbiamo alternativa. Attraversiamo di nuovo questo comune e ammiriamo da un'altra angolazione l’imponente cattedrale, quindi scendiamo verso Gamalero, attraversiamo il ponte sul fiume Bormida scoprendone angoli ed insenature molto particolari. Per arrivare al municipio di Gamalero dobbiamo affrontare una salita all’ultimo km, un po’ inaspettata, e una volta arrivati oltre alle foto di rito per la consegna del messaggio non possiamo fare a meno di farci fotografare anche dinanzi all’antica scritta “Guardia nazionale”. Ancora un passo e siamo arrivati – dico a Paolo. Infatti Frascaro, piccolo centro posto sulle prime pendici ai confini con l’astigiano, dista solo 3 km.
Forse abbiamo spinto un po’ troppo (4’35”/km di media) considerato che avremo anche una tappa pomeridiana, ma ci siamo goduti questa corsa in maniera ottimale, in perfetto spirito ULP. Visto il clima e la tranquillità del luogo decido di inaugurare la stagione delle docce all’aperto, tiro fuori la mia tanica e Francesco scopre che in un angolo della piazza vi è un piccolo spazio per lavarsi: è proprio quello che fa per me, mi ci infilo e con qualche brivido di freddo mi lavo dal sudore e dalla fatica del mattino. Tutto OK, la doccia è un ristoro per il corpo e rilassa anche la mente. Sono pronto per ripartire… ma prima dobbiamo pranzare! Alle prossime.


domenica 29 maggio 2011

36. Liberi dalle mafie

Per la tappa Bosco Marengo - Frugarolo - Casal Cermelli - Castellazzo Bormida cambiamo un pochino il rituale della partenza e ci ritroviamo proprio davanti a Cascina Saetta, il primo bene confiscato alla mafia in provincia di Alessandria. Ad attenderci a Borgata Donna (Bosco Marengo) troviamo un bel gruppo di persone, tra le quali Franco – il presidente provinciale della UISP – e Bruno – uno dei referenti di Libera  – che ci mostra la struttura e ci illustra il progetto di ristrutturazione. Come sapete la raccolta fondi de UNIAMO LA PROVINCIA è dedicata a questo significativo progetto di legalità. Fa un certo effetto sapere che in un tranquillo casolare della campagna alessandrina si annidava un centro di cosa nostra, e fa piacere vedere che grazie all’impegno di associazioni come Libera questo fenomeno può essere combattuto e vinto. Un bell’esempio di legalità, io e Paolo siamo orgogliosi di portare in tutti i comuni il messaggio di Libera. 
Pronti a correre siamo in cinque: io, Paolo, Fabrizio che ritorna all’ULP dopo un piccolo infortunio, Beppe Cuccuru che corre con noi un breve tratto nonostante qualche acciacco, e infine anche Maura che dopo la partecipazione di sabato scorso ha voluto ritornare a correre con noi. Abbiamo anche un buon numero di accompagnatori: Elisa e Daniele, Gian Paolo che segue la moglie in bicicletta, Anna con il piccolo Matteo al seguito di Fabrizio (e collaudati ULP-reporter), e Stefano che dopo averci fatto da guida nelle strade di casa ha voluto provare un altro giorno da supporter ULP.


Lasciamo Borgata Donna e attraverso una strada molto ombreggiata ritorniamo a Bosco Marengo per transitare davanti all’edificio comunale e riprendere il cammino interrotto due giorni fa. I nostri accompagnatori ci precedono al comune di Frugarolo e al nostro arrivo sono pronti a scattare… le foto. Andiamo veloci perché alle 20 ci attendono all’arrivo, l’andatura è già buona ma quando si mette in testa al gruppo Maura sento che aumentiamo ancora. I dati del GPS di Paolo confermano la mia impressione, corre bene la ragazza, sciolta e con ancora il fiato per parlare. Ha delle doti e se proseguirà così potrà fare dei buoni risultati, ma soprattutto divertirsi perché dice che si sta appassionando alla corsa e anche all’ULP!

Arriviamo a Casal Cermelli correndo qualche tratto ad andatura sostenuta perché Fabrizio ha voluto provare qualche variazione a piacere. Dopo aver effettuato il nostro dovere di messaggeri,  ripartiamo per Castellazzo  Bormida  dove è posto l’arrivo, l’appuntamento è per le 20. In paese c’è il Santuario della Beata Vergine della Creta che è caratterizzato dalla presenza di due campanili, ma forse è più famosa perché S.Maria della Creta è la Patrona dei Centauri che qui si riuniscono da tutto il mondo nel tradizionale (dal 1946!) motoraduo di inizio luglio. Alle 20 precise siamo di fronte al municipio di CastellazzoBormida: ad attenderci il sindaco Domenico Ravetti, il vicesindaco Giuseppe Gerolamo Boidi, alcuni consiglieri ed i rappresentanti di Libera. Una bella accoglienza che testimonia l’interesse e l’attenzione verso temi di portata sociale. Parliamo del nel nostro progetto e di come si sta sviluppando, della  collaborazione con Libera e UISP, che sta avvalorando l’esperienza. Salutiamo tutti: amministratori, collaboratori, podisti e accompagnatori. Appuntamento alla prossima tappa, come al solito chi c’è c’è…

  

