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domenica 24 agosto 2014

La corsa dei 100 giorni


Da alcuni mesi sto seguendo con particolare interesse lo svolgimento della manifestazione: “La corsa dei 100 giorni”, una performance individuale di corsa in pista. L’autore di questa singolare ed imponente iniziativa è Lucio Bazzana, ultramaratoneta bergamasco che vanta un curriculum sportivo veramente importante sia per la quantità delle gare a cui ha preso parte sia per la qualità dei risultati da lui ottenuti (è stato anche nazionale di ultramaratona). Quando l’amico Federico mi ha informato di questa sua iniziativa ho iniziato a seguirlo costantemente sul sito della manifestazione stessa, seguendo passo passo l’evolversi della performance ed esultando ad ogni suo nuovo record durante lo svolgimento della corsa. Infatti nell’ambito della corsa dei 100 giorni Lucio stabilito una nuova serie di primati in pista davvero straordinari: 1.000 km in pista , 1.000 miglia in pista, 10 giorni in pista, 5.000 km in pista. Perché una sfida così estrema? Sicuramente Lucio è da sempre propenso alle prove di resistenza (seppure non disdegni nemmeno le prove di fondo veloce) ed è anche attento alla competizione con i record. Si tratta inoltre di una prova scientifica su quanto possa resistere il corpo umano a sollecitazioni protratte per lungo tempo, un po’ come andare oltre le “colonne d’Ercole” di un mondo conosciuto e inoltrarsi nello sconosciuto.


Un evento a cui è possibile partecipare liberamente, aperto a tutti quelli che vogliano correre con Lucio per alcuni giri di pista, ed è proprio in quest’ottica che con l’amico Federico ci siamo ripromessi di recarci negli impianti sportivi di Curno (BG) dove si sta svolgendo la manifestazione per correre e conoscere personalmente questo straordinario atleta. Così lo scorso 21 agosto ci siamo organizzati per partecipare alla corsa dei 100 giorni, anche solo per qualche ora. Anche Paolo ha voluto essere dei nostri e si è aggregato alla spedizione. Poco dopo le 10 arriviamo nel piazzale degli impianti sportivi di Curno, la giornata è bella limpida, siamo stati fortunati in un’estate così strana. Appena entrati nel campo scorgiamo subito la sagoma di Lucio mentre sta correndo affiancato da un altro podista. I cartelli, gli striscioni, e le bandiere che fanno da contorno alla manifestazione fanno risaltare chiaramente anche gli ideali di giustizia e libertà a cui Lucio si ispira. Veniamo accolti gentilmente da una collaboratrice della manifestazione che ci da alcuni ragguagli logistici, quindi ci cambiamo nell’apposito spazio preparato per gli ospiti e siamo pronti per partire.


Devo confessare che mi sento un po’ emozionato nell’affiancarmi a correre a questo monumento vivente del movimento podistico, anche perché si tratta anche di uno straordinario esempio di determinazione, di impegno su come la forza di volontà possa spingere l’uomo verso traguardi impensati. Federico inizia il suo reportage fotografico, mentre io e Paolo ci aggreghiamo timidamente a Lucio. Dopo il saluto iniziale gli facciamo i complimenti per questa performance, e lui minimizza dicendo che è sempre la testa che può portare a certi risultati. Certamente non ha doti fisiche comuni, una base genetica superiore è sicura, ma quello che lo fa grande è l’unire i due fattori, corpo e mente, e diventare protagonista di imprese così importanti. Sarebbero davvero tante le domande che vorremmo fare a Lucio, e lui giro dopo giro con molta disponibilità si “sottopone” ai nostri quesiti, alle nostre curiosità. Intanto ci racconta anche dei  suoi trascorsi podistici, delle sue vicende personali (come la sua frattura del femore a 8 anni), del suo lavoro  a cui ha dovuto rinunciare per questo periodo, ed essendo artigiano si capisce anche quanto possa costare in termini economici questo sacrificio.


Da questo colloquio emerge la sua umanità, la genuinità e la schiettezza delle sue idee. Gli chiediamo come sia nata l’idea di questa sfida, e Lucio ci racconta volentieri la genesi di questo evento e di come dietro alla costruzione di tutto ciò ci sia solamente lui e qualche volenteroso collaboratore, un’equipe ridotta al minimo a fronte di un impegno così grande. Rimaniamo stupiti dalla semplicità con cui ci racconta queste cose, dalla naturalezza con cui fa scorrere queste migliaia di km. E intanto corriamo… mancano 30 minuti a mezzogiorno, l’ora in cui cambia la giornata di corsa, e Lucio dice che deve accelerare per arrivare al numero di km previsto nella giornata. Io e Paolo rimaniamo stupiti di come si possa aumentare ritmo dopo tante ore (nove solo quella mattina) e tanti giorni (già 83) di corsa; anche mentalmente è un impegno forte, ma per Lucio non è un problema, in questo sta la sua grandezza. Arriviamo a mezzogiorno e puntualmente  viene raggiunto il traguardo della giornata, quindi assistiamo al cambio di pettorale: si va al day  84 con tanto di foto. Abbiamo corso più di un’ora e mezza con Lucio: è stata un esperienza emozionante e molto interessante. Ora lui si concederà qualche ora di riposo per poi riprendere verso le 15 e noi prima di salutarlo e ringraziarlo per la sua disponibilità  gli offriamo una copia del libro “La corsa che unisce” spiegandogli brevemente qual è stata la nostra esperienza e gli facciamo una battuta: “noi abbiamo unito una provincia tu puoi unirne 100!”.
ADELANTE COMANDANTE!
 FIORENZO

PS
Qui sono disponibili le fotografie e per saperne di più potete visitare il sito ufficiale de La corsa dei100 giorni.
Non perdete l'occasione, potete correre con Lucio fino al 7 setembre.

sabato 23 agosto 2014

Flash: La corsa dei 100 giorni

 
 
Giovedì 21 agosto siamo andati a correre con Lucio Bazzana che sta portando avanti un'impresa personale e podistica di assoluto rispetto: 100 giorni consecutivi di corsa cercando di percorrere più chilometri possibili (ha una media di oltre 80 km al giorno!).
 
Presto posteremo la cronaca di questa bella giornata. Intanto sono già disponibili le fotografie e per saperne di più potete visitare il sito ufficiale. Non perdete l'occasione, potete correre con Lucio fino al 7 setembre.