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giovedì 30 aprile 2015

Resistenza per La Resistenza

Quarto appuntamento con i Cammini di Libertà all’indomani del 25 aprile. In questa  occasione siamo “ospiti” della staffetta podistica  Piancastagna- Martiri della Benedicta organizzata dalla USD Ovada in Sport, in collaborazione con la UISP. Durante la programmazione dei Cammini di Libertà sono venuto a conoscenza di questa importante iniziativa, quindi mi sono messo in contatto con gli organizzatori per poter inserire questo appuntamento nel programma che stavo stilando.
Un grazie particolare per questa opportunità che ha arricchito molto la nostra esperienza.

80 km in zone montuose ed impervie non sono facili da gestire. Ci voleva la collaborazione di molte persone che conoscessero bene i luoghi e si fossero messe a disposizione dell’organizzazione.
La partenza al sacrario di Piancastagna (Ponzone) dove si ricorda la medaglia d’oro al valor militare Domenico Lanza “Mingo” e altri 8 caduti nell’autunno del 1944. Raggiungiamo Piancastagna dopo aver recuperato una delle nostre guide della giornata: Federico Giunti che da Ovada ci guida sino al luogo di partenza non facile da raggiungere. Anche il cugino fraterno Gianni arriva da Alessandria per portarmi la mountain bike che dovrebbe servirmi in alcuni tratti. Al nostro arrivo troviamo già i primi staffettisti della giornata, Stellio Sciutto e Maurizio Levo che saranno il punto di riferimento mobile della staffetta. Anche l’amministrazione comunale di Ponzone è presente con il vicesindaco Paola Ricci. Doverose una serie di foto di fronte alle lapidi dei caduti e un simbolico fiore davanti alle loro monumenti.

Alle 8 puntuali partiamo siamo in cinque, io vorrei correre i primi 15 km e poi seguire la staffetta con una mountain bike che ho caricato sul fuoristrada di Maurizio. Le macchine al seguito dovranno fare un giro molto più ampio per raggiungerci attorno al 28° km in strada Faiallo. Dopo i primi 5 km molto belli in un tratto dove si corre il Trial dei Gorrei arriviamo ad Olbicella di Molare dove ad attenderci c'è il sindaco Enrica  Albertelli di fronte alla lapide che commemora i 6 caduti in quei luoghi. Brevissima la sosta per le foto di rito e ripartiamo è davvero piacevole correre su queste strade immersi nella natura sotto di noi scorre il torrente Olbicella  disegnando scorci molto suggestivi. Al 10° km raggiungiamo Badia di Tiglieto dove ad attenderci c’è il primo cambio, due di noi ritornano a Piancastagna - Ugo e Pietro che ringraziamo per la compagnia - io e Marco proseguiamo con Arturo un ultramaratoneta molto esperto che correrà ancora molti km.


Stefano Bessini  guida il gruppo degli atleti locali, transitiamo all’interno di Tiglieto  e raggiungiamo il monte Calvo, qualcosa non ha funzionato nei contatti con l’amministrazione comunale perché al nostro passaggio di fronte all’edificio comunale non troviamo nessuno ad attenderci. Al monte Calvo siamo al 13° km  due  in meno di quelli previsti (forse per i tagli sui sentieri) e qui abbiamo il successivo cambio dove in teoria dovrei trovare Maurizio per prendere la bicicletta e seguire la staffetta, ma anche qui qualcosa non funziona, la macchina non c’è e quindi dovrò  continuare la mia corsa ancora per 13 km sono un po’ preoccupato perché su questi percorsi è veramente dura. I nuovi compagni di corsa comunque mi assicurano che sarebbe veramente difficile pedalare sui tratti che andremo ad affrontare (ed avranno super  ragione) quindi mentalmente mi predispongo ad affrontare queste nuove salite. Il primo tratto pur con qualche difficoltà è comunque corribile anche il panorama da quassù è veramente notevole, purtroppo la giornata non è delle migliori, ma è sempre molto interessante questa esperienza, oggi è tutto nuovo per me, anche l’atmosfera che si crea con i compagni di corsa rende tutto più piacevole.

Quando entriamo nel bosco il percorso diventa veramente impervio, in più vento, nebbia ed una leggera pioggia fanno aumentare le difficoltà, il terreno è scivoloso, i muscoli si stanno indurendo, cerco di non perdere il contatto con i podisti locali ma è davvero dura. Una prova di resistenza per la resistenza, in questi momenti sento un po’ vicina la fatica, la sofferenza , ma anche la determinazione che animò quei giovani 70  anni fa.

Al bric del dente un passaggio davvero caratteristico una gola strettissima  e poi una discesa resa ancor più difficile dalla pioggia , qui c’è Maurizio  e quindi capisco che la macchina è abbastanza vicina , infatti dopo poco rientriamo in strada Faiallo dove ad attenderci c’è tutto il gruppo auto. E’stata veramente dura mi sembra di essere uscito da un tunnel . Il paesaggio qui è spettrale una nebbia fittissima ci isola dal mondo sono frastornato dalla fatica e dalle condizioni meteo  quindi decido di proseguire in auto .Anche Marco molto più preparato di me ha avuto difficoltà, dovrebbe proseguire , ma per ora decide di fermarsi.  Lasciamo il testimone ancora a Stefano Bessini  che guiderà il gruppo sino al sacrario dei 59 martiri.