sabato 28 maggio 2011

35. Santi e inquisitori

Il nostro viaggio prosegue e siamo pronti per addentrarci nella pianura tra Novi Ligure e Alessandria. Davanti al palazzo comunale di Novi troviamo ad aspettarci Elisa, accompagnatrice ufficiale della tappa, assieme all’amica Evelina. A quest’ultima tentiamo di far capire lo spirito ULP, ma nei pochi minuti che rimane con noi forse non ci riusciamo pienamente, sarà per un'altra  volta, magari sabato quando sarà ancora Elisa l’accompagnatrice ufficiale dell’ULP.
La tappa Novi Ligure - Pozzolo Formigaro - Basaluzzo - Fresonara - Bosco Marengo lascia presagire strade un po’ trafficate, ma non abbiamo scelta, dobbiamo “unire la provincia” quindi armiamoci di pazienza. Qualche spunto stimolante verrà fuori anche oggi. La prima frazione ci porta a Pozzolo Formigaro, dove ad attenderci c’è Daniele, il marito di Elisa. La sede municipale è nel castello (XI-XV secolo) al centro del paese. Il castello è visitabile e contiene anche una biblioteca con libri antichi
Proseguiamo verso Basaluzzo: attraversata la zona industriale, imbocchiamo la trafficata provinciale per Ovada – la strada è molto larga e quindi riusciamo a correre con un buon margine di sicurezza. Prima della seconda sosta ci accorgiamo che qualcuno ci sta salutando da un auto, riconosciamo subito la simpaticissima Clotilde che ci ha ospitato per due domeniche a pranzo ad Ovada. La ritroviamo al nostro arrivo a Basaluzzo e ci chiede notizie del nostro viaggio, si informa dove saremo nei prossimi giorni per cercare di avvisare qualche amministratore locale viste le sue numerose conoscenze in zona: grazie, spirito ULP 100%! 
Passata l’ora di punta, il traffico scema e anche la temperatura si fa più gradevole facilitando la nostra corsa. Sosta a Fresonara per la consegna del messaggio di Libera, e anche per scoprire qualche angolo caratteristico come la sede degli ex combattenti. Quindi via verso Bosco Marengo: ci attendono e siamo in ritardo, dobbiamo aumentare l’andatura! Mentre usciamo dall’abitato notiamo un auto che ci segue, alla prima occhiata riconosco subito Beppe Cuccuru, figura importante del podismo alessandrino sia per qualità atletiche che umane. È venuto a scortarci all’arrivo a Bosco Marengo, città natale di Pio V,  papa del 1500 canonizzato santo nel 1712. Sono contento di questo incontro e mentre corriamo verso l’arrivo della tappa spiego a Paolo come ci siamo conosciuti. In occasione del mio primo 5.000 in pista a Novi Ligure nel 1991 mi dissero che se volevo fare un buon tempo potevo seguire Beppe, atleta esperto. Ci provai e quasi ci riuscii: lui arrivò in 17’09”, e io chiusi in 17’17”. Dall’alto della sua esperienza e grande passione per l’atletica, Beppe cercò di trasmettermi l’amore per la corsa e per il mondo podistico: devo dire che ci riuscì. Ho seguito i suoi consigli anche se i miei risultati non sono mai stati all’altezza dei suoi (2h32’ in maratona per dare l’idea). Mentre parliamo i km scorrono, siamo quasi a 23 quando raggiungiamo la sede comunale di Bosco Marengo dove un bel gruppo di persone, con il sindaco Angela Lamborizio in  testa, ci accoglie con un applauso, grazie! Veniamo invitati nella sala consigliare per un brindisi con tutti i presenti.

Era importante l’arrivo della tappa odierna perché proprio a Bosco Marengo vi è la cascina confiscata alla mafia e data in gestione a Libera. Carlo ha voluto sottolinearlo in maniera forte, e ringraziare anche l’amministrazione comunale per la collaborazione in questa lotta per la legalità. La prossima passerà proprio dalla cascina in questione per dare testimonianza visiva di quello che verrà fatto. Quella che sembrava una tappa di trasferimento è diventata un punto importantissimo di questo nostro viaggio, un punto che avvalora e completa il nostro progetto UNIAMO LA PROVINCIA.

  

giovedì 26 maggio 2011

34. Campionissimi

Ritorniamo a San Cristoforo dopo un giorno di riposo e ci apprestiamo a correre la 34^ tappa San Cristoforo - Tassarolo - Francavilla Bisio - Pasturana - Novi Ligure che ci porta ad un'altra importante città della provincia: Novi Ligure. Centro del basso Piemonte, con il suffisso “ligure” ma il mare non si vede neanche in lontananza… belin, che fregatura! L’aria ligure però si sente nella parlata delle persone e nella conformazione delle vie centrali della città. In effetti la storia di Novi è molto legata a quella di Genova. Il nostro accompagnatore della giornata è ancora mio cugino Gianni, sempre più attivo nel progetto ULP, che per l’occasione si presenta con il suo amato cane Fidel, a suo agio sulla ULP-Mobile. 


Piccolo angolo di gossip e costume. In queste zone affondano le loro radici personaggi famosi il cui nome richiama quello dei paesi che stiamo attraversando nel giro de UNIAMO LA PROVINCIA proprio in questi giorni. Domenica siamo stati a Carpeneto e Parodi Ligure. Proprio a Carpeneto si è sposata Cristina Parodi, e la sorella Benedetta vi ha vissuto l’infanzia. Claudio Bisio è legato al novese, non a Francavilla Bisio bensì a Novi Ligure (dove è nato) e a Pasturana (dove c'erano i nonni). 
Partiamo con una bella discesa che ci da l’accelerazione giusta per il resto della tappa, scendiamo alle porte di Francavilla Bisio, quindi risaliamo sino a Tassarolo transitando in mezzo a boschi e vigneti molto ben curati. Qui domina il Gavi, un cortese che vista la tipicità prende il nome del luogo da cui proviene, ma cerca di ritagliarsi un suo spazio anche il Nibiö, un vino da uve nere in fase di recupero. Corriamo a fianco anche del famoso campo da golf, con un saliscendi non proprio facilissimo. Dopo aver raggiunto il municipio di Tassarolo ritorniamo a Francavilla Bisio e prima di raggiungere il palazzo comunale ci fermiamo per fotografare il castello che domina il paese – esistente fin dal X secolo e trasformato in base logistica delle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale. 
Da qui proseguiamo alla volta di Pasturana dove siamo attesi dall’amministrazione comunale, e appena prima dell’abitato ci raggiungono due podisti locali per correre con noi l’ultima parte del tragitto… spirito ULP! Nella piazza un altro gruppo di persone applaude al nostro arrivo e veniamo ospitati nel palazzo comunale per un breve ristoro: una bella accoglienza, grazie! Purtroppo dobbiamo lasciare un po’ velocemente questa bella compagnia, ma alcuni volenterosi “pasturanesi” ci scortano in bicicletta.


L’arrivo di tappa è previsto al Museo dei Campionissimi, ma noi come al solito vogliamo prima passare davanti al palazzo comunale. Zigzaghiamo per le vie interne e i palazzi dipinti  raggiungiamo la sede storica del municipio di Novi Ligure; da qui ancora una volata e siamo davanti al Museo dei Campionissimi dove ampio spazio è dedicato a Costante Girardengo, novese purisangue, e Fausto Coppi che in questa città visse praticamente tutta la vita. Qui hanno atteso pazientemente il nostro arrivo il sindaco Lorenzo Robbiano e l’assessore allo sport, i rappresentanti di Libera e quelli della UISP. Consegniamo il messaggio per la legalità e per lo sport come veicolo di valori ed occasione di esplorazione del territorio, e immortaliamo questo importante momento, in un luogo simbolo per la città. 


