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lunedì 23 dicembre 2013

Regalo di Natale

Quando si perde il passo e le situazioni ti sfuggono di mano ti sembra di andare sempre più alla deriva e per quanto cerchi di risalire la corrente lei ti attira sempre più a largo lontano dalle tue intenzioni.Così è stato ed è per me il momento che sto vivendo.
Una passione per la corsa molto profonda che viene messa a dura prova, partendo dal principale dei problemi, che è quello del ginocchio ormai in cura da più di un anno. La perdita di un  genitore, l’adattamento al nuovo posto di lavoro, il lento ma inesorabile scorrere del tempo che ti porta alla soglia dei 50 anni con un po’ di tristezza per quello che poteva essere e non è stato. L’impegno con cui in estate ho intrapreso un percorso alternativo per il ritorno alla corsa (esercizi di potenziamento muscolare e bicicletta)  è andato via via scemando, le uscite si sono sempre più rarefatte, e nonostante queste pratiche di allenamento si possano fare tra le mura domestiche (ho montato la bici sui rulli) il mio contatto con l’attività fisica si è sempre più indebolito. Peraltro ho appena  terminato un altro ciclo di infiltrazioni (prp) quindi nelle intenzioni, ed anche in pratica non ho perso le speranze. Stavo solo perdendo quello spirito combattivo che bisogna avere in determinate situazioni: avevo bisogno di una scossa, un punto da cui ripartire.
L’occasione si è presentata in questa domenica prenatalizia: in settimana mi aveva chiamato Paolo per chiedermi se volevo andare con lui e Fabrizio a Voghera per il classico Trofeo Enars, che negli ultimi anni ha preso il nome di “Correndo lungo lo Staffora”.
Una  corsa a cui ho partecipato anche lo scorso anno in situazioni fisiche già precarie, quest’anno però la situazione è ancora peggiorata in pratica l’ultima corsa l’ho fatta il giorno del mio compleanno ( 26 giugno) e negli ultimi giorni il ginocchio mi dava parecchio fastidio. Ho comunque accettato l’invito di Paolo per rientrare almeno virtualmente nel  mondo delle corse podistiche.  Ho preparato la borsa proprio come se avessi dovuto correre una delle tante gare domenicali  a cui ho partecipato in questi anni, anche se pensavo di fare solo qualche tentativo di corsa nella zona di partenza/arrivo della gara. Infatti durante il tragitto in macchina ho manifestato la mia perplessità sulla possibilità di correre anche solo qualche km del percorso, troppo  presente il dolore al ginocchio sinistro. Poi una volta giunti al ritrovo della corsa abbiamo confermato la nostra iscrizione ai vari campionati  Fidal  UISP Enti di promozione sportiva per il 2014 un modo per ribadire la nostra intenzione di correre e gareggiare anche nel 2014 con la nostra società l’U.S.SCALO VOGHERA.
E’sempre piacevole rituffarsi nell’ambiente delle corse podistiche, tante le persone conosciute con cui abbiamo parlato delle nostre più o meno difficili situazioni fisiche (anche Fabrizio e Paolo non sono proprio al meglio). Quando Fabrizio mi invita al riscaldamento provo lentamente ma il dolore si manifesta praticamente subito, non riesco dico quasi con disappunto e lui mi invita nuovamente più piano con calma accorcia il passo mi dice. Riprovo ancora seguendo i suoi consigli passettini brevi una leggera corsa contratta , così va e intanto facciamo il giro dell’isolato 300 -400 metri non di più, comunque riesco a correre. Vedi che riesci mi dice Fabrizio, si un po’ goffamente comunque … e intanto ci dirigiamo verso la linea di partenza oltre il ponte del torrente Staffora dove si è già portato Paolo. Mentre lo raggiungiamo cerco di sciogliere un po’ la mia corsa ed in effetti vedo che riesco a correre normalmente ho la sensazione quasi di restare a galla come quando si impara a nuotare, un riappropriarsi di un qualcosa di tuo, personale. Un gesto naturale a cui  sei profondamente legato e che senti ritornare vivo dentro di te, manifesto a miei compagni la mia meraviglia per riuscire a compiere questi “primi passi”; ne sono molto soddisfatti. Facciamo assieme qualche tratto del percorso di gara (almeno 1 km)  poi loro prendono parte alla gara competitiva 10 km , mentre io mi metto in coda al gruppo e chiaramente opto per il giro da 6 km (è già fin troppo! esclamo).

Paolo e Fabrizio fotografati da Massimo Sartirana

Sono davvero tanti mesi che non corro e devo dosare le energie, cerco di non forzare troppo e andare con calma, un primo tratto in asfalto, poi un secondo su uno sterrato indiscrete condizioni mi fanno riassaporare il piacere della corsa. Sono davvero soddisfatto, questo è stato il mio regalo di Natale, ed è davvero un regalo tra quelli più desiderati. Termino la mia fatica in 31’23’’ i 6,4 km del percorso, anche la “malattia da cronometro”non l’ho persa, non c’è niente da fare! Quindi attendo l’arrivo della gara lunga dove sono impegnati i miei compagni non passa molto tempo che arriva il primo è Stefano Contardi, seguito dall’inossidabile Silvio Gambetta, Paolo e Fabrizio giungono appaiati quasi con calma, come si dice in gergo non si sono “ tirati il collo”anche loro devo fare i conti con una condizione fisica abbastanza precaria, ma comunque in crescita per entrambi. Mi chiedono come è andata ed io mostro a loro la mia soddisfazione per essere ritornato a correre dopo quasi 6 mesi! E’ stata davvero una bella domenica, spero sia un punto da cui ripartire per ritornare  ad una delle passioni più forti che ho, la spinta c’è stata ora bisogna continuare …

BUON  NATALE A TUTTI
   FIORENZO

venerdì 13 dicembre 2013

Appuntamento a Volpedo

"La corsa che unisce" torna a Volpedo per la terza volta. La prima volta fu in occasione della tappa di debutto dell'ULP, l'inizio podistico dell'intero progetto turistico-podistico-culturale. La seconda volta fu per la partenza de Il cammino dei lavoratori lo scorso 1 maggio. Evidentemente uno dei boghi più belli d'Italia esercita una certa attrazione su di noi...

L'appuntamento è fissato per domenica 15 dicembre alle 16,00 c/o la Sala Consigliare del Comune di Volpedo - Piazza Libertà, 1. Ci sarà la presentazione del libro "La corsa che unisce". Come in altre occasioni molto più di una semplie presentazione. Interverranno:
 - Franco Galliani (presidente provinciale UISP)
 - Carla Nespolo (presidente ISRAL Alessandria e vice presidente nazionale ANPI)
 - Lia Tommi (insegnante scuola primaria)
 - Vittorio Rapetti (curatore del libro)
 e natualmente Fiorenzo Piccinini (autore del libro).

 
 
 
Tutte le ultime info su Facebook

venerdì 25 ottobre 2013

Voghera corre Libera

La mia attività podistica è ferma, ma la mente corre ugualmente ed è sempre attenta al susseguirsi di gare sia a livello locale, sia a quelle nazionali ed internazionali. Così nelle ultime settimane ho seguito le prestazioni degli amici ovadesi  (Federico Giunti e Giorgio Belloni) impegnati nella maratona di Chicago, quelle degli amici milanesi (Federico Webmaster e Marco Marchese) impegnati nella mezza e maratona d’Italia a Carpi e le tante gare a livello locale in cui sono presenti amici e tante persone che ho conosciuto in  questi anni di attività. Seguire le loro gare, leggere i risultati ed in alcuni casi sentire  i loro commenti, mi fa sentire ancora nell’ambiente ed è un modo per tenere vivo questo legame con la corsa nonostante  i problemi fisici che mi impediscono di poter riprendere l’attività.

Fonte: Facebook
Domenica scorsa a Voghera c’è stata l’edizione numero zero di Voghera corre Libera un altro importante passo per coniugare lo sport verso tematiche sociali di grande rilievo. Voghera è un po’ la nostra città di riferimento podistico visto che io e Paolo siamo tesserati da molti anni per l’U.S. SCALO, così abbiamo voluto essere presenti prendendo parte alla camminata di 2,5 km che si svolgeva in contemporanea alla gara competitiva di 10 km su un percorso cittadino da ripetere 2 volte. Ottima l’organizzazione da parte dell’Atletica Pavese e del Running  Oltrepò che hanno unito le loro forze per poter allestire al meglio questa significativa manifestazione. Un plauso particolare a Gianni Tempesta che da anni è il perno di questa macchina organizzativa, vicino alle esigenze dei podisti ma anche con uno sguardo attento alle problematiche sociali. Ed è proprio in quest’ottica che io e Paolo abbiamo voluto regalare a Gianni il libro “La corsa che unisce” per sottolineare l’importanza dello sport che sa essere veicolo di unione e sensibilizzazione, oltre ad essere un importante momento di svago e ben essere fisico.