Pioggia torrenziale  nebbia e vento fanno da cornice al successivo cambio al sacrario dei 59 martiri, tutto questo contorno non ha reso possibile una nostra sosta a questo importante punto da ricordare ci dispiace perché volevamo comunque fare un breve momento di riflessione per onorare questi martiri. Tra le altre vittime fucilate qui il 19 maggio 1944 ricordiamo due medaglie d’oro al valor militare che sono: Giovanni Carlo Odino”Italo” e Isidoro Maria Pestarino ”William”.   Scendiamo con le auto lentamente  passiamo la galleria del Turchino ed incrociamo in senso di marcia opposto al nostro i ciclisti della Milano Sanremo amatoriale , anche loro in qualche modo eroi della resistenza. 

Raggiungiamo il centro di Masone  e saliamo al sacrario dei 13 martiri  dove ad attendere la staffetta c’è il sindaco Enrico Piccardo , un altro significativo luogo dove una lapide ricorda il sacrificio di 13 giovani fucilati l’8 aprile 1944. Il tempo sta migliorando sembra passato il momento più difficile, bello e coinvolgente l’arrivo dei giovani staffettisti , un immagine di vitalità davvero entusiasmante. Questo è il tratto più scorrevole della giornata in leggera  discesa ed asfalto. Seguiamo i nuovi staffettisti e cerchiamo di scattare qualche fotografia durante i loro passaggi , a Campo Ligure Arturo che corre dalla partenza ci saluta , prende il treno e ritorna ad Acqui Terme  complimenti è stato il più eroico di tutti. La staffetta passa all’ interno del paese mentre io che sono in macchina con Federico la attendiamo appena fuori dal centro dove è posta una lapide  a ricordo di un’altra  figura partigiana.


Raggiungiamo  quindi Rossiglione  un passaggio all’interno del paese ci fa scoprire un altro episodio avvenuto qui il 2 -3 gennaio 1945 dove i bombardamenti provocarono 6 vittime civili.  In località Lagoscuro, dove è posta una lapide a ricordo di  3  partigiani qui  uccisi: Pirata , Sten e Mario. La staffetta è attesa dall’amministrazione comunale con il giovane sindaco  Katia Piccardo ed il presidente dell’ANPI  di Rossiglione  breve discorso sul senso ed il valore della resistenza ,viene poi deposta una corona per onorare i tre partigiani uccisi, e per finire una gradita sorpresa con “Bella ciao” cantata da una giovane interprete , un momento davvero emozionante  che ha saputo toccare i nostri cuori, grazie mille!

La staffetta scenda ancora a valle sino al Gnocchetto (Ovada) dove è posto il successivo cambio . Qui ad attenderci c’è il sindaco di Belforte Monferrato  Franco Ravera . Un nutrito gruppo di persone è presente al cambio , qui il “regista” dell’operazione  è Giorgio Belloni , esperto podista che si cimenta da anni su tutti i tipi di percorsi e distanze, una passione per la  corsa veramente immensa. Al gruppo capitanato da Giorgio si aggregano anche Paolo, Fabrizio , ed anche Marco  che si è ripreso dallo  shock subito nel primo tratto ed è smanioso di macinare ancora un po’ di km , in condizioni meteo normali sono certo che avrebbe completato tutto il percorso. Io vista la difficile esperienza della mattinata preferisco non seguire gli staffettisti con la bicicletta, raggiungo il sacrario della Benedicta  da solo con la mia automobile , mentre Federico rimane al servizio dei corridori (grande impegno il suo, non può correre, ma è come se corresse con noi).

Dopo aver raggiunto la Benedicta mi preparo per raggiungere la staffetta facendo il percorso a ritroso,altri podisti hanno avuto la mia stessa idea  e quindi dopo una sosta al bar di Capanne di Marcarolo per un caffè che ci scalda un po’,lentamente ci avviamo verso gli staffettisti. Sono piuttosto segnato dalla mattinata impegnativa riesco a correre a passo “turistico”ma va bene così .A circa 4 km dall’arrivo vediamo spuntare i primi uomini della staffetta  bene un bel gruppo a cui noi andiamo ad ingrossare le fila. Il “capitano”Giorgio Belloni  cerca di tenere il gruppo unito siamo in 20 l’atmosfera è festosa , quando raggiungiamo la strada asfaltata abbiamo anche un seguito automobilistico . Federico è uno dei più attivi nello scattare foto sicuramente questa rimarrà una giornata da ricordare. Anche i miei diretti compagni di avventura sono soddisfatti della giornata dopo le difficoltà della mattinata che ci hanno fatto cambiare un po’ i programmi qui è filato tutto liscio, Marco ha corso in totale 44 km di cui oltre la metà di salite impegnative. A poche centinaia di metri dall’arrivo ci viene offerto un ristoro offerto dall’amministrazione comunale di Bosio, siamo all’interno del parco naturale delle Capanne di Marcarolo,un luogo da valorizzare e difendere. Ancora poche centinaia di metri e giungiamo al sacrari dei martiri all’arrivo veniamo accolti dal sindaco di Bosio Stefano Persano, Mara Scagni( presidente UISP Alessandria) e altre autorità. Soddisfazione da parte di tutti , anche da parte nostra che abbiamo corso ( in parte ) e seguito tutto il percorso della staffetta una giornata veramente intensa. Dopo le consuete foto di rito ci prepariamo per il rientro, non prima però di aver fatto una sosta e posato un fiore nel luogo della fucilazione  e davanti alla lapidi dove sono ricordati i caduti fucilati e deportati in questi luoghi. Questa è stata la resistenza non dimentichiamolo.
 FIORENZO
Qui tutte le foto