Un altro importante tassello di questo viaggio è stato aggiunto, proseguiremo con un po’ di pianura!

mercoledì 25 maggio 2011

33. Lontano nel tempo, ma vicino nella memoria

Per la seconda domenica consecutiva siamo invitati a pranzo  a casa dei genitori di Erika. Clotilde e Franco ci accolgono nel loro bel giardino dove hanno imbandito una tavola ricca di prelibatezze. A tavola discutiamo del giro de UNIAMO LA PROVINCIA, parliamo degli incontri che abbiamo fatto e delle prossime tappe… un atmosfera veramente piacevole tanto che ci sembra di essere in ferie (e forse lo siamo). Alla fine del pranzo io sprofondo in una comoda sdraia al fresco e mi estraneo per due ore dalle discussioni del momento e dalla visione degli avvenimenti sportivi della giornata. Riprendo lentamente conoscenza del mondo esterno mentre Federico (webmaster) ha già scaricato i dati della settimana dal satellitare di Paolo, attivo e produttivo il ragazzo! L’orario di partenza è fissato per le 18, ma visto il caldo e la tappa relativamente corta allunghiamo un po’ i tempi. Salutiamo i padroni di casa e li ringraziamo per il trattamento da veri signori che abbiamo ricevuto e riaccompagniamo il webmaster  alla sua macchina per fare rientro a Milano.
A Montaldeo c’è già Stefano, l’accompagnatore del pomeriggio. È un amico di Paolo originario di San Cristoforo, quindi conoscitore della zona che copriremo nella tappa Montaldeo - Parodi Ligure - San Cristoforo. Il cielo è più limpido rispetto al mattino e la visuale è nettamente migliore. Ci troviamo in unna zona a cavallo tra l’ovadese ed il gaviese, qui si producono sia il dolcetto di Ovada che il cortese di Gavi. Il nostro percorso è un semicerchio su un crinale dove da un lato vediamo i comuni dell’ovadese e dall’altro quelli a nord di Gavi. Sullo sfondo, sempre imperterrito, il Tobbio ci osserva e noi lo guardiamo con un certo timore reverenziale, sembra il più arcigno di tutti i monti che ci stanno davanti. Continuiamo la nostra corsa su questo bellissimo crinale osservando le località che abbiamo già toccato. 
All’ingresso dell’abitato di Parodi Ligure notiamo un podista che viene verso di noi , pensiamo ad un abitante del luogo, invece appena si avvicina un po’ lo riconosco subito: è Luciano Saracco, un ex collega di lavoro. Lo avevamo incontrato il 25 aprile in val Borbera e ci aveva promesso che sarebbe venuto a correre con noi in qualche occasione  e oggi è stato di parola. Ha già corso il tratto da San Cristoforo a Parodi Ligure, ora lo rifarà con noi. 


Risaliamo il centro del paese ed andiamo nella piazza del comune dove visitiamo la lapide a ricordo dell’eccidio nazifascistadel 7 marzo 1945, uno degli avvenimenti più tragici della zona: la memoria di quei  fatti è ancora viva e forte. Consegniamo il nostro messaggio alla madre del sindaco che molto gentilmente ci accoglie  e ci parla anche lei di quelle vicende lontane nel tempo, ma vicine nella memoria. Dopo la breve sosta ripercorriamo in parete la strada che abbiamo già fatto, finché ad un certo punto scendiamo a valle e dopo una bella discesa entriamo in un bosco. La strada scende ancora ma in maniera lieve, giusto per sentire gli effetti benefici sulla nostra corsa spingiamo bene senza eccessiva fatica, siamo in un oasi verde e tranquilla, assaporiamo entusiasti anche questo scorcio particolare della tappa. Luciano ci avverte che la strada ad un certo punto risalirà, ma non per molto – dice – il paese è subito lì. Così quando iniziamo la risalita la prendiamo un po’ allegra, tanto è corta… invece ci tocca un’erta di quasi un km con pendenze forti. Arrivo in cima con la lingua fuori e mi devo fermare, ma non per la fatica bensì per ammirare il panorama.   
Scopriamo un altro splendido paese davanti a noi, siamo arrivati a San Cristoforo! Poche centinaia di metri e giungiamo davanti all’edificio comunale dove ci attende un bel gruppo di persone, tra cui il sindaco Monica Ghio e altri amministratori. Ci hanno preparato un bel ristoro finale, consegniamo  anche qui il nostro messaggio, e facciamo anche un brindisi. Questo è il 100° comune che raggiungiamo, anche la numerologia ha il suo fascino. Gli amministratori ci parlano un po’ del loro paese che non conosciamo. Un imponente castello, ben conservato dall’amministrazione comunale che lo ha in gestione, fa da difesa a tutto l’abitato. Ci gustiamo anche quest’ultima scoperta della giornata, non poteva finire meglio di così.



  

martedì 24 maggio 2011

32. Due Federico is meglio che uan

Sta diventando una consuetudine presentare il progetto UNIAMO LA PROVINCIA durante qualche manifestazione  sportiva locale. Questa volta abbiamo fatto visita alla “StraDolcetto 30+uno”, corsa che  in passato ha visto ai nastri di partenza nomi importanti dell’atletica nazionale; lo spostamento dalla classica data di inizio luglio a quella attuale ha fatto perdere un buon numero di partecipanti. Quando veniamo presentati, i concorrenti schierati sulla linea di partenza ci accolgono con un bel applauso. Corriamo simbolicamente i primi 100 metri della gara, poi “accostiamo”. Ritornando verso Ovada veniamo coinvolti casualmente in un'altra manifestazione sportiva: “la Campionissima”, una cicloturistica per bici d’epoca con partenza e arrivo a Molare, paese di Antonio Negrini – storico e grande gregario  di Costante Girardengo. Biciclette e tenuta dei ciclisti tutto d’epoca, così vediamo le mitiche casacche bianco-celesti della Bianchi, quelle di Coppi per intenderci. Facciamo conoscenza con qualche vecchia gloria del ciclismo, scattiamo una foto con l’eroico Massignan, tre volte maglia a pois nel tour de France.