Una lunga serie di incontri e di scambi di opinioni, molte le persone che mi hanno chiesto delle mie condizioni fisiche a cui purtroppo non ho potuto dare buone notizie. Importante partecipazione dei vari distretti scolastici della città alla camminata, un bel segnale da parte di questi giovani che si dimostrano attenti al messaggio di legalità che la manifestazione voleva sostenere. Nella gara competitiva oltre al ristretto gruppo di atleti favoriti, figuravano importanti volti che hanno dato lustro all’atletica  italiana in un recente passato: Salvatore Bettiol e Lucilla Andreucci che è anche presidente nazionale di Libera Sport. Affermazione per Khalid Challab in campo maschile, mentre in campo femminile la vittoria è andata all’atleta di casa  Simona Viola, anch’essa ex nazionale.

Io e Paolo siamo rimasti sulla linea del traguardo, attenti ed un po’ malinconici spettatori della gara. È stato comunque intenso ed appassionato il nostro sguardo alla gara, abbiamo seguito con attenzione il susseguirsi dei passaggi applaudendo ed incitando  i partecipanti con un occhio sempre attento al cronometro per “valutare” anche l’aspetto tecnico della gara. Alla fine poi una bella serie di commenti e di impressioni post gara ha ulteriormente ampliato il numero di persone con cu abbiamo  parlato.

Un bel momento di ricordo dell’esperienza “Uniamo la Provincia” è stato l’incontro con Stefano Gatti che ha apprezzato particolarmente la nostra iniziativa. Altro incontro legato all’esperienza ULP è stato quello con Marco Marchese, con il quale abbiamo stabilito un bel rapporto di amicizia. Infine un saluto al nostro ”mitico” presidente Aldo Gisco, che ci ha augurato un pronto rientro ed il ritorno a casa senza correre fisicamente, ma solo con la mente. La corsa LIBERA…

giovedì 10 ottobre 2013

Walk of Life

L’onda lunga dell’esperienza ”Uniamo la Provincia” e la successiva pubblicazione del libro “La corsa che unisce” ci ha portati a vivere un’altra giornata di sport e di impegno civile all’insegna dell’amicizia. Nonostante la diffusione del libro  sia piuttosto difficoltosa non mancano comunque le testimonianze di apprezzamento e di condivisione del progetto. Una di queste testimonianze l’abbiamo avuta domenica 29 settembre quando io e Paolo siamo stati invitati a Milano per la “Walk  of life”, importante manifestazione organizzata da Telethon  l’associazione che raccoglie fondi per la ricerca contro le malattie genetiche.  Una manifestazione podistica che ha toccato le più importanti città italiane e che è terminata proprio il 29 settembre a Milano (ed in contemporanea anche a Torino).

Questa opportunità ci è stata offerta da Francesco Demarchi che tramite Pier Giuseppe  Borgarelli(amico  ed ex compagno di studi di Paolo) ha letto il libro “La corsa che unisce”ed è rimasto favorevolmente colpito  dalla singolarità  e dalle finalità del progetto . Persona molto sensibile ed attenta alle problematiche sociali Francesco ha voluto conoscerci personalmente invitandoci  alla manifestazione milanese. Grazie al suo impegno nella società Francesco vanta molte conoscenze anche nell’ambito dirigenziale dell’associazione Telethon ed ha voluto presentare il libro e spiegare brevemente   i temi trattati  ad una rappresentante che siede nel direttivo nazionale di Telethon. Riproporre la corsa che unisce per Telethon è stata  questa la   scintilla che ha fatto nascere a Francesco l’idea di creare un percorso che unisca,informi e sensibilizzi attorno al tema della ricerca sulle malattie genetiche. Un’idea allo stato embrionale che merita di essere presa in considerazione e  possibilmente anche di essere sviluppata.

La cornice in cui si è svolta questa manifestazione era quella dell’Arena civica, un luogo che mi ha fatto tornare alla mente l’arrivo delle mie tre Stramilano ( ’95-’97-’00). Nonostante  la giornata grigia l’aria che si respirava era quella della solidarietà,quella di un evento che va oltre lo sport per rilanciare un messaggio di speranza verso un futuro migliore per le malattie genetiche .La manifestazione comprendeva una parte agonistica ( 10 km) ed una camminata di 3km all’interno del parco Sempione . La nostra partecipazione  alla camminata di 3 km è stata l’occasione per fare una piacevole chiacchierata cercando di approfondire meglio quali sono state le caratteristiche del “nostro” giro della provincia di Alessandria. E’ stata anche l’occasione per conoscerci e parlare anche delle nostre esperienze di vita e di sport. Particolarmente emozionante  è stato sentire il racconto di Francesco quando ci ha parlato del record del mondo (a cui ha assistito) sugli 800 metri stabilito da Marcello Fiasconaro  proprio all’Arena di  Milano  nel 1973. Abbiamo inoltre conosciuto  e camminato con un amico di Francesco: Abdul  un simpatico ragazzo di origine senegalese ed è stato interessante sentire (e vedere)  come sia la vita ne l suo paese natale, c’è davvero di che riflettere…   

Terminata questa tranquilla camminata in un contesto particolarmente gradevole l’arrivo all’Arena  civica è diventato un altro momento di  incontri con   alcuni cari amici  (che ho definito “ la colonna milanese dell’ULP”) Federico, regista e uomo fondamentale  di tutta l’operazione ULP, che in questi anni  è diventato uno degli amici più cari e presenti. La coppia Monica e Stefano (sostenitori  e sponsor tecnici ULP) con i lori piccoli Federico e Riccardo; una bella storia d’amore, di sport e di vita la loro. Mi ha fatto davvero piacere  rivedere questi amici  e sentire il loro sostegno  quando ho espresso il mio rammarico per il protrarsi dei miei problemi fisici. Per concludere nel migliore dei modi la giornata,Francesco ci ha invitati a pranzo in un locale alle porte di Milano. La buona tavola è stata un altro gradito aspetto della giornata durante il pranzo sono proseguiti i discorsi  sull’ipotetica collaborazione con Telethon, ma anche su temi di attualità riguardanti la difficile situazione mondiale .Grazie a Francesco per l’invito e grazie a tutti quelli che hanno condiviso con noi questa significativa giornata. La corsa unisce…

martedì 1 ottobre 2013

Un lungo silenzio

Più di tre mesi senza aggiornare il blog salvo un piccolo flash per reclamizzare una presentazione del libro “La corsa che unisce”. Un periodo difficile in cui oltre ai problemi fisici sono venuti a mancare anche gli stimoli per tenere vivo questo  spazio in cui la corsa è l’elemento fondante, ma che porta anche a parlare di esperienze di vita personali e collettive. La situazione è sempre difficile. L’artroscopia del 3 luglio  oltre ad essere un esame diagnostico è diventata anche un piccolo intervento di pulizia della cartilagine e di  residui del menisco mediale. Questo intervento un po’ inaspettato da parte mia ha complicato molto la mia già difficile condizione di equilibrio. Oltre all’inevitabile  assenza sul lavoro  per quasi un mese (che con un contratto a termine non è il massimo) anche la “nuova” situazione famigliare è diventata molto problematica . Forse ho cercato di abbreviare un attimo  i tempi di recupero per  poter  essere efficiente almeno nelle faccende domestiche dopo pochi giorni dall’intervento, un comportamento non proprio in linea con le indicazioni del dottor Migliorini, ma comunque tale da consentirmi un graduale recupero.

Con molta pazienza, l’aiuto e la comprensione dei miei famigliari sono riuscito  a superare anche questo difficile momento. Dopo circa un mese dall’intervento ho ripreso il lavoro e intanto ho svolto il programma di rieducazione che mi è stato  consigliato (esercizi di potenziamento con gli elastici e bicicletta). Lentamente sentivo dei miglioramenti  che mi facevano sperare in un lento ma progressivo ritorno ad una buona funzionalità del ginocchio. Le uscite ciclistiche si allungavano iniziando anche ad inserire alcuni tratti di salita non eccessiva. Le successive visite di controllo che ho effettuato confermavano un lento recupero anche se erano sempre presenti dei segnali di sofferenza soprattutto in situazioni di carico e di movimenti non lineari. Una situazione “normale” visto il tipo di intervento effettuato  e che necessitava ancora di un po’ di tempo per trovare il giusto equilibrio dell’arto, queste sono state le ultime constatazioni del dottor Migliorini. Fondamentale il lavoro di potenziamento muscolare per rendere più stabile il ginocchio. Resta il fatto che questo è un ginocchio abbastanza compromesso e va trattato con riguardo, queste sono state le ultime parole del noto dottore a cui io, come tanti altri amatori ci affidiamo  per cercare di rimanere ancora dei podisti, indipendentemente dal valore agonistico. Chiaramente i miracoli o comunque le soluzioni magiche non le possiede nessuno. Anche il più esperto e preparato professionista  cerca di tracciare un’ipotetica linea di comportamento per trovare un compromesso che consenta  a persone normali  di proseguire  nella loro pratica sportiva preferita, ma non può garantirne la reale riuscita. Troppe sono le variabili che incidono su questo percorso di recupero: le attività lavorative e famigliari che prescindono dall’attività sportiva hanno un peso fondamentale nella vita delle persone e nel mio caso limitano molto o comunque rallentano  i tempi di recupero.