martedì 28 aprile 2015

Cammini di Libertà: Programma della 5^ tappa

Venerdì 1 maggio si terrà la 5^ tappa dei Cammini di Libertà - Uomini e Luoghi della Resistenza Locale. Dopo il clima invernale di domenica scorsa ci attende un ritorno alla primavera.
Il percorso è di una lunghezza contenuta e molto godibile da un punto paesaggistico. Come al solito dedicheremo le nostre attenzioni alla Resistenza e alla Liberazione.

10.00 Partenza da Lu in piazza Gen. Luigi Gherzi, medaglia d'oro al valor militare
10.30 Passaggio a Conzano (km 4,5)
10.50 Sosta a Camagna Monferrato davanti alla casa natale di Eusebio Giambone, medaglia d'oro al valor militare (km 7)
11.20 arrivo a Vignale Monferrato davanti alla lapide a Francesco Besso, medaglia d'oro al valor militare (km 11)
Al termine intervento delle autorità locali.

I cambi staffetta sono liberi e fatti nei luoghi di maggior sicurezza ai fini dell'incolumità dei partecipanti. Per esempio, durante le soste per i momenti di ricordo oppure durante i passaggi nei vari paesi.
Gli orari del programma sono indicativi e potranno subire variazioni in base all’andatura dei partecipanti.
Per info telefonare a Fiorenzo al 348.5627364

giovedì 23 aprile 2015

Con rispetto e riconoscenza

Terzo appuntamento dei Cammini di libertà. Domenica 19 aprile siamo nel casalese altra importante zona della lotta di resistenza. È davvero impressionante scoprire quanti siano stati gli episodi e le vittime di quei difficili 20 mesi. Il nostro viaggio è sicuramente una semplificazione sull’immenso movimento di liberazione  e dei tanti tragici episodi avvenuti. Ci siamo limitati ai luoghi ed agli uomini più conosciuti, consapevoli di non riuscire a dare un quadro completo della vasta azione della lotta partigiana in provincia. Man mano che prosegue il nostro cammino veniamo a conoscenza di numerosi altri protagonisti, di episodi altrettanto valorosi e significativi della guerra di liberazione. È  comunque molto gratificante per noi conoscere luoghi, fatti, sentire ricordi, un bagaglio di nuove esperienze davvero uniche.

Questo terzo appuntamento ha come punto di partenza la frazione Madonnina di Serralunga di Crea, davanti alla lapide ad Arduino Bizzarro caduto proprio in questa località. Ucciso  da una pattuglia delle brigate nere. Sacrificando la sua giovane vita riuscì a coprire la fuga dei suoi compagni, questo estremo  gesto di altruismo gli valse la riconoscenza della medaglia d’oro al valor militare. Al nostro arrivo troviamo ad attenderci il sindaco di Serralunga di Crea Gian Carlo Berto, il gruppo degli alpini ed anche il presidente dell’ANPI di Casale Monferrato Renato Gagliardini ed infine il fratello di Arduino Bizzarro, Andino:  siamo onorati di questa accoglienza. Il signor Andino mostra la medaglia con cui è stato insignito il fratello, questa è una testimonianza importante, è un tener vivo il ricordo delle gesta di una persona, i suoi ideali, i suoi valori, il suo  estremo atto eroico è presente nella persona del fratello. Un grazie particolare per questa preziosa adesione. Ci vengono offerti degli opuscoli proprio  sulla storia di Arduino Bizzarro  e sulla resistenza nella zona del casalese. Dopo aver lasciato il nostro piccolo ricordo davanti alla lapide del valoroso partigiano, immortaliamo questi momenti e siamo pronti a partire.