Paolo e Fiorenzo alla Campionissima

Giusto il tempo per veder arrivare il nostro webmaster che puntualmente ogni fine settimana si unisce fisicamente (e non solo virtualmente) all’ULP. In questa tappa, Carpeneto - Rocca Grimalda - Castelletto d’Orba – Montaldeo, abbiamo due Federico: Federico Giunti, podista locale (originario di Carpeneto) e Federico “Cammello”, il webmaster. A Carpeneto facciamo una visita non convenzionale e via si parte. A Rocca Grimalda  ci attende il sindaco Fabio Barisione che abbiamo conosciuto ieri, ammiriamo anche questo tranquillo borgo, con tanto di castello e belvedere. Ci appuntiamo per quando torneremo in abiti civili di fare una visita al museo della maschera.   
I due Federico si danno il cambio (qualcuno deve guidare la ULP-Mobile), quindi scendiamo e oltrepassiamo l’Orba, ripassiamo da Silvano d’Orba e saliamo a Castelletto d’Orba – importante centro della zona, famoso per le piscine e per essere stato sede di una delle prime TV private della zona, la mitica “Teleradiocity”, nonché zona di produzione di vini dell’alto Monferrato che si possono degustare durante la rassegna “Terra e Vino”. Saliamo fino alla piazza del palazzo comunale e troviamo ad attenderci il vice sindaco Mario Pesce e l’assessore Amelia Maranzana che, nonostante siano stati avvisati in extremis, ci accolgono molto gentilmente e ci omaggiano con un ricordo della rassegna locale dei vini. Mentre ci ristoriamo ci parlano del paese, delle feste che si organizzano e del caratteristico centro storico (potete cliccare qui per approfondire). 


Altro cambio tra i due Federico e via verso Montaldeo. Una salita abbastanza impegnativa, anche per il caldo, ci segna un po’, ma arriviamo al paese ancora in buona spinta. Ammiriamo l’imponente castello che si erge nella parte più alta del paese, mentre per trovare il municipio dobbiamo scendere leggeremente. Troviamo il sindaco Antonello Pestarino che ci aspetta, foto di rito e consegna del messaggio  di Libera. Il sindaco ci illustra la visuale che si ha dalla bella terrazza dove è posta la sede comunale e intanto discutiamo del progetto ULP.
La prima fatica della giornata è terminata. Ora ci attende una piacevole sosta per il pranzo a casa  dei genitori di Erika, bissiamo anche l’invito di domenica scorsa in perfetto spirito ULP!

lunedì 23 maggio 2011

31. Tappa rosa

Anche la tappa Predosa - Capriata d’Orba - Silvano d’Orba - Carpeneto inizia con un “lancio” della nostra iniziativa: grazie all’attivissimo Federico, veniamo invitati dal sindaco di Rocca Grimalda, comune che toccheremo nella tappa 32, alla cerimonia di premiazione finale del Giro ciclistico dell’Ovadese. Fabio Barisione ci accoglie molto gentilmente assieme all’assessore allo sport, è rimasto colpito favorevolmente dalle finalità del nostro progetto e vuole divulgarlo a questa platea di atleti e appassionati del mondo del ciclismo. Quindi prima della cerimonia ufficiale di premiazione il sindaco illustra il progetto ULP  e dà molto risalto al messaggio di Libera sulla legalità e sulla lotta alla criminalità organizzata. Ci fa molto piacere questo appoggio e questa sensibilità nel voler trasmettere una speranza per le generazioni future.


Dopo questa presentazione facciamo ritorno a Predosa per l’inizio ufficiale della 31^ tappa. Oggi abbiamo una bella compagnia al seguito: Maura e Gian Paolo, Federico, Luca e Luisa. A Gian Paolo e Luisa “tocca” il compito  di accompagnatori, gli altri corrono tutti. Maura teme di non tenere il nostro passo, la rassicuriamo anche sapendo dei suoi risultati precedenti (non corricchia, corre assolutamente). Infatti durante la prima frazione parla tranquillamente, senza fiatone, dimostrando una buona condizione. Luca è il “padrone” di casa, essendo di Capriata conosce molto bene la zona e ci fa da cicerone indicandoci le varie località che stiamo attraversando. Ci risparmia anche le strade più trafficate facendoci passare su percorsi interni molto tranquilli, così in poco più di 5 km arriviamo nel centro di Capriata d’Orba. Il vicesindaco Giovanni Battista Poggio ci omaggia di una coppa e noi gli consegniamo il messaggio di Libera. La pausa ci permette di ammirare il bel centro, famoso in zona per un caratteristico presepe vivente


Proseguiamo alla volta di Silvano d’Orba, un primo tratto rilassante su strade sterrate e poi, inevitabilmente, la provinciale che unisce Novi Ligure ad Ovada: comunque non è un dramma correrci sopra, a quell’ora il traffico è piuttosto scarso e la distanza è breve. A Silvano d’Orba veniamo accolti dal sindaco Ivana Maggiolino accompagnata dal marito. Parliamo del nostro viaggio e notiamo soddisfatti che siamo seguiti sul nostro blog. Ci viene donato un ricordo del comune e anche un’offerta per la raccolta fondi in favore di Libera per la ristrutturazione del primo bene confiscato in Provincia di Alessandria (anche questo un gesto concreto di sensibilità verso tematiche sociali).
Ora si sale avverte Federico che passa al comando del gruppo: eh si, Carpeneto è il  suo paese natale. Intanto Luca ci saluta perché deve scappare mentre Maura decide di prolungare ancora un po’ la sua corsa, il progetto ULP la sta coinvolgendo. La salita è continua ma non durissima, di quelle giuste per me dice Paolo. Ad un certo punto però, all’altezza di valle del prato, ci troviamo di fronte ad una salita tra il 15% e il 20% di pendenza: con il passo giusto superiamo anche quella e ci troviamo su un bel falsopiano mentre sta tramontando il sole (spettacolo! gratis).