Queste considerazioni per cercare di giustificare l’attuale situazione che non è proprio in linea con le previsioni precedenti all’intervento. Il dolore al ginocchio è sempre presente, ed in alcune posizioni diventa una fitta netta, una situazione davvero poco piacevole. Anche la camminata non è fluida ma risente della rigidità del ginocchio, in condizioni di stanchezza mi sembra anche di zoppicare. Una situazione poco confortante che incide molto sul mio umore.

Con  impegno sto comunque cercando di perseguire un improbabile recupero verso l’attività podistica. Nelle ultime settimane sto tenendo una media di 3-4 uscite ciclistiche da 1h30’ fino a quasi 3 ore nell’uscita domenicale. Un’attività che oltre ad essere utile per il mio problema serve anche a mantenere un minimo livello di efficienza fisica ed a limitare l’aumento di peso. Devo dire che  queste uscite mi stanno facendo bene oltre al corpo anche alla mente. La “giusta fatica” che sento durante queste uscite ed il piacevole mal di gambe che percepisco a fine allenamento  sono per me  piccoli segnali  di benessere e di  serenità. Soprattutto nelle uscite più lunghe riesco  a “ costruire” dei percorsi molto interessanti  dal punto di vista paesaggistico, un aspetto che porta queste uscite a divenire delle vere e proprie “gite domenicali”. Una parziale consolazione al problema che mi affligge da più di un anno.

Un problema che difficilmente verrà risolto, ormai la sensazione è questa, una certa amarezza mi pervade per l’impossibilità di poter proseguire in quello che è diventato un vero e proprio stile di vita. Nonostante tutto continuo  a percorrere questo sentiero stretto e difficile verso un lento recupero, provare e riprovare cercare continuamente, è questo il senso  di questi giorni  e della vita…

domenica 29 settembre 2013

FLASH: Ancora Berlino

Il record maschile nella maratona scende a 2:03:23 grazie a Wilson Kipsang Kiprotich. L'atleta kenyano alla sua nona maratona (di cui sei vinte), infatti, ritocca di 15 secondi il precedente record del mondo stabilito sempre a Berlino due anni fa da Patrick Makau Musyoki. Si tratta dell'ottavo record del mondo assoluto in maratona realizzato nella maratona di Berlino.
Passo dopo passo si avvicina il muro delle due ore?

giovedì 12 settembre 2013

FLASH: Nuova presentazione libro

"La corsa che unisce" arriva alla Feltrinelli di Alessandria!

Quando: Venerdì 13 settembre alle 17:30.

Una bella occasione per parlare di un viaggio in provincia alla riscoperta del territorio: sport, cultura e legalità.

Tutte le ultime info su Facebook.

Foto di L.Tommi

venerdì 28 giugno 2013

Il regalo di compleanno

La fine di un cammino lascia il passo  ad altri cammini, la vita prosegue  è il suo inevitabile, quanto naturale, corso. Così dopo un evento tragico mi ritrovo a dover parlare di un evento gioioso: il mio compleanno. Oltre alle ultime e dolorose  vicende famigliari, le mie corse da più di un anno sono tormentate da problemi al ginocchio sinistro. La causa non è, come molti ironicamente vogliono sottolineare, l’età ma semplicemente la mancanza del menisco mediale che mi è stato asportato nel lontano 1985. Da allora ho costruito la mia modestissima storia podistica senza alcun problema. Ora, a distanza di tanti anni, la mancanza di questo ”utilissimo cuscinetto“ si fa sentire e le cartilagini risultano inevitabilmente molto deteriorate. Le cure di quest’ultimo anno hanno migliorato la situazione ma non l’hanno certo risolta, anche per mie mancanze nell’applicazione di cure consigliatemi da esperti medici sportivi (potenziamento muscolare e uscite ciclistiche). Ora attendo ancora un‘esame diagnostico particolare l’artroscopia che effettuerò il 3 luglio, forse da li riusciremo a capire ancora meglio l’entità del danno  e le possibili misure di contenimento  del problema.

Fatta questa premessa nella giornata del mio compleanno mi sono voluto fare un regalo: una bella corsa alle 6 del mattino dopo il turno di lavoro notturno. Il tempo libero che ho a disposizione si è ristretto sempre di più e devo quindi cercare di “incastrare” i vari impegni della giornata. La stagione si addice alle uscite mattutine e quindi decido di fare il “giro di Rosano” , 11 km nella tranquille e pianeggianti campagne  a due passi da casa. Per l’occasione decido di mettermi in completo verde speranza. È già chiaro da un po’ ma il sole è coperto da qualche nube e la temperatura è ideale per correre. Come succede da un po’ di tempo i primi passi di corsa sono veramente difficili, il ginocchio mi fa male e quasi zoppico , ma so che lentamente riuscirò a trovare le cadenze giuste , così al’uscita del paese dove è posta la virtuale linea di partenza la mia corsa è quasi normale . Faccio scattare il cronometro  e via si parte. Il cronometro  è diventato un compagno di viaggio del quale non posso fare a meno anche quando la condizione è precaria e  le uscite sono molto rare, la misura del tempo per me diventa indispensabile , forse sarà un difetto ma io sento che quando non ho il cronometro è come se mi mancasse qualcosa. E’ un riferimento   e nei miei percorsi ho dei punti ben definiti dove controllo il cronometro , alcuni sono dove  vi è una svolta , altri un cartello stradale , altri semplicemente un albero grande una casa…,e diventa quasi un gioco per me calcolare mentalmente i tempi delle varie frazioni , confrontarli con quelli degli  ultimi allenamenti , ma anche con quelli dei “ tempi d’oro”.

Nel primo tratto corro verso  nord ed il panorama è quello della pianura padana , in lontananza le torri della raffineria  di San Nazzato de’ Burgondi e sullo sfondo le Alpi , non male direi anche se il cielo non è proprio limpido. Cerco di correre bene se deve essere un regalo cerchiamo di farcelo bello mi dico … Il fastidio al ginocchio è quasi impercettibile , anche lui si ricorda del mio compleanno!.Al 2° km rientro sulla provinciale passo il ponte del torrente Curone e sono nel comune di  Casalnoceto .Osservo  la poca acqua che scorre ancora e penso alle infinite volte che da bambino ho passato  lunghi pomeriggi con gli amici lungo quelle sponde . Non fa caldo ma sono già sudato, sento che sto girando bene e questo mi fa apprezzare ancor di più il paesaggio, la campagna è nel suo periodo di massimo splendore i raccolti sono ancora pendenti e la varietà delle colture rende davvero piacevole  lo scenario in cui mi trovo a correre. Scendo verso Rosano , anche se di modestissima entità  la discesa che affronto mi fa correre più sciolto , sento il passo più agile ( si fa per dire …) leggero. Passare a fianco del parco secolare di Rosano  è sempre particolare , sembra di essere in un’altra dimensione del tempo,passata questa frazione corro verso  est, il sole sta cercando di bucare le nuvole che gli fanno da scudo di fronte vedo le colline dell’oltrepò  pavese . Ammiro il  castello di Nazzano quasi di fronte a me , quindi a circa metà percorso risalgo in direzione Casalnoceto , ora la pianura padana è alle spalle ed il nuovo palcoscenico che si apre davanti a me è quello delle prime colline di Montemarzino, Monleale e Volpeglino con i rispettivi campanili che svettano alla sommità delle colline, dietro più in lontananza i monti  Giarolo ed Ebro e ancor più in la  Appennini già liguri.Non so quante volte abbia  già corso su queste strade ma oggi sto cercando davvero di gustare ogni particolare e devo dire che sono un’infinità , ascolto anche il mio corpo ; sembra dirmi che nonostante tutto lui c’è ancora, sento al’efficienza dell’organismo  lo sforzo è controllato una piacevole sensazione  di fatica gestibile .Intanto arrivo di fronte al cimitero di Casalnoceto , è il punto più alto ( anche se si tratta di pochi metri )svolto a destra e corro verso ovest , complice la leggera discesa e visto che mancano poco più di 3 km all’arrivo cerco di aumentare un po’ il ritmo ma senza esagerare sono veramente a corto di preparazione non ho molto margine ..L’ultimo tratto è comune al primo percorso in senso inverso, la nuova prospettiva panoramica è quella delle colline tortonesi con il castello ben in evidenza. Negli ultimi 2 km cerco ancora di incrementare il ritmo il cronometro non l’ho dimenticato ( anzi!) e cerco di darmi un obbiettivo cronometrico , mentre imbocco l’ultimo rettilineo  che mi porta verso il paese volgo lo sguardo verso destra  e ammiro le prime alture alessandrine , distinguo bene Montecastello , penso per un attimo al compleanno di due anni fa festeggiato con l’arrivo di “Uniamo la Provincia”un attimo di malinconia  che poi lascia lo spazio alla gioia di essere ancora ”in pista”. Ormai sono in vista dell’arrivo vorrei fare un ultimo 400 brillante ma  l’acceleratore è a fondo scala , non ne ho più per aumentare .. arrivo !! 49’36’’. Ecco questo è stato il mio regalo di compleanno.