Oggi abbiamo con noi anche Marco Marchese che ritorna dopo aver percorso interamente la prima tappa di 45 km. Scherzando gli dico che forse oggi per lui il percorso sarà troppo breve e dovrà accontentarsi. Il primo tratto è sull’ampia statale, quindi corriamo abbastanza tranquilli visto anche l’esiguo traffico di quell’ora. Ad Ozzano Monferrato facciamo la prima sosta davanti alla targa che commemora Alfredo Piacibello, altra figura eroica insignita con la medaglia d’oro al valor militare. Ad attenderci il vice-sindaco Alberto Gaio, anche un nipote del partigiano commemorato, ci piace questa continuità del ricordo che praticano queste persone, ringraziamo loro e tutto il  seguito dell’iniziativa. Infatti  sia Andino Bizzarro , sia il presidente dell’ANPI di Casale Monferrato ci seguono nel nostro itinerario della memoria partigiana.

Saliamo poi al municipio di Ozzano Monferrato dove davanti all’edificio comunale una lapide ricorda  i caduti partigiani e civili della seconda guerra mondiale. Tra gli altri ricordiamo Vinicio Cortese anch’esso decorato con la medaglia d’oro al valor militare e caduto nel territorio di Ozzano Monferrato durante un tentativo di sabotaggio di un ponte per  impedire l’afflusso dei nemici.
Quindi proseguiamo la nostra corsa verso Casale  Monferrato, risaliamo la collina e percorriamo  una strada molto panoramica da cui si apre  lo sguardo su gran parte del Monferrato, è veramente coinvolgente transitare su  queste strade, siamo affascinati dalla bellezza di queste colline ed i km scorrono piuttosto facili . Giungiamo alle porte di Casale Monferrato tranquillamente dopo aver “gustato” questo spettacolo.
Entriamo in città  e dopo qualche tratto un po’ più  trafficato giungiamo nella grande piazza d’Armi  e quindi alla porta d’accesso della cittadella militare. Una calda accoglienza ci gratifica molto, è soprattutto il senso di questa corsa che unisce luoghi significativi della resistenza ad essere apprezzato  dalle persone che ci seguono. Ringraziamo la sindaca Concetta Palazzetti per la presenza,  quindi  anche i rappresentanti dell’associazione delle vittime dell’Eternit, infine anche il gruppo di Libera  Casale ci  da il benvenuto.

Qui a Casale Monferrato si ricordano ben quattro medaglie d’oro al valor militare e sono: Luigi Briganti, Antonio Olearo, Sergio Oliaro e Italo Rossi. Tra tutti sicuramente il più conosciuto è Antonio Olearo”Tom” capo della famosa “Banda Tom” vera e propria spina nel fianco dei nazifascisti.
Qui una lapide è  posta  nel punto dove venne fucilato assieme ai suoi 12 compagni dopo esser stati catturati a Casorzo e condotti a Casale Monferrato a piedi nudi nella neve, quindi fucilati il 15 gennaio 1945. E’ con rispetto, riconoscenza ed un rinnovato sentimento di dolore che ci poniamo davanti al luogo del tragico evento per scattare alcune foto.
Il presidente dell’ANPI di Casale Monferrato Renato Gagliardini ci ricorda anche altre figure qui commemorate, ancora una volta ci rendiamo conto di quanto grande ed importante sia stato il movimento per la lotta di liberazione.
Chiudiamo quest’altra positiva esperienza salutando e ringraziando le autorità e tutti gli intervenuti, la loro testimonianza ed il loro contributo nel mantenere vivo lo spirito e  gli ideali della resistenza sono una speranza  verso una società civile e democratica.

 Grazie a tutti per il sostegno
     FIORENZO

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mercoledì 22 aprile 2015

Cammini di Libertà: Programma della 4^ tappa

Domenica 26 aprile Cammini di Libertà affinacherà la Staffetta UISP "Pian Castagna - Martiri della Benedicta". Si tratta di un percorso lungo circa 80 km diviso nei seguenti 10 tratti:
  1. Pian Castagna - Olbicella - Badia di Tiglieto
  2. Badia di Tiglieto - Monte Calvo
  3. Crocetta - Strada Faiallo
  4. Strada Faiallo - 59 Martiri
  5. 59 Martiri -13 Martiri
  6. 13 Martiri - Campoligure (Castello)
  7. Campoligure - Rossiglione - Gnocchetto
  8. Gnocchetto - Soria - Bano - Pianbello - Pra Caban
  9. Pra Caban - Capanne Marcarolo
  10. Capanne Marcarolo - Sacrario Benedicta

La partenza è alle ore 8:00 e l'arrivo è stimato per le 17:20.
Qui sotto con gli orari di transito previsti. Naturalmente gli orari del programma sono indicativi e potranno subire variazioni in base all’andatura dei partecipanti.
I cambi staffetta sono liberi e fatti nei luoghi di maggior sicurezza ai fini dell'incolumità dei partecipanti.