Appena poco più avanti imbocchiamo la strada che ci porta direttamente a Carpeneto: vediamo il paese di fronte a noi in un’altra – l’ennesima – visuale magnifica. Il castello  che non può mancare, come la chiesa, anzi, qui interviene Federico, una leggenda che si rifà alla cabala parla di sette fontane e sette chiese. Per rimanere in tema, il primo venerdì di agosto, durante la Notte Magica, le streghe tornano protagoniste per le vie della città piene di bancarelle. Arrivati all’interno del borgo, Federico viene salutato da tutte le persone che incrociamo e finalmente terminiamo la tappa nella pazza del paese, molto colorata e impreziosita da ornamenti tricolori. Il sindaco Carlo Massimiliano Olivieiri ci attende con pazienza già da un po’, le soste ci hanno fatto allungare i tempi. Tempo ben speso per la conoscenza di luoghi e persone. Anche qui riceviamo un bel volumetto sul paese e sulla sua storia, ringraziamo il sindaco per l’accoglienza e gli promettiamo che torneremo presto.. già l’indomani mattina! Alla prossima.

venerdì 20 maggio 2011

30. Metà alla meta, meta alla metà

Si riparte dalla bella piazza medievale di Cassine dove ad inizio settembre si svolge un importante festa che rievoca quel periodo storico (clicca qui). Approfitto ancora della collaborazione di mia nipote Selena che abita proprio a Cassine per il fondamentale ruolo di supporto logistico, la ragazza si muove disinvolta e sicura lungo le strade di casa. Prima della partenza arriva Giorgio che nonostante tutti gli impegni passa un attimo a salutarci e ad accordarsi per le prossime tappe in zona. Dopo tante colline con la tappa Cassine - Castelnuovo Bormida – Sezzadio - Predosa torniamo nella “bassa”, in pianura e lo scenario cambia: i vigneti lasciano il posto ai campi coltivati a cereali, e vediamo tanti pioppi, tipici delle zone pianeggianti ricche di acqua. 
A Castelnuovo Bormida notiamo un bel castello proprio all’ingresso dell’abitato, e al centro della piazza troviamo il municipio dove lasciamo il messaggio di Libera. Ripartiamo e svoltiamo verso Sezzadio, 6 km di strade pianeggianti e poco trafficate. Quando siamo ancora lontani vediamo la punta del caratteristico campanile della Chiesa Parrocchiale di Maria Immacolata, in stile gotico fiorito, che diventa un riferimento per noi, poi passiamo a fianco della famosa Abbazia di Santa Giustina – fondata intorno al 722 dal re longobardo Liutprando e dalla regina Teodolinda – e infine  entriamo in paese. Davanti al bel palazzo comunale ci accolgono molto gentilmente il sindaco Pier Luigi Arnera ed un assessore del comune che ci chiedono delucidazioni sul nostro”viaggio”. Veniamo omaggiati di due volumi con foto e notizie sul paese, un bel modo per farsi conoscere, grazie mille!


Riprendiamo a correre verso Predosa, arrivo della tappa odierna, e solamente qualche cavalcavia ci ricorda le tante salite affrontate nei giorni precedenti (ma tante altre ancora ci attendono). Nonostante le poche ore di sonno riesco ancora a correre decentemente, tanto che la mia nipotina mi dice di avermi scattato una foto in “volo”. Paolo la chiama tappa di alleggerimento, io come al solito fatico un po’ più di lui ma resisto. 
Dopo oltre 19 km raggiungiamo il centro di Predosa dove siamo attesi dal vicesindaco Franco Maranzana e da un’altra rappresentante del comune grazie all’impegno di Federico che si sta prodigando con mille contatti per divulgare questo progetto. Sempre gentile e cordiale l’accoglienza.
Visto che siamo ancora nella zona di Cassine, approfittiamo della collaboratrice di giornata e ci autoinvitiamo a cena a casa della nipotina, dove in assenza dei genitori lei diventa la padrona di casa. La ragazza si muove bene tra pentole e padelle, e ci “sforna” una deliziosa cena con tanto di brindisi finale. Oggi siamo a metà del giro: metà alla meta, meta alla metà. Con Paolo facciamo un breve resoconto dell’esperienza che stiamo vivendo e concordiamo che più di così davvero non potevamo pretendere: ci stiamo gustando giorno dopo giorno il viaggio, scoprendo di volta in volta luoghi e persone che stanno arricchendo e gratificando le  nostre vite. Grazie a tutti!!

  

mercoledì 18 maggio 2011

29. Vedrai vedrai

Ritorniamo nella piazza del municipio di Strevi dopo un giorno di riposo che ci serve oltre che a far riposare un po’ le gambe anche a riprendere un po’ fiato: la parte logistica ha un peso determinante in questa esperienza ed i tempi sono piuttosto compressi.
Giorgio ci attende già ed è pronto a gestire gli appuntamenti con i comuni che andremo a toccare nella Strevi - Alice Bel Colle - Ricaldone – Cassine, 29^ tappa de UNIAMO LA PROVINCIA. Arriva anche Gianni, accompagnatore del giorno, con Rossella e Roberto: erano con noi la settimana scorsa e oggi hanno voluto replicare… l’ULP attrae. Indugiamo un po’ alla partenza perchè da Ovada stanno arrivando Federico e Salvatore, non possiamo non aspettarli.
Seguiamo le indicazioni di Giorgio e dopo aver attraversato il paese saliamo in una strada interna che si inerpica subito in mezzo alle bellissime vigne di questi luoghi, è il “percorso degli aromatici”: moscato e brachetto sono le eccellenze di questa zona. Intere coline sembrano pettinate da questi filari, la vista si perde lontano. Siamo ai confini con l’astigiano, ma vediamo ancora tutti i comuni che abbiamo toccato nei giorni precedenti. La salita è veramente dura e fatico parecchio, ma più saliamo e più il panorama è affascinante. 



Giungiamo alla cappelletta che abbiamo visto domenica, peccato che i nostri accompagnatori non siano con noi, ci sarebbe da sbizzarrirsi a fotografare gli infiniti crinali che ammiriamo. Arrivati in quota la strada prosegue con saliscendi che ci danno respiro. Vediamo il paese di Alice Bel Colle che si erge davanti a noi, un’ultima salita  e siamo arrivati. Siamo attesi, e dopo aver consegnato il messaggio ai rappresentanti del comune saliamo sul “belvedere”: la punta più alta della collina ci permette di avere una visuale a 360°, da rimanere a bocca aperta, solamente questa visuale vale la fatica che abbiamo fatto per arrivare sin quassù. Giorgio ci fa da cicerone e ci descrive monti e paesi su cui si pone il nostro sguardo. Siamo sudati e dobbiamo riprendere il nostro cammino senza indugiare troppo, scendiamo a Ricaldone che dista veramente poco. Anche qui siamo attesi da un bel gruppo di persone che ci ha preparato un ristoro in perfetto stile, grazie per l’accoglienza! Non possiamo non parlare delle manifestazioni che si svolgono in questo paese, l’influenza ed il ricordo di Luigi Tenco sono il motore di tutte queste  iniziative. Passiamo davanti al cimitero e facciamo una breve visita alla tomba del grande cantautore. 