FIORENZO

lunedì 3 giugno 2013

La fine di un cammino

L’ultimo post si intitolava “Sviluppi”, e andava a tracciare un po’ i programmi futuri della mia attività per quanto riguarda la promozione del libro “La corsa che unisce”. La data del 1 giugno doveva essere una nuova festa per cercare di trasmettere ai presenti le sensazioni e le emozioni  che ho cercato di far emergere nelle pagine del libro. L’iniziativa dei gestori della libreria Mondadori di Alessandria  è stata davvero una bella occasione per dare visibilità al progetto "Uniamo la Provincia". Purtroppo ho dovuto affrontare quella che è diventata, a detta di molti, una bella presentazione dinamica e scorrevole, con l’animo colmo di una tristezza infinita.

Martedì mattina il cuore di mia madre si è fermato, se n’è andata senza disturbare, come era nelle sue intenzioni. Di fronte a un evento così non puoi fare nulla e capisci che una parte di Te se n’è andata. Anche in età adulta è un dolore difficile da affrontare. Oltre ad essere ancora attiva nelle faccende domestiche, era soprattutto un riferimento, un “porto sicuro” ai cui far approdare le proprie  paure ed ansie sulle vicende della vita. Visioni differenti, dovute anche a questioni generazionali, ci portavano a scontrarci per cercare il bene reciproco. In quest’ottica è sempre proseguito il nostro rapporto, sostenendoci a vicenda. Ora questo sostegno non c’è più e dovrò camminare un po’ più solo.


Questa sera ho fatto la mia prima corsa da quando mia madre non c’è più. Mentre correvo pensavo al suo rapporto con la “mia corsa”: non era proprio facile, anche se quando mi vedeva sofferente per qualche problema fisico capiva le mie sofferenze e cercava di confortarmi, proprio in virtù di quell’amore materno che mi ha regalato in tutti questi anni.

Grazie Mamma per la vita che mi hai dedicato e per quella che mi hai regalato.

FIORENZO

domenica 26 maggio 2013

Sviluppi

Archiviata l’esperienza del 1 maggio con soddisfazione, posso dire di aver chiuso un piccolo ciclo di eventi podistici–turistici–culturali  che hanno movimentato e reso  davvero intensi questi ultimi due anni. Con l’avventura di Uniamo la Provincia si è creata una rete  di contatti, di conoscenze che mi hanno dato lo stimolo per ideare e pianificare le due successive  esperienze: il  25 aprile 2012 Sulle strade della memoria  ed il 1 maggio 2013 con Il  cammino  dei lavoratori. Percorsi podistici che hanno unito luoghi simbolo nelle date in cui si ricorda la liberazione dal regime nazifascista e la festa de lavoro.
Questo ciclo ha invece aperto una nuova stagione podistica per me, dove la passione sportiva ha voluto  legarsi  anche ad altri valori come la riscoperta del territorio che è stata un po’ il primo punto da cui sono partito per aggiungere tutti gli altri temi  a cui si sono ispirati  i progetti che abbiamo portato a termine. Sono stati momenti particolari per me e per tutti quelli che mi hanno seguito in questi viaggi in provincia. La conoscenza di luoghi  e persone nuove la conoscenza di altre realtà, l’impegno civile di molte persone hanno arricchito notevolmente il mio personale  bagaglio di esperienze  e rapporti umani.
L’aver “racchiuso”in un libro tutto lo svolgimento  di tutte queste vicende  è stato il coronamento di tanti sforzi .Ora, dopo la prima presentazione ufficiale, stiamo passando ad una fase di divulgazione del libro sia a livello personale che a livello istituzionale (con la collaborazione della case editrice Impressioni Grafiche ).
Tra le varie manifestazioni podistiche a cui ho partecipato nelle ultime settimane ho avuto anche il piacere di conoscere quello che è stato un po’ l’ispiratore finale del libro il comico genovese Roberto Giordano. L’incontro è avvenuto al trial dei Gorrei  in quel di Ponzone ( dove ho partecipato camminando e facendo il turista )mentre Roberto era impegnato con la sua troupe  per girare un servizio per la sua fortunata serie televisiva “ correndo per il mondo “.Molto simpatico e disponibile Roberto è rimasto colpito favorevolmente dalla nostra esperienza in provincia. Il 10 maggio sono stato alla presentazione del suo secondo libro "Correndo per il mondo", una serie di racconti brillanti e coinvolgenti delle sue numerose maratone , e corse estreme in giro per il mondo.


Mentre la mia personale  opera di presentazione del libro proseguirà in forma ufficiale sabato 1 giugno presso la libreria Mondadori di  Alessandria (clicca qui per l'evento facebook). Molto disponibili ed interessati i gestori della libreria hanno inserito la presentazione del  libro La corsa che unisce all’interno di una serie di eventi  previsti tutti i sabati pomeriggio di giugno presso la loro libreria . Un piccolo spazio chiuso al traffico sarà disponibile all’esterno per effettuare la presentazione , un altro  momento per cercare di dare visibilità al progetto “ Uniamo la Provincia “.  Seguiremo un po’ lo schema di presentazione già sperimentato per la  prima uscita inserendo alcuni brani musicali del cantautore bolognese Mirco Menna una formula che ha reso più piacevole  l’esposizione del testo.
Un  altro piccolo passo in questo lungo lavoro di diffusione del progetto , un lavoro dovuto credo perché penso sia davvero un’esperienza da far conoscere per dare risalto al territorio , ma anche ad altri temi che hanno ispirato l’iniziativa :  la lotta alle mafie con il messaggio di Libera consegnato a tutti i comuni della provincia , la pratica di uno sport sano  e semplice ( lo sport per tutti) con la collaborazione con la  UISP, ed infine un particolare che possiamo dire con una punta di orgoglio aver creato Noi e cioè il famoso spirito ULP . Uno spirito di amicizia –collaborazione –solidarietà che si è creato in quei giorni , con quelle persone che hanno corso con noi , che ci hanno accompagnato , che ci hanno accolto rendendo davvero indimenticabile il lungo viaggio in provincia.

sabato 4 maggio 2013

1 maggio 2013

La passione sportiva legata all’impegno civile ci ha dato l’opportunità di creare un evento che unisce questi due aspetti che sembrerebbero lontani, ma che in realtà presentano molti aspetti  in comune. Ed ecco che la data del 1° maggio ci ha spinto verso questo nuovo progetto che abbiamo chiamato: “Il cammino dei lavoratori”. Un percorso podistico che ha unito due luoghi simbolo del lavoro in provincia di Alessandria. Partenza da piazza Quarto Stato a Volpedo dove è stato dipinto il celebre quadro che rappresenta proprio il cammino dei lavoratori, un avanzare deciso, fiero, composto che rivendica diritti e dignità del lavoro e dei lavoratori. Questo cammino noi abbiamo voluto idealmente portarlo sino a Casale Monferrato davanti ad un luogo di lavoro che è diventato un luogo di morte e di sofferenza non solo per i lavoratori di quella fabbrica, ma anche di per l’intera popolazione di Casale Monferrato. Si tratta della ex Eternit che per molti anni ha dato lavoro, ma ha altresì creato un danno ambientale e soprattutto umano i cui effetti si protrarranno  ancora per molti anni. E’ stato come portare avanti le istanze partite da quella piazza il secolo scorso  il quadro è del 1901  ma il progetto risale ad alcuni anni prima) e ribadirle di fronte ad una situazione che ha visto negate queste istanze. Abbiamo voluto portare la nostra solidarietà alle istituzioni e alle associazioni che si battono per cercare verità e giustizia in questa triste vicenda .La collaborazione con Libera ancora una volta è stata fondamentale per poter effettuare questa esperienza .Sopratutto con  il gruppo di Casale Monferrato composto da giovani ragazzi molto motivati guidati da Davide Miglietta.Per completare questa” costruzione “ ho comunque avuto l’aiuto ed il supporto  di molte persone ed enti .Era un percorso lungo e voleva anche ed ancora essere una  ri-scoperta del territorio ed ecco che ,consultando le  cartine  per tracciare la via da seguire è nata l’idea di percorrere parte degli argini del Po e dei fiumi che si andava a toccare nel nostro progetto. Grazie alla disponibilità della dirigenza e dei tecnici del parco fluviale del Po e dell’Orba sono riuscito a tracciare un percorso  attraverso gli argini ed i sentieri di questo patrimonio naturale che abbiamo in provincia .Questo lungo preambolo per cercare di spiegarle le  motivazioni che ci hanno spinto verso questa iniziativa ed anche per spiegare come e grazie a chi si sia resa possibile.