domenica 19 aprile 2015

La Resistenza non ha età

Prosegue il nostro viaggio in provincia nei luoghi della memoria partigiana. Domenica 12 aprile siamo nella zona acquese, anch’essa teatro di importanti e significative vicende dalle quali emergono personalità molto forti che vogliamo ricordare con la nostra iniziativa.
La partenza è fissata a Malvicino, piccolo centro della val Erro,  che fu al centro di rastrellamenti da parte delle forze nazifasciste. Qui si ricorda la più giovane medaglia d’oro al valor militare. Si tratta di Roberto Di Ferro “Baletta”, caduto a Pieve di Teco (IM) il 28 marzo 1945 non ancora quindicenne.
Al nostro arrivo nella piazza del municipio troviamo il sindaco Francesco Nicolotti, il presidente dell’ANPI  di Acqui Terme, Roberto Rossi, il referente provinciale per il settore podismo della UISP Stellio Sciutto, e il rappresentante locale di Libera Giorgio Pizzorni. Una risposta molto positiva ai nostri inviti.
Un  accoglienza molto gentile da parte loro che ci ospitano nei locali del comune per un gradito caffè. Facciamo un breve giro del piccolo borgo con in testa il sindaco a farci da guida  e apprezziamo molto  il belvedere del paese ed alcuni angoli caratteristici molto ben conservati.
Ci avviamo quindi dinanzi alla targa ai caduti di tutte le guerre ed alla targa a Roberto Di Ferro. Breve discorso del sindaco sulla figura che andiamo a ricordare.  Ascoltiamo poi  con grande impatto emotivo la testimonianza di un sopravvissuto ad un feroce rastrellamento delle forze naziste (allora bambino in tenerissima età). Questo intervento ci da un po’ la misura di quello che è la ferocia e l’assurdità della guerra, vista e vissuta da popolazioni inermi e intente nel già difficile compito della sopravvivenza. Inoltre un breve intervento da parte di Pietro “Pedrin” Reverdito, reduce partigiano che ci onora della sua presenza  e ci accompagnerà per il resto del cammino. Ringraziamo il sindaco e tutti i presenti per la bella  e calorosa accoglienza, depositiamo un fiore davanti alla targa al partigiano Baletta morto per la libertà e siamo pronti  per partire.


Tre km di discesa sono davvero piacevoli da correre soprattutto in questo ambiente naturale così ben preservato. Stellio Sciutto ci precede con la macchina e ci fa un po’ da guida nel nostro percorso, siamo in ritardo sulla tabella di marcia e cerchiamo di recuperare qualcosa  nella prima parte.
Stellio ci mette in guardia sulle insidie del percorso che ci aspettano dopo i primi km di discesa. Le nostre gambe (soprattutto la mie) non sono più quelle dell’ ULP, e per arrivare agli oltre 600 metri slm di Ponzone  fatichiamo non poco. È comunque molto gratificante correre su queste strade, si sente  davvero il contatto con la natura.

Gianni si prodiga come fotografo e quando scatta cerco di assumere una posizione che mascheri un po’ le mie difficoltà. Comunque lentamente riusciamo a “conquistare la vetta” e giungiamo a Ponzone dinanzi al monumento a Ludovico Ravera. Qui ad attenderci ci sono il sindaco Andrea Ivaldi  ed un nutrito gruppo di persone. Altri amici podisti ed accompagnatori arrivano a loro volta a dare corpo e visibilità all’iniziativa in corso. Molto gradito anche il ristoro offerto dall’amministrazione comunale. Un piccolo discorso di benvenuto del sindaco, che poi lascia la parola al professor Andrea Mignone che traccia un quadro storico della resistenza nella zona di Ponzone. Infine prende la parola Pietro “Pedrin” Reverdito partigiano che fu coinvolto nell’episodio dell’uccisione di Ludovico Ravera. Dettagliato, fermo preciso nel racconto di quel tragico episodio, dalle sue parole emergono lo spirito e gli ideali che animarono lui ed i suoi  verso scelte così impegnative e rischiose. Una testimonianza che riesce a “trasportarci“ in quei difficili giorni. Ringraziamo tutti per l’accoglienza e le testimonianze. Questi interventi sono un po’ l’essenza dei “cammini di libertà”.


Quindi riprendiamola nostra corsa diretti verso Visone.  Ci lasciamo alle spalle Ponzone con il suo bel panorama, corriamo comunque su un versante molto attraente dal punto di vista paesaggistico che allieta la nostra  visuale. Se poi consideriamo che stiamo correndo in discesa tutto questo diventa più facile.
Intanto si unisce alla nostra corsa Federico, ci teneva  a prendere parte a questa iniziativa (che in larga parte ha coadiuvato) ed è arrivato da Milano con Daniela appositamente per questo, della serie: “volere è potere”.
Abbiamo anche altri accompagnatori che ci fanno da supporto, sono Erika e Federico, già grandi sostenitori dell’ULP. Ora Federico non può correre dopo un incidente occorsogli lo scorso anno, apprezziamo molto la loro presenza ed auguriamo a Federico di riuscire a tornare a correre in un prossimo futuro.