Ora la strada è tutta in discesa e sempre piacevolmente contornata da vigneti, ogni tanto le gambe scappano un po’. Scendiamo sino a Cassine  ed entriamo nel borgo antico con l’ultima salita, anche qui la piazza e la chiesa di S. Francesco sono uno spettacolo degno del finale di tappa. Incontriamo gli amministratori locali ai quali consegniamo il nostro messaggio e terminiamo la tappa che ci ha regalato ancora una volta emozioni particolari, anche i nostri accompagnatori – alessandrini doc – hanno scoperto luoghi nuovi. ULP: podismo, turismo e cultura.. aggiungerei amicizia e solidarietà.

28. Sindaci liberi

Terminata la tappa del mattino l’assistenza di Federico continua: siamo invitati a pranzo a casa dei genitori della sua compagna Erika, accettiamo volentieri questo ulteriore gesto di cortesia. Una bella villetta alle porte di Ovada in mezzo al verde è l’abitazione di questa simpatica e ospitale coppia. Ci viene servito un lauto pranzo – non proprio da atleti ci dicono… infatti noi non lo siamo – che apprezziamo molto e divoriamo completamente senza saltate una portata mentre discorriamo piacevolmente con i nostri amici. Ci viene offerta anche la possibilità di rilassarci in giardino su due comode sdraie. Una bella siesta per recuperare un po’ di energie per la tappa pomeridiana. Giunta l’ora della nostra partenza salutiamo e ringraziamo i padroni di casa che ci hanno accolto con vero spirito ULP, e ritorniamo a Trisobbio dove facciamo una breve visita al castello del paese.
Oggi Federico corre con noi, le vesti dell’accompagnatore toccano ad Erika. La 28^ tappa è Trisobbio - Montaldo Bormida - Orsara Bormida - Rivalta Bormida - Strevi. Lasciato Trisobbio ci dirigiamo verso Montaldo Bormida e, arrivati ai suoi piedi, una salita dura e per fortuna corta ci porta al centro del paese. Siamo piacevolmente sorpresi di trovare il sindaco Giuseppe Alberto Rinaldi, e un altro rappresentante del comune, ai quali consegniamo il nostro messaggio spiegando le finalità del progetto ULP. Riprendiamo la nostra corsa alla volta di Orsara Bormida perché anche oggi Federico ha fatto una variazione nell’ordine dei comuni della tappa: alla fine il percorso risulterà più breve e più logico (e anche più bello). Prima una strada sterrata in mezzo al bosco e poi un passaggio nella frazione di S. Quirico ci permettono di inquadrare il paese da una “posizione belvedere”: il borgo antico di Orsara è abbarbicato su una roccia. Facciamo conoscenza con il sindaco Giuseppe Ricci (convocato da Giorgio) e poi visitiamo il borgo alto con la terrazza da cui si apre un panorama sulla piana sottostante e su tutto l’arco collinare circostante, l’antica chiesetta romanica ed il castello.


Ora si scende ci dice la nostra guida. Infatti il comune successivo, Rivalta Bormida, giace sulla piana sottostante che dista pochi chilometri. Sono presenti i podisti locali e al nostro arrivo uno di loro, Diego Scabbio, ci scorta con la figlioletta sino all’arrivo dove siamo accolti da alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale e da Giorgio che ci ha ”preparato il terreno”.
Ormai ci siamo, Strevi è alle porte. Passiamo il ponte della Bormida e siamo nel paese fondato, secondo una leggenda, dai “Septem Ebrii”, ovvero sette fratelli amanti del buon vino. La piazza del municipio è racchiusa da un arco d’entrata attraverso il quale passiamo dopo l’ultima salita della giornata. Il sindaco Pietro Cossa ci attende e ci fa visitare il bellissimo palazzo comunale risalente al 1300. Ci omaggia anche di due volumi riguardanti la storia del paese. Terminiamo la tappa con una bella visita guidata, sempre più ULP! Prima di rientrare Giorgio che è di Strevi ci porta a visionare il percorso della prossima tappa: un’anteprima spettacolare!

lunedì 16 maggio 2011

27. Dove si perdono gli occhi

Anche in occasione della 27^ tappa ci immergiamo nel mondo podistico locale e facciamo una visita alla “StraOvada”. Ritroviamo tanti volti conosciuti e parliamo dell’iniziativa UNIAMO LA PROVINCIA. L’accompagnatore del giorno è Federico che rinuncia a correre la gara e ci fa da supporto nella tappa mattutina. La partenza è a Grognardo, non molto distante da Ovada, sul posto c’è Giorgio, un nuovo amico, volontario di Libera, che si sta impegnando molto per sostenere il nostro progetto. Anche altri volontari di Libera mi telefonano per sapere quando saremo nei vari comuni della zona. Questa collaborazione sta prendendo sempre più forma.
Dopo una nottata di pioggia che prosegue sino al mattino, a Grognardo il cielo si apre ed un bel sole decide di splendere sopra di noi anche oggi: il meteo ci è amico! Prima di partire, incontriamo il sindaco Renzo Guglieri e gli illustriamo il progetto ULP.

Una dolce discesa apre la Grognardo - Visone - Morsasco - Prasco - Trisobbio e ci prepara alle fatiche che andremo ad affrontare in seguito. Federico ci segue come un ombra e ci fotografa ad ogni occasione meritevole, e su queste strade sono un infinità. Giorgio è già in posizione a Visone e ci attende con il sindaco Marco Cazzuli che indossa la fascia tricolore. Consegniamo direttamente a lui il messaggio di Libera, scattiamo alcune foto anche alla torre e ai ruderi del castello. Riprendiamo il nostro cammino verso Prasco attraverso una strada a fondo valle, e intanto Giorgio prosegue la sua opera e al nostro arrivo ha già provveduto a “recuperare” il sindaco Piero Bartolomeo Barisone. Anche lui compiaciuto per la nostra iniziativa che vuol unire. Sfioriamo appena il castello in quanto il municipio si trova alle pendici della collina.  