Descrivo come si è svolta in pratica la giornata del 1° maggio
L’appuntamento era  fissato per tutti alle 9 in piazza IV Stato a Volpedo. Essendo un  evento autogestito  ogni partecipante, in base alle proprie esigenze e disponibilità avrebbe dovuto organizzarsi personalmente . Comunque ho chiesto ed ottenuto qualche auto in “ appoggio” per eventuali spostamenti  e problemi durante il percorso .Quindi ci sono giunti in “soccorso”i disponibili e volonterosi   amici che si sono prestati alle nostre “bizzarre” esigenze. Il gruppo è variegato . L’ammiraglia è la macchina di Paolo( mio complice fedele e fondamentale  in questa nuova esperienza ) guidata dal prode  Francesco ( altro amico del paese sempre disponibile).Poi via via arrivano tutti gli altri, da Milano nonostante gli imminenti impegni famigliari del pomeriggio giunge la coppia Daniela  e Federico per correre la prima parte del percorso. Federico è il braccio operativo del gruppo senza di lui questa serie di esperienze non sarebbe stata possibile, doveroso ribadirlo e ringraziarlo per il suo straordinario contributo. Da Milano solo ed esclusivamente per  essere d’aiuto nella parte logistica arriva Francesco altro amico conosciuto durante l’esperienza ULP, encomiabile il suo impegno. Altra figura fondamentale della giornata è stata quella di Maurizio detto il “Meui”che si carica la sua mountain bike sulla macchina per permettermi di  seguire  successivamente la corsa  durante la mia pausa podistica. Anche Gianni  cugino fraterno non ha voluto negarmi il suo aiuto e si è presentato in piazza IV Stato per offrirmi un eventuale aiuto che si è reso necessario nel primo tratto del percorso . La piazza inizia a riempirsi  e colorarsi . Arrivano i responsabili territoriali di Libera da Tortona , sempre presente anche Carlo Piccini ( referente provinciale) .Amici podisti di lunga e brillante carriera come Nicola Calia che ha deciso di correre con noi un primo tratto . Anche Gianni Novello valido atleta tortonese è dei nostri e si dice intenzionato a correrla tutta .Da Acqui Terme  arrivano Maurizio Levo e Vincenzo Pensa podisti  bikers. La coppia Maura Gian Paolo già protagonista di numerose tappe ULP, accompagnati dal sempre disponibile Stefano.Altra figura importante nel progetto ULP è stata quella di Fabrizio con la moglie Anna ed il figlio Matteo , anche loro coinvolti in questa nuova avventura .Anche Franco Galliani presidente territoriale della UISP ente che appoggia la nostra iniziativa vuole unirsi alla nostra corsa fino al primo cambio , grazie presidente !Un momento di riflessione da parte del rappresentante di Libera del presidio tortonese Nicola Santagostino che ribadisce i concetti  della legalità e della lotta alle mafie anche sul tema del lavoro nero  proprio nella giornata del 1° maggio ed un augurio di “ buon cammino dei lavoratori”.
Ci siamo, si parte siamo in 11 un bel gruppetto. Le macchine al seguito hanno ricevuto informazioni sufficienti ho distribuito alcune cartelle contenenti  tutte le indicazioni sul percorso .Dopo aver lasciato piazza IV Stato transitiamo a fianco dello studio del Pellizza e imbocchiamo strada Rosano. L’atmosfera è serena, gioiosa si crea un bell’ambiente di gruppo , mi verrebbe  da dire ULP che unione ! ricordando l’esperienza di “ Uniamo la Provincia”. Il primo tratto lo conosciamo molto bene( io e Paolo)è uno dei nostri percorsi di allenamento , mentre quando facciamo la prima sosta a fianco del parco di Rosano ricordiamo con Nicola le sue numerose vittorie nella maratonina di Pontecurone che transitava proprio su queste strade . Il passo è piuttosto veloce chiaramente rapportato alla lunghezza del percorso  dovremmo rallentare un po’ , ma va bene a tutti , anche a Maura e a Gian Paolo che sono praticamente digiuni di allenamenti .Passiamo il ponte del  Curone  ed entriamo nel paese di San Luigi Orione lo attraversiamo per intero sino alla  stazione ferroviaria  e dopo il sottopasso arriviamo al secondo punto previsto per il ristoro ed eventuali cambi. Salutiamo Daniela e Federico , devono proprio scappare a Milano, grazie per il prezioso aiuto. Il gruppo inizia ad assottigliarsi, via si riparte!transitiamo su una strada sterrata un po’ accidentata anche dalle ultime piogge e proseguiamo in direzione Castelnuovo  Scrivia. Anche qui attraversiamo il bel  centro storico del paese e andiamo verso il terzo punto di ristoro e cambio situato nella piazza del mercato ortofrutticolo . Qui il gruppo si riduce ulteriormente rimangono in corsa solo Gianni e Vincenzo , io e Maurizio Levo li seguiamo in mtb. Ho già fatto più di 15 km per ora possono bastare riprenderò sul finale però voglio essere al fianco di chi corre . Prossimo paese da attraversare sarà Sale dove ad attenderci troviamo una gradita sorpresa ( peraltro annunciata) è Roberto uno dei due “ Spazzorunners”protagonista di un’avventura podistico ambientale davvero meritevole .Roberto correrà con noi fino alla fine dell’argine del Tanaro ad Alluvioni Cambiò dove terminerà la prima parte del percorso . Dopo l’uscita da Sale ci dirigiamo verso Alluvioni Cambiò, qui la parte podistica percorre l’argine del Tanaro ,mentre le auto si vanno a posizionare al punto d’arrivo della prima parte . E’ davvero bello l’argine: fondo compatto su cui si corre bene e dall’alto si scorge il Tanaro , i paesi limitrofi e le ultime alture dell’alessandrino . Io e Maurizio seguiamo i tre podisti in mtb l’atmosfera è serena si ride e si scherza sulla giornata e la lunghezza del percorso , sta funzionando tutto bene  ottimo!!Giunti alla fine dell’argine salutiamo l’amico Roberto e dopo un piccolo ristoro ( in effetti la macchina di Paolo è carica di viveri e bevande  , manca solo il vino mi fa notare qualcuno ….) facciamo una sorta di trasferimento fino  a Bassignana.Infatti il ponte che dovremmo attraversare è  lungo e stretto  e non mi sembrava il caso di rischiare 2 km in auto non cambiano il significato della nostra iniziativa . A Bassignana dovremmo entrare nel parco del Po , ma consultandomi con Paolo( che rientra in corsa al fianco di Gianni) decido di proseguire sulla tranquilla provinciale . Sono comunque bei panorami u un percorso vallonato che ci porta alla  frazione Mugarone all’uscita del piccolo centro siamo però costretti ad infangarci un po’ perché il tracciato podistico prevede una strada sterrata piuttosto impegnativa . In effetti si rivela davvero impegnativa anche per me ed arranco sulle ultime salite impegnandomi a fondo per arrivare sulla strada  asfaltata. Alla vista di questo terreno Maurizio non sa trattenersi  e “ cede” la sua mtb a Vincenzo  e ri-diventa  trailer , questi sono i suoi terreni … . Dopo questo tratto impegnativo siamo quasi in vista della città di Valenza , il prossimo punto si ristoro- cambio sarà nel piazzale del cimitero . Transitiamo a fianco di diverse aziende agricole alle porte della città orafa e  troviamo i nostri compagni di viaggio già in posizione prefissata. Dopo quest’altro momento di  ristoro diamo appuntamento ai nostri accompagnatori al punto 11 delle mie personali  cartine .Un piccolo tratto in città e poi si entra nel parco del Po , attraversiamo il ponte sul torrente Grana  e siamo al livello del” grande  fiume “, in alcuni tratti lo vediamo scorrere minaccioso  a pochi metri da noi, è davvero in piena  e la sua impetuosità fa quasi paura . In alcuni tratti la strada è allagata ed io passandoci in mezzo riesco a bagnarmi  completamente i piedi !  vabbè … mentre i podisti riescono a costeggiare ed evitare  i laghi d’acqua . Nel mezzo di questo parco incrociamo una mandria di vitelli, molto particolare questo scorcio : sembra di essere in alta  montagna  dice Paolo mentre siamo nella pianura  padana a livello del Po.Prima dell’uscita da Valenza risaliamo sull’argine e corriamo  su strade più compatte, intanto vediamo la SS 494 che andremo ad attraversare per dirigerci in direzione Casale Monferrato.Dopo questo breve tratto in asfalto raggiungiamo i nostri collaboratori al punto 11altro cambio e ristoro .Gianni ha corso quasi 50 km ed ha un piccolo problema è meglio non rischiare, per ora si ferma proseguono Paolo e Marco ( che rientra dopo i primi 16 km ).Il prossimo appuntamento sarà a  Rivalba  annuncio ai nostri accompagnatori ( comunque è tutto scritto ribadisco) .Passaggi davvero caratteristici : da un lato le ultime alture del Monferrato con la Rocca di Pomaro e Montevalenza , dall’altro il Po che scorre con tutta la sua maestosità. In alcuni tratti è proprio a due passi da noi verrebbe quasi voglia di toccarlo “ il padre Po “ dice Paolo . Il tempo è minaccioso ma riusciamo ad evitare anche i temporali che sentiamo scatenarsi vicino a noi. Il passo di Paolo e Marco è piuttosto svelto e facendo due calcoli capisco che arriveremo a Casale in anticipo !. Argini,stradine in mezzo ai pioppi, cascine ben conservate sono davvero un panorama piacevole, e quando passiamo Torre d’Isola rimaniamo affascinati da questo piccolo borgo sembra che il tempo si sia fermato in questo luogo . Ancora qualche tratto su questi bei sentieri e poi scenderemo per incontrare i nostri accompagnatori sulla provinciale per Frassineto Po.Scendiamo dall’argine  e attraverso un a strada”bianca”andiamo a raggiungere i nostri compagni di avventura già in postazione .Ricompattato il gruppo e visto l’orario e soprattutto la distanza che ci separa dall’arrivo decidiamo di fare una pausa un po’ più lunga . Intanto ci raggiunge l’amico bikers Luciano che è in zona e ci sta rincorrendo da un po’,finalmente riusciamo a trovarci .A questo punto depongo la mtb e riprendo a fare il podista assieme a Marco Vincenzo e Maurizio . A Casale ci attendono i ragazzi di Libera per fare un simbolico arrivo assieme . Ormai vediamo la città davanti a noi con i suoi monumenti più importanti  ci siamo … All’ingresso della città si unisce a noi il gruppo libera ,il gruppo si colora di magliette e bandiere . Io però oggi ho voluto correre con la maglietta raffigurante il IV Stato mi sembrava giusto in questo giorno . Il cammino dei lavoratori sta arrivando alla sua meta siamo soddisfatti e un po’ emozionati  per aver portato a termine questo simbolico cammino  .
Ad attenderci in quei luoghi tristemente famosi  ci sono le autorità locali con il sindaco Giorgio Demezzi ed i rappresentanti delle vittime  dell’amianto , i volontari di Libera molti amici e cittadini di Casale Monferrato .Ci danno il benvenuto e  sottolineano il senso e l’importanza di questa esperienza proprio nel giorno della festa del lavoro . Siamo orgogliosi di essere stati portatori di un messaggio  di legalità e dignità del lavoro. Brevi ma significativi i discorsi del sindaco e delle altre autorità presenti . Molto apprezzato anche l’intervento di Davide  Miglietta al termine . Questi volti giovani fanno ben sperare per un futuro fatto di impegno e partecipazione . Anche io infine faccio un sentito ringraziamento a chi a tutti gli enti e le persone che hanno reso possibile questa esperienza ed invito tutti al concerto del 1° maggio nella sala congressi del parco del Po  a poche centinaia di metri dalla zona d’arrivo. Siamo riusciti ad  organizzare questa piacevole appendice grazie all’amicizia e alla disponibilità del cantautore bolognese Mirco Menna e del bassista  Andrea Garavelli , Mi è piaciuto ricordare che Mirco lo scorso anno fece il concerto del 1° maggio a Volpedo e quest’anno il suo concerto ha “ camminato insieme a noi “ per giungere a Casale Monferrato grazie Mirco!Molto intensa e sentita l’interpretazione di Mirco con pezzi che hanno ricordato le lotte e le sofferenze ed i soprusi che hanno subito lavoratori nel corso dei secoli . Davvero una serie di brani ricercati ed interpretati con passione trasporto che conducevano  lo spettatore ad immergersi nelle situazioni narrate nei brani in questione . Il modo migliore per concludere questa giornata indimenticabile .

