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martedì 14 ottobre 2014

Maratonina d'Autunno

Torno ad affrontare un’altra mezza a distanza di tre settimane dalla difficile esperienza della “Green vai half marathon” Questa volta lo faccio su una delle gare più qualificate  e partecipate della provincia di Alessandria, si tratta della “Maratonina d’autunno “ di Novi Ligure, quest’anno giunta alla sua 29° edizione.
Sono alla mia 15° partecipazione questa gara, la prima volta fu nel 1989, quando giovane ed inesperto podista  affrontai in modo baldanzoso la distanza, pagando duramente l’esuberanza dei primi km nel tratto finale. Terminai comunque in un onorevole 1h 24’22’’ centrando l’obbiettivo minimo che mi ero prefissato ,cioè i 4’al km che rappresentano per me “ la decenza podistica”.
La partenza e l’arrivo sono fissati allo stadio “ Costante Girardengo”, e quella pista per me ha un valore particolare, in quanto mi ricorda le mie migliori prestazioni sulle classiche distanze del fondo ( 3000,5000,e 10000)è quindi sempre un emozione  ricalcare quelle corsie,che portano il segno degli anni , ma che hanno sempre un fascino unico .
Diverse volte ho “usato” questa gara come allenamento finalizzato alle maratone autunnali  che stavo preparando , altre volte ho accompagnato l’amico Federico nel tentativo  di fare il primato personale, ma anche per cercare di ottenere il mio primato personale come avvenne nel lontano 1992, quando forte degli allenamenti delle ultime settimane puntavo ad un tempo vicino all’ora e 15. Quel giorno non andò così, forse pretesi troppo dal mio fisico ed arrivai ormai scarico , fu comunque un’esperienza intensa ed appassionante di cui ancora oggi conservo un bel ricordo , anche se con una punta di rimpianto perché certi treni passano una sola volta nella vita. Nonostante la giornata “storta”di cui avvertii subito i segnali terminai in 1h17’25’’, un tempo normale per quegli anni .
Con gli anni si diventa di tutti i prezzi come dice il mio amico Matteo e quindi quei tempi li posso solo leggere, ora posso essere soddisfatto solamente per il fatto di riuscire a correre. Ed è già problematico riuscire a farlo viste le difficili condizioni fisiche, ho atteso ad iscrivermi fino all’ultimo momento perché ero titubante ed indeciso se affrontare una gara così impegnativa con un ginocchio non proprio messo bene. In settimana  parlando con Matteo gli avevo espresso le mie perplessità sull’eventuale partecipazione  a questa gara, e Lui mi ha dato la spinta  decisiva per farla.


La giornata sembra presentarsi con un clima favorevole,cielo coperto e assenza di vento, e mentre mi scaldo con Paolo ,Fabrizio e Matteo(“ la formazione base”)si commenta assieme questo evento podistico che è uno dei più apprezzati in provincia , molti i volti conosciuti con cui ci si saluta e si scambia qualche battuta. Il più richiesto è sicuramente Matteo che vista la sua lunga esperienza , sia da atleta , che da giudice ,giornalista,nonché allenatore  viene continuamente fermato da quanti lo incontrano per delucidazioni sul mondo del podismo alessandrino, un vero punto di riferimento per l’atletica provinciale. Cerco di scaldarmi bene perché il ginocchio ha bisogno di qualche km per trovare l’assetto giusto , i primi passi sono veramente difficili , poi lentamente riesco a trovare le cadenze giuste anche se non sono ancora proprio allineato. Molto bello il colpo d’occhio alla partenza, circa 800 persone rappresentano un buon successo di partecipazione. Un pò problematici i primi metri in pista poi lentamente trovo lo spazio per correre tranquillamente  il primo km risulta comunque molto lento , ma non mi preoccupo la gara è molto lunga e ci sarà il tempo per recuperare , oltre ai passaggi ai km segnati cerco di trovare le tensioni giuste , il ginocchio sembra aver trovato la posizione giusta , anche se ogni tanto mi manda qualche piccolo segnale. I km scorrono abbastanza bene , mi sento in buone condizioni , la prima parte poi più scorrevole facilita il tutto . Rispetto all’esperienza di tre settimane fa sto correndo leggermente più piano , ma è giusto così. Continuo in maniera regolare non mi sento stanco, sto correndo bene  e mi sto godendo la gara controllo il cronometro e  continuo a fare calcoli , penso di poter riuscire a stare l’ora e 40’. Dopo il 16° km si trova il tratto più impegnativo della gara , ma anche li riesco a superarlo abbastanza bene , è attorno al 18° km che avverto i primi segnali di difficoltà con un inizio di crampi al polpaccio sinistro.  Sento di avere ancora energie per aumentare ma  il problema muscolare  non mi permette di farlo , al 20° km devo ancora rallentare ora il problema si fa sentire in maniera più evidente , stringo i denti  e provo a decontrarre i muscoli induriti, all’ingresso dello stadio Matteo ( che ha terminato la gara di 13,5 km)è li ad incitarmi ed io cerco quasi di scusarmi per quel modo un goffo che ho di correre( non riesco proprio a distendere la gamba sinistra)entro nello stadio e bisogna ancora percorrere un giro e mezzo , ora quelli che ho passato negli ultimi km mi sorpassano a loro volta , e per finire in bellezza arriva anche una fitta al ginocchio ( che si era comportato bene fino ad allora)termino con  passettino corto e zoppicante, arrivo in 1h40’29’’, ultimo km fatale! , ma è andata molto meglio di tre settimane fa. Ora una bella doccia  e poi ghiaccio basterà?
FIORENZO