La discesa tenta molto, ma io devo cercare di non caricare troppo il mio ginocchio malmesso, scendiamo anche in modo repentino e al 16° km siamo a Grognardo e proseguiamo per Visone dove giungiamo attorno al 21° km. Al belvedere “Giovanni Pesce” ci accoglie il sindaco Marco Cazzulli, con tutto il seguito dell’iniziativa. Un breve intervento da parte sua per sottolineare il valore dell’iniziativa ed una serie di foto sotto la targa a Giovanni Pesce “ Visone–Ivaldi”. Vorrei sottolineare e far evidenziare la figura di Giovanni Pesce dalle personalità che ci stanno seguendo, ma purtroppo siamo in ritardo, ad Acqui ci  attendono. Mi limito a segnalare alcuni punti salienti del suo impegno, e della sua attività partigiana. Cito anche il libro di Daniele Biacchessi “Giovanni e Nori “ una storia d’amore e di resistenza.


Siamo quasi in dirittura d’arrivo, negli ultimi quattro km sono piuttosto provato, resisto, ormai siamo alle porte di Acqui Terme. Raggiungiamo piazza Duomo di fronte alla lapide dedicata ad Aureliano Galeazzo e posta in fronte a quella che fu la sua abitazione. Uno studente ucciso a 16 anni a Volpara in val Borbera, altra figura insignita della medaglia d’oro al valor militare. Ad attenderci un nutrito gruppo di persone con in testa il professor Vittorio Rapetti che è stato il “regista” di questa giornata coadiuvando l’iniziativa e  contattando amministrazioni comunali e associazioni. Il discorso finale  è affidato al fratello di Aureliano Galeazzo, del quale è anche omonimo. Un’altra presenza molto gradita, il suo discorso non è solamente incentrato sulla memoria ed il ricordo di quello che fu la resistenza, ma diventa uno stimolo verso una nuova resistenza fatta  di impegno civile e  rispetto per la legalità. Anche qui terminiamo depositando un fiore in segno di riconoscenza ad un giovane  che  diede la vita per quegli  ideali dei quali noi dobbiamo essere portatori.


Un grazie a tutti per il sostegno e la partecipazione.

FIORENZO

Qui tutte le foto della giornata

martedì 14 aprile 2015

Cammini di Libertà: Programma della 3^ tappa

Domenica 19 aprile 2015 si svolgerà la 3^ tappa de CAMMINI DI LIBERTA’ - Uomini e Luoghi della Resistenza Locale che dall'acquese si sposta nel casalese.

10.00 Partenza dalla frazione Madonnina di SERRALUNGA DI CREA, davanti alla lapide ad Arduino Bizzarro
10.40 Sosta davanti al municipio di Ozzano Monferrato  per commemorare Alfredo Piacibello e Vinicio Cortese  (km 6)
11.40  Arrivo a Casale Monferrato  presso la cittadella militare (piazza d'armi) per commemorare Italo Rossi, Sergio Oliaro, Antonio Olearo ("Tom") alla testa della formazione chiamata "banda Tom" ( km 16)
Al termine intervento delle autorità locali.

I cambi staffetta sono liberi e fatti nei luoghi di maggior sicurezza ai fini dell'incolumità dei partecipanti. Per esempio, durante le soste per i momenti di ricordo oppure durante i passaggi nei vari paesi.
Gli orari del programma sono indicativi e potranno subire variazioni in base all’andatura dei partecipanti.
Per info telefonare a Fiorenzo al 348.5627364

venerdì 10 aprile 2015

Valore aggiunto

Una linea che unisca i luoghi della memoria partigiana in provincia di Alessandria, è questo l’intento dell’iniziativa “Cammini di Libertà”. Uomini e luoghi come più precisamente recita il titolo completo, si perché proprio dagli uomini siamo partiti per tracciare questo filo ideale della memoria. Le medaglie d’oro al valor militare che in provincia di Alessandria sono 20 e sono ricordate o nei paesi d’origine o nei luoghi dove queste persone sono cadute in battaglia. Nel tracciare queste linee che uniscono le figure primarie della resistenza locale si vanno ad intersecare altri luoghi dove la lotta di liberazione è stata molto intensa ed i segni di tale lotta sono vivi oltre che nella memoria delle persone, anche attraverso i vari monumenti  o lapidi che ricordano quei tragici eventi. Questo per cercare di dare una spiegazione logica ai percorsi che abbiamo disegnato.

Il primo cammino è stato quello di “casa” nel senso che la partenza è avvenuta a Viguzzolo che dista appena due km dalle nostre abitazioni (mia e di Paolo che mi affianca anche in questa nuova esperienza). La prima figura che vogliamo ricordare è quella di Virginio Arzani comandante partigiano (detto Chicchirichì) medaglia d’oro al valor militare. Dopo alcuni giorni di tempo incerto la giornata di lunedì 6 aprile (Pasquetta) sembra volgere al bello, un buon auspicio per un cammino di 45 km. Per l’occasione abbiamo fatto preparare alcune magliette celebrative dell’esperienza, Carla Nespolo ci ha procurato i fazzoletti dell’ANPI, un po’ di colore e visibilità all’iniziativa non guastano.