FIORENZO

PS
Qui tutte le foto

lunedì 29 aprile 2013

Mettersi in cammino per far ripartire il futuro

«Non può esserci sviluppo, nè progresso e nemmeno lavoro senza rimettere al centro della politica la persona umana, con i suoi diritti e la sua dignità. È questo il capitale più importante sul quale è necessario investire, il fondamento di una democrazia basata sulla dignità e sulla giustizia». Don Luigi Ciotti su questo non ha dubbi. È da qui che si deve ripartire per costruire un quadro concreto, fatto di progetti e servizi nei quali dovranno trovare posto anche le politiche per i giovani, troppo spesso, dice il presidente di Libera, dimenticati o non ascoltati, in una società che si riempie la bocca con i loro problemi ma che poi non fa nulla per risolverli.
C’è insofferenza, disagio, disorientamento per il lavoro che non c’è.
Cresce la disoccupazione e ci sono padri di famiglia che, a 50 anni, dopo aver sgobbato una vita intera il lavoro lo perdono e vengono strozzati dalla crisi. E’ così che succede che le persone crollano, perdono le coordinate e diventano fragili.

«Senza lavoro – spiega don Luigi Ciotti – le opportunità non ci sono. Senza soldi si entra in circoli viziosi che mettono ulteriormente sotto scacco chi improvvisamente si scopre povero. Sono queste improvvise fragilità che assalgono le persone, facendole crollare sotto il peso della crisi».
«La speranza ha il volto dei progetti concreti. E si chiama giustizia sociale. La speranza significa credere che è possibile restituire libertà e dignità alle persone. Infatti la più grande umiliazione delle persone è la privazione delle libertà. Quindi chi è povero, precario o senza lavoro, non è libero. Prima di ogni cosa dobbiamo quindi liberare le libertà».


Ma da dove partire?

I danni quantificati dalla corruzione ammontano, secondo un calcolo approssimativo, a 60 miliardi di euro all’anno. Un dato che emerge sulla stima sommaria che la Corte dei Conti compie calcolando il 3% del Pil. Danni che, su scala mondiale, ammonterebbero economicamente a 700 miliardi di euro. Ma i danni (e gli effetti) sulla popolazione sono difficili da valutare. Un primo dato certo è la crescente sfiducia.
«Quando questi numeri passano sotto gli occhi di ragazzi che hanno strumenti di conoscenza - prosegue don Ciotti- lasciano in loro una rabbia profonda. Soprattutto quando si sentono dire che non ci sono soldi per le politiche sociali. Insomma, dobbiamo denunciare l’inquinamento che abbiamo nel Paese. Perché è segno di disuguaglianze e ingiustizie. Sono 150 che parliamo di mafie. Ma perché si parla di lotta alla mafia e questi, invece, continuano a essere presenti? ».

Colpire duramente la corruzione. Ecco un primo passo possibile e alla nostra portata. Iniziative come “Riparte il Futuro” (www.riparteilfuturo.it) promosse da Libera e Gruppo Abele, vera espressione di politica partecipativa che può influenzare costruttivamente le scelte di chi ci governa, possono davvero avvicinarci a quella Giustizia sociale e a quella Liberazione della libertà richiamate da Luigi Ciotti.

“Il cammino dei lavoratori”, una intitolazione semplice per questa corsa del 1 maggio 2013 ideata da Fiorenzo Piccinini, che non ha nulla di retorico ma che è specchio di una realtà d’oggi. I lavoratori, i cittadini italiani, non possono più permettersi il lusso di stare fermi a guardare. Bisogna iniziare a correre verso traguardi concreti! Tutti! Ognuno per la sua parte, senza deleghe!

E allora ben vengano le iniziative dello sport pulito, spontaneo, gioioso, che siano esempio di forza di volontà ed allo stesso tempo metafora concreta della capacità dell’uomo di scegliere il proprio obiettivo e di raggiungere la propria meta, passo dopo passo, tappa dopo tappa. Certo, con sacrificio e sudore, ma è una sfida con se stessi a cui non si deve rinunciare. E se non ce la si fa da soli, ce la si fa come gruppo. Prendiamo esempio da questi podisti e iniziamo concretamente a correre. Partiamo dalla lotta alla corruzione, poi via via arriveremo a tutto il resto.
Mettiamoci in cammino allora, una tappa dopo l’altra, per far ripartire il futuro.

Carlo Piccini – referente provinciale Libera Alessandria

martedì 23 aprile 2013

1 maggio - Il percorso

Manca una settimana a IL CAMMINO DEI LAVORATORI del 1 maggio e l'organizzazione dell'evento è sul pezzo: contatti, perlustrazioni del percorso, accoglienza, ristori, sorpresa finale... Resta però un'evento autogestito e quindi i partecipanti dovranno essere autonomi in fatto di scelte circa quanto correre, a che ritmo correre e auto di appoggio.


Il percorso è stato definito nei dettagli, con l'individuazione anche dei possibili punti di cambio. Per la descrizione "testuale" cliccare qui.
Per chi necessita di dettagli ulteriori saranno disponibili le cartine al momento della partenza (ma si possono anche richiedere anticipatamente via mail).



mercoledì 17 aprile 2013

1 maggio - Il cammino dei lavoratori

Percorso podistico che unisce due luoghi simbolo del lavoro in provincia di Alessandria: dalla piazza Quarto Stato di Volpedo all’area Ronzone (ex Eternit) di Casale Monferrato.
Un modo per ricordare i sacrifici sostenuti per affermare e difendere il diritto al lavoro e i diritti dei lavoratori.
Si tratta di un'esperienza autogestita dai volontari di Libera, Uisp, Ulp: 70 km da percorrere su strade secondarie a basso traffico (e da Bassignana a Frassineto Po correremo all’interno del Parco Naturale del Po) sia individualmente che a staffetta con cambi liberi a piacere a seconda delle esigenze e intenzioni dei partecipanti.