Federico conosce bene questi luoghi essendo nato a Carpeneto – paese che raggiungeremo prossimamente –e ci conduce a Morsasco attraverso la strada detta “Valle Luvia”, un’aspra salita che si fa sentire ma che ci apre panorami che spaziano sino alle Alpi. Ci avviciniamo al paese e lo scenario è sempre più affascinante: il cielo terso dopo la pioggia rende tutto più splendente. Vediamo il castello di Morsasco davanti a noi, mentre davanti al municipio Giorgio ci attende con una rappresentante dell’amministrazione comunale, la signora Monica ci da il benvenuto e si complimenta per le finalità del progetto ULP, piccoli gesti di ospitalità che ci fanno molto piacere. Prima di lasciare il paese vogliamo fare una visita al piccolo borgo ed al castello che si erge alla sua sommità. Federico ci guida all’interno e con spiega al proprietario, l’architetto  Cichero, il senso del nostro viaggio. In quel mentre si sta svolgendo una manifestazione a cura della locale associazione che si occupa della tutela e della valorizzazione del castello, e alcuni visitatori ci riconosciuti come “i corridori di Libera” e così scattiamo alcune foto assieme.
La tappa non è ancora terminata  dobbiamo giungere a Trisobbio. Federico ci fa da guida e ci descrive tutto il panorama davanti a noi. Corriamo su un crinale dove da un lato vediamo il versante acquese  e dall’altra quello ovadese , siamo al centro di un palcoscenico naturale “ubriacante“ per la  bellezza. Risaliamo e sfioriamo il paese di Cremolino  (che abbiamo già toccato, leggi qui), e in pochi km siamo a Trisobbio, che si fa notare anch’esso per la bellezza del suo castello
Giorgio ci attende pazientemente, qui non è riuscito a “stanare” nessun amministratore (vista anche l’ora, ormai sono le 13). Terminiamo la nostra fatica dopo 23 km di paesaggi incantati. Immortaliamo il nostro passaggio anche qui e salutiamo Giorgio che ci da  appuntamento per la tappa pomeridiana. La mattinata è stata entusiasmante!



A sx sopra, Grognardo. Qui sopra, a Visone.
Sotto a Prasco. Sotto a sx., Morsasco.
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domenica 15 maggio 2011

26. Aria di gara

La tappa Acqui Terme - Melazzo - Cavatore - Grognardo parte in modo inusuale. Infatti partecipiamo alla gara GP Regina che si corre al centro sportivo Mombarone di Acqui. Siamo stati invitati dall’organizzazione e il presidente dell’Acquirunners, Beppe Chiesa, ci recapita un’offerta per Libera da parte dei podisti acquesi. Grazie per il vostro sostegno!
Questa gara mi fa tornare alla mente una campestre del ’93 dove trovai neve e fango caddi e complice una caduta il crono finale non fu dei migliori. Ma il “bello” delle campestri sono proprio le tre F:  fango, freddo e fatica!
Come previsto corriamo solo il primo giro – sui tre complessivi – a ritmo sostenuto e quindi usciamo dal percorso per riprendere il percorso de UNIAMO LA PROVINCIA. Ci seguono Maurizio, Simone e Federico.
Ripassati dal palazzo comunale di Acqui, lasciamo il paese lungo la statale 334 che porta a Savona. Naturalmente deviamo per Melazzo che raggiungiamo con una salita pedalabile. Nel castello al centro del paese nacque San Guido nel 1004. 


A questo punto Maurizio ci dice “munitevi di corda e picozza” ed in effetti ci tocca una salita tosta. È davvero tosta ma riusciamo a gustarcela grazie alla bellezza del panorama. In alcuni tratti corriamo in senso inverso il percorso dell’imminente Gran Fondo dell’Acquese. In bocca al lupo bikers, vi servirà del sangue freddo in discesa su queste strade! Ed eccoci a Cavatore, piccolo borgo ben conservato che si fa ammirare per le sue costruzioni medievali in pietra. Nel rinascimento era rinomata la pietra di Cavatore, usata per le costruzioni anche all’estero.
L’arrivo di tappa è a Grognardo, e dopo un attimo di esitazione Maurizio ci conduce per una strada bianca e sconnessa che lui percorre con il fuoristrada e noi in picchiata. Dopo la consegna del messaggio di Libera e UISP è ora di mettere le gambe sotto al tavolo. Paolo pregusta già il “modo migliore di reintegrare ed essere pronti a ripartire domani mattina”: un bel piatto di agnolotti accompagnati da vino rosso piemontese. La scelta cade su un Dolcetto di Acqui. Prima di rientrare a casa c’è anche il tempo di scaricare e guardare le foto della giornata. Simone ne ha fatte più di 450 (incluse quelle da turista in giro per Acqui Terme) che, unite a quelle scattate da Maurizio, rendono bene l’idea della tappa. Manca solo il rientro in auto (anche gli spostamenti hanno un peso nell’economia globale dell’ULP) che diventa l’occasione per registrare un commento audio alla tappa che poi il webmaster tradurrà in un post, giusto quello che state leggendo.

sabato 14 maggio 2011

25. La bollente

La tappa odierna, Bistagno - Terzo - Acqui Terme, segna un altro importante passaggio di questa esperienza: si arriva ad Acqui Terme, importante centro termale ma anche agricolo e industriale. Una tappa breve – meno di 12 km – ma che nel suo percorso ci ha regala dei passaggi interessanti. 