Sembra quasi di rivivere una delle tante magiche giornate dell’esperienza ULP, nel 2011 abbiamo ricordato il 150° anniversario dell’unità d’Italia, nel 2015 ricordiamo il 70° anniversario della Liberazione. In quell’occasione  i punti di riferimento erano i comuni, ora sono i luoghi del ricordo e della memoria. C’è un certo parallelismo tra le due iniziative, qui però ad attenderci troviamo il presidente dell’ANPI di Viguzzolo  che  ci da il benvenuto e ci parla un po’ delle attività della sezione locale , un lavoro importante e meritorio, di cui gli rendiamo onore. Infine un doveroso ricordo della figura di Virginio Arzani. Anche la nostra iniziativa vuole lasciare un piccolo  segno del proprio passaggio, un cero ed un fiore al partigiano morto per la libertà. Una serie di foto per immortalare questi momenti. È presente anche Carlo Piccini, referente provinciale di Libera. E proprio le bandiere di Libera ci accompagnano anche in questa nuova iniziativa e via siamo pronti per partire.

Siamo in sei: io, Paolo , Fabrizio, i due ultramaratoneti Gianni e Marco, e Franco Galliani , che è stato uno degli ispiratori dell’iniziativa ed ha voluto fortemente essere alla partenza non solo come rappresentante della UISP ma anche come corridore attivo. Ci affiancano  i nostri supporti mobili, fondamentali per effettuare questa esperienza: Gianni, cugino fraterno, e Francesco, l’amico sempre disponibile.

Partiti ufficialmente i “Cammini di Libertà”, soli 500 metri e facciamo una breve sosta, che ci è stata suggerita dal presidente dell’ANPI di Viguzzolo, davanti all’ex caserma dei carabinieri dove vi è una lapide che ricorda il carabiniere Domenico Salvatico, ucciso dai nazisti il 9 settembre 1943 proprio in quel luogo. La sosta successiva è prevista al monumento ai “martiri del castello” di Tortona . Qui ad attenderci troviamo Nicola Santagostino rappresentante di Libera del presidio di Tortona, un piccolo discorso da parte sua per ricordare  quel tragico evento ed un ringraziamento da parte nostra per l’impegno e la sensibilità dimostrata verso l’iniziativa. Infine, anche io voglio fare un piccolo accenno ad un personaggio di grande  valore, il partigiano tortonese Martino Galli: sopravissuto alla campagna di Russia (da cui è tornato a piedi!!!), combattente partigiano nelle nostre valli, fu il liberatore di alcuni soldati russi alla stazione di Tortona,  tra i quali Fedor Poletaev che andremo a ricordare alla fine di questo primo cammino. Tra l’ altro Martino Galli è stato anche l’autore di tale monumento e di svariate opere marmoree sparse per l’Italia. L’artigiano della resistenza è il sottotitolo del libro a lui dedicato da Maria Paola Bidone. Ho voluto ricordare  questa figura, che anche io ho scoperto solo recentemente, per cercare di far capire quanto sia stata  grande  e vasta  la lotta di liberazione e quante e di quale spessore siano state le persone che l’hanno animata. Prima sosta per un piccolo ristoro, Franco ci saluta , lo salutiamo e chiaramente gli diamo appuntamento alle prossime tappe. Proseguiamo su un crinale molto panoramico che ci porterà sino ad Avolasca, la mia autonomia di corsa non è ampia e quindi decido di fermarmi attorno al 10° km appena passato il comune di Sarezzano.  Dopodiché proseguo in bicicletta (che ho depositato nella  macchina di Gianni); vorrei correre anche gli ultimi km, quindi meglio non esagerare. La giornata è davvero splendida  e la visuale che si gode da questa strada è stupenda, i nostri accompagnatori non mancano di fotografare i tanti scorci caratteristici che abbiamo dinanzi , e chiaramente anche i protagonisti di questo cammino. A Cerreto Grue  anche Fabrizio  ci saluta è praticamente giunto davanti a casa, un grazie anche a lui per la  presenza ed un arrivederci alle prossime. Siamo al 14° km, la strada è molto bella ma anche impegnativa,  soprattutto per chi corre. I ragazzi comunque non tradiscono alcun sintomo di fatica, anche Paolo, che non è certo preparato come il duo Gianni – Marco, tiene il passo e vuole proseguire sino al 20° km alla fine della salita. Passiamo il  tempio nazionale del ricordo in località Palenzona  e dopo una salita abbastanza impegnativa giungiamo ad Avolasca. Qui Paolo termina la sua prima parte di corsa e lascia i due ultramaratoneti pronti ad aggirare una frana nei primi metri della discesa che li porterà a Garbagna. La giornata è ideale per correre ma in bicicletta, specialmente in discesa, accuso abbastanza il freddo forse perché sono ancora in preda ad un discreto raffreddore e non  sono proprio al massimo della forma, comunque il clima che si è creato tra corridori ed accompagnatori riesce a farmi superare anche queste difficoltà. Giunti a Garbagna sostiamo dinanzi a due monumenti che ricordano la battaglia del 13 marzo 1945 ed il sacrificio del comandante partigiano Aldo Ravetta “Argo”, anche qui foto e piccolo segno del nostro passaggio con il fiore posto ai piedi dei due monumenti.