PROGRAMMA
 
Ore 9.00
Ritrovo dei partecipanti in Piazza Quarto Stato a Volpedo (AL)
Saluto delle autorità e breve tour nei luoghi del Pellizza
Ore 9.30
Partenza della corsa
Ore 17.30
Arrivo della corsa a Casale Monferrato (AL)
Cerimonia presso l’area Ronzone (ex Eternit)
 

martedì 2 aprile 2013

Se il traguardo è l'inizio

“Se il traguardo è l’inizio”; parafrasando il titolo del bell’articolo di Massimo Brusasco apparso sul Piccolo di Alessandria, apro così questo commento che parla della presentazione ufficiale del libro LA CORSA CHE UNISCE .
Il traguardo che abbiamo raggiunto il 26 giugno 2011 posso definirlo la fine materiale di un progetto, che a sua volta diventa l’inizio di un nuovo cammino per divulgare il messaggio che abbiamo portato a tutti i Comuni della Provincia e proseguire nella nostra collaborazione con LIBERA e UISP. E così nei mesi successivi abbiamo lavorato per allestire una mostra dove il visitatore, attraverso un percorso di oltre 60 metri, poteva avere una panoramica su tutti i 190 Comuni della Provincia, abbiamo esposto tutto il materiale informativo che ci è stato offerto nei vari paesi dove siamo stati accolti. Parallelamente (e questo è stato un aspetto molto apprezzato) abbiamo presentato una serie di prodotti tipici locali, vini, salumi, dolci, formaggi… provenienti dalle varie zone della provincia ,presentate da note informative per capirne meglio le origini , e le motivazioni che rendono “tipici” questi prodotti. Questa esposizione di foto,commenti e dati tecnici è stata lo spunto da cui sono partito (con il suggerimento e l’incitamento di numerosi amici) per “unire” questi racconti di viaggio in un libro.
Sembrava cosa fatta , ma non è stato proprio così. Le cronache delle varie tappe contenevano sì dei riferimenti storici culturali, geografici delle varie zone, ma sicuramente non erano sufficienti per comprendere meglio la complessità e la varietà della provincia .Ci voleva qualcosa per riuscire a  capire meglio il territorio, le sue origini, la sua storia ed evoluzione nei secoli, ci voleva una mano sapiente e leggera che intercalasse nelle semplici cronache delle varie tappe una breve e chiara panoramica della provincia. Grazie al fondamentale aiuto di Carla Nespolo sono riuscito ad avere la consulenza del professor Vittorio Rapetti, storico e profondo conoscitore della provincia. E’ stata veramente una grossa fortuna per me ottenere questo appoggio: Il professor Rapetti con grande competenza e disponibilità ha svolto un lavoro importante e anche molto lungo, rendendo il libro completo (trattandosi di un libro che narra un’esperienza) e di facile comprensione.

Questo lungo preambolo per cercare di spiegare come sono arrivato alla ”costruzione“ del libro. Quindi dopo mesi di collaborazione con la casa editrice Impressioni Grafiche di Acqui Terme siamo giunti alla stampa definitiva del libro, grande soddisfazione. Effettivamente è stato un qualcosa di particolare che non avrei mai pensato di realizzare, una piccola creazione che però porta il frutto di un grande lavoro e di una grande esperienza personale e collettiva. E dopo la stampa, chiaramente ci doveva essere il momento della presentazione ufficiale e dell’inizio della distribuzione del libro.
Visto il mio legame con L’Isola Ritrovata, la prima presentazione del libro è stata “voluta e dovuta” a questo luogo speciale per me (e non solo). Ho scelto la data del 29 marzo facendo coincidere disponibilità del locale ed i miei orari di lavoro. Nonostante il giorno particolare (venerdì santo) c’è stata una significativa partecipazione. Molti gli amici che hanno collaborato con noi, ed è stato un vero piacere ritrovarli , ma anche molte persone che ci hanno seguito un po’ più da lontano, e altre che hanno saputo dell’iniziativa grazie all’ottimo lavoro di promozione dell’evento da parte dell’Isola Ritrovata.

Una sala gremita ha fatto da corona alla presentazione che si è aperta con il saluto di Carla Nespolo in qualità di presidente dell’ISRAL e rappresentante del locale. Brillante la conduzione della serata da parte di Franco Galliani che ha parlato anche come presidente territoriale della UISP. La presentazione si è svolta sotto forma di racconto del viaggio e di volta in volta si andava a toccare un diverso aspetto che emergeva dai luoghi e dalle persone che incontravamo. Gli aspetti di natura storica e culturale sono stati analizzati dal professor Rapetti che,come nel caso della Lotta di Liberazione, sono stati molto efficaci e chiari, mentre per la parte più emotiva del viaggio ho fatto qualche intervento io per cercare di trasmettere le emozioni che nascevano durante la ri-scoperta del territorio . Emozioni che abbiamo provato a tradurre in musica grazie al contributo del cantautore Mirco Menna (amico personale e dell’Isola Ritrovata), i brani che ha scelto Mirco si sono inseriti nel racconto del viaggio ed ecco allora che siamo partiti dalla tappa in cui siamo giunti a Castellania per parlare del “mito“ di Fausto Coppi, per poi passare alla val Borbera dove abbiamo ricordato il 25 Aprile . Anche l’aspetto delle migrazioni ha interessato il nostro cammino , e in due occasioni ho parlato di questo particolare (nella tappa n° 13 e nella n° 41) e qui Mirco ha cantato un suo pezzo: ”Migranti” un brano che gli ho espressamente chiesto io, che mi sembra veramente bello e illuminante . Proseguendo siamo passati ad un omaggio a Luigi Tenco che è di Ricaldone. L’arrivo al museo dei campionissimi di Novi Ligure è stato lo spunto per ricordare Girardengo . La partenza della tappa n° 36 da cascina Saetta (primo bene confiscato alla mafia in provincia di Alessandria) è stato motivo per parlare o più propriamente cantare di mafie, sapiente e ricercata l’interpretazione di Mirco di alcuni brani significativi. Fratelli d’Italia è il titolo della tappa n°53, dove abbiamo ri-scoperto l’inno nazionale , e quindi il tema dell’unità d’Italia (che è stato un altro degli aspetti che volevamo sottolineare) è stato motivo di alcune libere, intense e anche molto simpatiche interpretazioni di Mirco. L’arrivo del viaggio, la fine di questo cammino porta con sé molte esperienze e quella che volevo far emergere era quella della speranza, la speranza e l’entusiasmo che ho visto nei giovani volontari di Libera, ma anche quello di tante persone che ci hanno sostenuto e incoraggiato. In accordo con Mirco abbiamo voluto chiudere questo accompagnamento musicale con un suo inedito che parla di una speranza ancora possibile , di germogli di impegno civile e lotta per la legalità, mi è sembrato il modo migliore per dare un senso al nostro viaggio. Per terminare questa prima parte della serata avrei voluto ringraziare tutti, e dico davvero tutti quelli che in diverse forme hanno contribuito alla realizzazione del nostro progetto e non volendo fare un elenco che sarebbe risultato lungo e noioso (rischiando di dimenticare qualcuno). Ho voluto citare Paolo come sapiente, fedele intelligente compagno di viaggio e Federico Webmaster che è stato il motore trainante di tutta l’iniziativa: una collaborazione perfetta ed un perfetta unità di intenti.

La serata è proseguita con la “cena della legalità” preparata da Ezio (che è anche un grande chef) con i prodotti di Libera Terra un modo per testimoniare e per constatare personalmente quanto sia utile ed efficace lo strumento della confisca dei beni alla mafia ed il suo riutilizzo sociale. Un grande momento di convivialità, dove l’atmosfera che si respirava era veramente quella di una grande festa dove tutti erano protagonisti. Ho percepito intensamente l’affetto e la stima dei tanti amici intervenuti. Momenti davvero magici di quelli da custodire gelosamente nel cuore.
Le serate all’isola sono sempre lunghe intense e cariche di sentimento, quindi abbiamo voluto inserire un’appendice alla serata, un a seconda presentazione del libro, per chi non fosse stato presente alla prima, per chi avesse voluto scoprire qualche altra particolarità del viaggio.Questa seconda presentazione , sempre condotta dal versatile Franco Galliani ha avuto come relatore Claudio  Braggio conduttore anch’egli, assieme a Franco, del “Vi piace?” iniziativa di lettura ad alta voce dell’Isola Ritrovata. Claudio ha rivisto un po’ il nostro cammino sotto un altro aspetto cercando di dare un ulteriore chiave di lettura all’esperienza parlando della “profondità delle apparenze” e cioè di come attraverso una velocità di osservazione diversa le percezioni dei panorami naturali e artificiali possa dare sensazioni diverse da quelle che normalmente abbiamo quando percorriamo le strade della provincia. Un analisi raffinata direi, da esperto sceneggiatore qual è Claudio. Chiusura con la lettura del messaggio di don Luigi  Ciotti sull’iniziativa, da parte di Lia Tommi (una delle prime voci del “Vi piace?”) ed un ringraziamento a tutti per l’indimenticabile serata.
FIORENZO

P.S.
E' disponibile su YouTube il filmato dell’evento.

domenica 24 marzo 2013

Una data da segnare in agenda!