Anche oggi ci guida Maurizio Levo dell’AcquiRunners, mentre Giuseppe Fiore, Sergio Zendale,  Stimà Francesco e Enrico Testa – che abbiamo conosciuto la sera precedente in versione ciclistica –  corrono con noi. Alla partenza da Bistagno ci attendono una serie di biker locali tra cui il vicesindaco del paese. Troviamo anche Stellio  Sciutto, responsabile UISP locale, che assieme ad altri amici si sta prodigando a favore della nostra iniziativa.  Accompagnatrici ufficiai di tappa sono Selena e Angioletta, che si sono prestate volentieri dopo averlo fatto ieri. Grazie ragazze.  
Corriamo attraverso una strada interna tra boschi e vigneti, una salita continua di 3 km ci porta su un falsopiano molto panoramico dove i runners locali ci ragguagliano sui paesi che vediamo tutt’intorno. Quindi scendiamo seguendo una variante “campestre” attraverso le belle vigne della zona e sbuchiamo alle porte di Terzo. Oltre alle foto di rito ne scattiamo anche alcune sotto la torre del XIV sec. recentemente restaurata. Ancora un passo e vediamo Acqui dinanzi a noi. Percorriamo  un tratto con un poco di traffico e poi un lungo viale fino al cuore della città. Dinanzi al palazzo comunale un bel gruppo di amici di Libera ci attende insieme al presidente del consiglio comunale e altri consiglieri. Una calda accoglienza con bandiere ed applausi! L’amministrazione comunale ci fa dono di una moneta d’argento coniata attorno al 1300 da un nobile acquese riportante come simbolo  l’aquila imperiale. Un gesto che ci onora, siamo quasi sorpresi da questa bella accoglienza.


Riceviamo anche diverse offerte per la nostra raccolta fondi: ci sono  persone  molto sensibili a queste iniziative, li ringraziamo a nome nostro e a quello di Libera (potete vedere il contatore di quanto stiamo raccogliendo a destra: superata quota 500 euro). Scattiamo anche alcune foto nella centralissima ed unica piazza della bollente, simbolo della città. Qui c’è una fontana da cui sgorga un'acqua sulfureo-salso-bromo-iodica curativa e bollente, oltre i 70° C.
Ci ricomponiamo in abiti “civili” ed assieme al gruppo degli amici di Libera terminiamo la serata  in un locale. Molto cordiali ed intraprendenti questi volontari, con i quali parliamo del prosecuzione  del giro con proposte e integrazioni. Una bella atmosfera di gruppo che cementa la nostra collaborazione con questa importante associazione. Ringraziamo anche Maurizio che ci ha scortati fin qua e che pensa di farlo ancora. Ritorniamo a casa felici per questa piacevole accoglienza e per l’apprezzamento riscosso da UNIAMO LA PROVINCIA: oltre che occasione di conoscenza del territorio, il progetto si sta rivelando un bel momento di aggregazione e un’opportunità per conoscere delle persone in gamba. Grazie a tutti!!


venerdì 13 maggio 2011

24. Spirito ULP

Riprendiamo il nostro cammino dal punto in cui lo avevamo interrotto l’altra sera, la regola è fissa: si riparte da dove si era arrivati, alla “Torriani” scherza Paolo. Per la 24^ tappa, la Montechiaro d’Acqui - Castelletto d’Erro – Ponti - Bistagno,  l’accompagnatore – anzi, l’accompagnatrice – è Selena, prima delle mie due nipoti, coadiuvata dall’altra nipote “acquisita” Angioletta, sua amica del cuore. L’esuberanza e l’allegria dei loro vent’anni ci mettono ancor più di buon umore.
Arriviamo nella piazza di Montechiaro d’Acqui e troviamo ad attenderci Paolo Zucca – punto di riferimento del podismo acquese – insieme a Maurizio (scusate, non ricordo il cognome), uno degli organizzatori dell’apprezzato del Trial dei Gorrei, corsa che si disputa ad inizio aprile sulla distanza dei 45 km con dislivello di 1800 metri (c’è anche la versione corta: 24km, d.1000m). Con Paolo ci eravamo sentiti in settimana e, nonostante le gare precedenti e future, ha voluto essere presente. Partiamo con un bel tratto in “costa”: la visuale da quassù (saliamo ancora oltre i 500 m) è davvero fantastica. Paolo ci indica i vari paesi che si profilano all’orizzonte e in basso intravediamo anche la città di Acqui Terme. Intanto parliamo del progetto UNIAMO LA PROVINCIA e delle nostre esperienze podistiche. Paolo ci parla della sua 50^ maratona, quella che correrà a Berlino alla fine dell’estate, e anche dei suoi quattro Ironman (triathlon di 3.800m di nuoto + 180km in bicicletta + 42,195km di corsa a piedi). Altro che ULP! Complimenti.

Appena prima dell’abitato di Castelletto d’Erro ci raggiunge Maurizio che non rinuncia a correre  con noi nonostante stia facendo il fotografo e l’accompagnatore. Passato il paese scendiamo in maniera decisa attraverso una strada impegnativa. Le pendenze troppo elevate sono difficili da affrontare e noi dobbiamo pensare alla prosecuzione del giro, perciò affrontiamo il percorso con attenzione. All’ingresso di Ponti, Paolo ci fa fare un sentiero interno che ci porta nella piazza del municipio. Le ragazze cominciano ad ingranare lo spirito ULP e si coordinano bene: Selena scatta le foto mentre Angioletta legge le note storiche  e turistiche del paese.


L’ultima frazione ci porta a Bistagno dove ci attende Giuseppe Fiore, un veterano delle corse che mantiene un fisico molto atletico. Lo ringraziamo per la sua presenza e gli proponiamo di tornare per la tappa successiva così ci può accompagnare ad Acqui. Abbiamo concluso anche questa tappa,  abbastanza breve rispetto alle ultime, e non troppo impegnativa. Proseguiamo il “rituale della consegna del messaggio” e poi veniamo ospitati in un bel ristorante vicino al castello del paese: Ristorantedel Pallone. Il gestore Enrico Testa, anche lui podista (e figlio di podisti, ci tiene a precisare), molto gentilmente ci  concede uno spazio per cambiarci, e ci offre anche la cena! Disponibilità, simpatia  e generosità: più di così non si può. In segno di riconoscenza gli facciamo dono della bottiglia appositamente preparata  per UNIAMO LA PROVINCIA mentre lui ci apre una bottiglia di Albarossa, vitigno autoctono della zona. A tavola si parla del percorso che abbiamo fatto e di quello che ci attende, con proposte, idee e suggerimenti.  Maurizio poi ci parla del paese di Bistagno e dei suoi personaggi famosi come il politico Giuseppe Saracco – presidente del consiglio dei ministri ai primi del ‘900 – e lo scultore Giulio Monteverde – di cui alcune opere sono ospitate nella Gipsoteca. Una serie di informazioni che completano questa serata in perfetto spirito ULP. Grazie a tutti! E domani saremo ancora qui, destinazione… Acqui Terme.