Siamo al 27° km e dopo un tratto in falsopiano la strada inizia a risalire anche in maniera decisa ed io devo alzarmi sui pedali per superare queste erte, mentre il duo Gianni- Marco prosegue senza affanni… beati loro. Il passaggio di una galleria ci proietta in val Borbera, dopo un primo tratto di  discesa transitiamo a  Molo Borbera e quindi a Persi, frazioni del comune di Borghetto Borbera. A Persi troviamo ad attenderci il gruppo degli “alessandrini” venuti dal capoluogo per terminare con noi quest’ultima parte di cammino. A questo punto scendo dalla bicicletta e cerco di riprendere la corsa insieme ai due impavidi ultramaratoneti. Qui si entra nelle famose “strette”, un tratto di strada che mi ha sempre affascinato e fatto vivere delle sensazioni particolari. I ricordi delle tante gare disputate su queste strade in occasione del 25 aprile fa affiorare un po’ di nostalgia nella mia mente. Ma l’essere qui oggi ancora tutto sommato a correre insieme a tanti amici per ricordare persone e luoghi di queste valli mi rende orgoglioso di questa piccola iniziativa. Anche  Paolo riprende il cammino insieme a noi, arriviamo così dinanzi alla lapide che commemora i caduti nella battaglia di Pertuso. Sosta per commemorare i caduti in battaglia e fiore per onorare queste persone. Dopo poche centinaia di metri siamo di fronte alla stele dedicata ai partigiani della divisione “Pinan Cichero” ed alle genti delle vallate . Qui ricordiamo anche la seconda medaglia d’oro al valor militare della giornata: Giuseppe Salvarezza “Pinan” il cui nome fu assunto dalla IV divisione Garibaldi ”Pinan Cichero”. Siccome non siamo in molti riusciamo ad indossare tutti la maglietta celebrativa ed il fazzoletto dell’ANPI. In testa al gruppetto la piccola Bianca  a cui diamo, il compito di depositate il fiore a ricordo dei caduti per la libertà.

Mancano solo tre km alla conclusione della prima tappa dei Cammini di Libertà e visto che siamo in anticipo sulla tabella di marcia e le signore hanno voglia di fare una camminata, decidiamo di terminare tutti assieme camminando sino a Cantalupo  Ligure dinanzi al monumento al partigiano russo  Fedor  Andrianovic Poletaev detto “Fiodor”. L’idea non mi dispiace anche perché sono molto provato e potermi risparmiare ulteriori tre km di corsa mi fa sentire meglio, e poi questo finale in cui tutti camminiamo assieme rende l’atmosfera della giornata ancor più particolare. Con calma e tranquillità l’allegra brigata giunge dinanzi al monumento a “Fiodor”.  Momento di riflessione attraverso la lettura delle notizie storiche in nostro possesso, posa del piccolo omaggio floreale, e foto per ricordare l’evento. Direi che il primo cammino può considerarsi concluso, anzi no, resta ancora una parte e piuttosto piacevole. Un momento conviviale presso la Locanda Pertuso, dove ospitalità,  buona tavola e giusta compagnia concludono in modo ottimale questa intensa giornata.

Un grazie di cuore a tutti
 FIORENZO

Qui tutte le foto

martedì 7 aprile 2015

Cammini di Libertà: Programma della 2^ tappa

In attesa di foto e commenti della 1^ tappa è già ora di ripassare il programma della 2^ tappa de CAMMINI DI LIBERTA’ - Uomini e Luoghi della Resistenza Locale.

L'appuntamento è per domenica 12 aprile 2015.

9.30 MALVICINO - Ritrovo dei partecipanti all’esperienza autogestita davanti alla targa al partigiano Roberto Di Ferro “Baletta” presso il municipio con la presenza del sindaco Francesco Nicolotti, Roberto Rossi porterà il saluto dell’ANPI provinciale.
10.30 Ponzone - Sosta davanti al monumento al partigiano Lodovico Ravetta (km 9) con la presenza del sindaco Fabrizio Ivaldi, memoria di Pietro Reverdito, Pedrìn, partigiano e amico di Ludovico
11.20 Passaggio a Grognardo (km 16)
11.45 Visone - Belvedere Giovanni Pesce “Visone-Ivaldi” (km 21), saluto del sindaco Marco Cazzuli
12.15 Acqui Terme - Arrivo della tappa in Piazza Duomo davanti alla lapide ad Aureliano Galeazzo “Michel”, breve conversazione di Aureliano Galeazzo, fratello della medaglia d’oro, consigliere comunale della città.


I cambi staffetta sono liberi e fatti nei luoghi di maggior sicurezza ai fini dell'incolumità dei partecipanti. Per esempio, durante le soste per i momenti di ricordo oppure durante i passaggi nei vari paesi.
Gli orari del programma sono indicativi e potranno subire variazioni in base all’andatura dei partecipanti.
Per info telefonare a Fiorenzo al 348.5627364