Finalmente venerdì 29 marzo presso L'Isola Ritrovata (via Santa Maria di Castello, 8 - Alessandria) ci sarà la presentazione del libro LA CORSA CHE UNISCE. Attraverso i 190 comuni della provincia di Alessandria per “Libera”.
Il libro è la realizzazione di un sogno divenuto progetto, in cui si uniscono passione sportiva e impegno civile, solidarietà e affetto per la nostra terra, memoria storica e interesse per l'ambiente, iniziativa individuale e lavoro collettivo.
E' la cronaca di un viaggio podistico che ha toccato tutti i 190 comuni della provincia di Alessandria in 1.106 chilometri riscoprendone le eccellenze.
"Testi e immagini suggeriscono al lettore di mettersi anch'egli in cammino."


Condurrà la serata Franco Galliani (presidente territoriale UISP).
Interverranno: Carla Nespolo (presidente ISRAL e vicepresidente nazionale  ANPI), Vittorio Rapetti (curatore del libro, storico e studioso  della provincia), Carlo Piccini (responsabile provinciale di “Libera”) e naturalmente Fiorenzo Piccinini (autore del libro).
Il racconto del “viaggio in provincia” sarà accompagnato da alcuni brani musicali ispirati dai luoghi, dalle persone e dalle emozioni vissute durante l’esperienza e “liberamente” interpretati dal cantautore  Mirco Menna.

Al termine CENA DELLA LEGALITA’ con i prodotti di LIBERA TERRA (Costo 20 euro,  per prenotazioni: Ezio Poli 333.1345751 entro giovedì 28 marzo, max 40 posti).

Segui l'evento su facebook.

venerdì 1 marzo 2013

In stampa

Finalmente ci siamo dopo mesi di lavoro  e di continui contatti con la casa editrice Impressioni grafiche  di Acqui Terme siamo giunti alla stesura definitiva del libro sull’esperienza “ Uniamo la provincia “. Il titolo :” La corsa che unisce” ed il sottotitolo : “attraverso i 190 comuni della provincia di Alessandria  per Libera” penso che diano immediatamente l’idea del contenuto del libro .   Anche questo è stato un lavoro di gruppo , perché diverse persone si sono prestate per “ unire”( chiave di volta del progetto )in un racconto le cronache e le riflessioni di questo viaggio in provincia .  A partire dalla cara amica Carla Nespolo che mi ha più volte accompagnato presso la casa editrice creando le basi per la composizione del testo , al professor Vittorio Rapetti che si è prestato alla cura del libro inserendo importanti note  sulla provincia , “ storico culturali “rendendo il libro non solo la cronaca di un viaggio, ma anche dando  riferimenti ed informazioni per meglio apprezzare il territorio della provincia .  L’infaticabile  Federico Webmaster regista e vero motore di tutta l’esperienza che mi ha supportato per la parte informatica , ma ha anche contribuito in maniera determinante per la stesura delle cronache di tappa , nonché partecipando  a numerose tappe della corsa .  La dottoressa Monica Mazzocchi ed i tecnici della casa editrice  che hanno  curato l’impaginatura del libro , controllando e ricontrollando più volte l’esatta sequenza  della cronaca . Correggendo e limando alcune imperfezioni grammaticali che nella mia stesura avevo commesso . Infine si sono prestati molto pazientemente alle mie continue richieste di modifiche di aggiunte , di cambio di foto , di spostamenti , di correzioni varie che ogni volta proponevo .Devo dire che sono stato abbastanza “ pressante “ nelle mie richieste e devo ringraziare una volta in più tutti loro per esser stati così pazienti e diligenti nell’ eseguire le mie richieste .


Infine mi sembra di aver fatto un buon lavoro , e come dicevo inizialmente è stato assolutamente un lavoro di gruppo , basti pensare che le foto  presenti nel testo ( sia come inserto a colori , sia quelle a margine di tappa ) sono state scattate dai partecipanti   e dagli accompagnatori  che si sono alternati nel corso del nostro viaggio, quindi in molti potranno rivedersi nella” propria foto” in uno dei tanti scenari che si sono presentati  dinanzi a noi in questa lunga corsa .Ora,rispettando i tempi tecnici per la stampa del  libro, stiamo cercando di individuare una data  per la presentazione ufficiale , che vorrei fare all’ISOLA  RITROVATA , culla e artefice  del progetto e della sua  trasposizione nelle pagine de : “LA CORSA CHE UNISCE “.

martedì 5 febbraio 2013

Corridore di legalità

Sabato scorso sono stato invitato al congresso territoriale della UISP  che si è svolto ad Alessandria. Questa importante associazione che promuove lo sport  come momento di aggregazione,di confronto e di crescita sia per le nuove generazioni,ed anche per le persone in età adulta. Lo sport come diritto,appunto sport per tutti è questo uno dei fini della UISP,inteso come momento di divertimento che ha dei risvolti sulla salute e sul benessere psico-fisico ormai ampiamente dimostrati .In sala erano presenti  alcuni esponenti autorevoli della UISP,persone che hanno contribuito alla nascita ed allo sviluppo di questa importante associazione di cui nel 2013 si celebra il sessantesimo anniversari o di fondazione .E’ stato molto interessante ascoltare queste persone che con tanto impegno e dedizione si sono spese per la crescita di questo movimento promovendo numerose iniziative,che partendo dalla pratica sportiva vanno ad interagire profondamente su questioni sociali molto importanti quali la tutela dell’ambiente, la valorizzazione del patrimonio naturale ed artistico  dell’intera nazione. Il riconoscimento del diritto alla pratica sportiva a tutti i cittadini,cercando di oltrepassare quelle  barriere sociali che creano una sorta di muro all’accesso di tale diritto. Un merito  ed un plauso alle numerosissime società provinciali UISP che operano con tanto impegno ed entusiasmo  sul territorio,dando vita a tante belle realtà locali che attraggono molti giovani  (e non )verso molteplici attività sportive .Considerando l’agonismo, il successo personale e la ricerca della prestazione un mezzo e non un fine per la propria realizzazione personale. L’agonismo “sano”cioè il rispetto delle regole e degli avversari,cercando di capire che come nella vita , anche nello sport le conquiste di successi sono frutto di impegno serio, leale e costante, senza l’aiuto di facili, quanto pericolose scorciatoie. Significativo anche l’intervento del primo cittadino di Alessandria : Rita Rossa che con un discorso di alto profilo ha cercato di ribadire l’importanza della divulgazione della pratica sportiva come momento di crescita e di conoscenza che aiutino a creare quella nuova “ coscienza collettiva”indispensabile per lo sviluppo di una società moderna ed equa.


Dopo questi importanti interventi è giunto il momento delle premiazioni delle società e degli atleti che si sono distinti nella stagione appena terminata. E’ stato molto bello vedere l’entusiasmo di tanti giovani  nel ricevere questi meritati riconoscimenti per i risultati ottenuti, un incentivo per proseguire nelle loro attività sportive .Infine anche io sono stato chiamato sul palco per un riconoscimento all’iniziativa “UNIAMO LA PROVINCIA”. Un premio ed un apprezzamento veramente gradito che mi ha  molto gratificato , emozionante direi : una targa recante la scritta” a Fiorenzo Piccinini corridore di legalità”. Un grazie alla UISP   ed un ringraziamento particolare al presidente territoriale  Franco Galliani che ha capito e visto  nel nostro progetto un importante messaggio di legalità da trasmettere sul territorio .Uno stimolo per proseguire questa  collaborazione attraverso nuove iniziative  che attraverso la pratica sportiva  diventino veicolo  di messaggi  di  senso civico .

lunedì 21 gennaio 2013

Due anni dpo

Tra i tanti compleanni impressi nella mia memoria (e quelli che quasi quotidianamente mi ricorda la mia pagina di Facebook), oggi (16 gennaio) ricorre il secondo anniversario della nascita del mio blog "La corsa che unisce".
Mi è subito venuta  alla mente una nota canzone di un grande cantautore italiano: Francesco Guccini, che con il suo brano "Due anni dopo" mi ha fatto fare  un salto indietro di due anni. C’è un passo in cui  dice: "due anni dopo ti ritroverai al punto di partenza". Senza nessuna presunzione posso (direi possiamo perché questo blog è il frutto di una collaborazione) dire per questo blog c’è stato un punto di partenza  ed anche un punto di arrivo. Infatti questo blog è nato per lanciare a livello mediatico il progetto UNIAMO LA PROVINCIA, sono stati mesi intensi fatti di continui scambi di informazioni , di studio dei vari percorsi, di contatti per  eventuali collaborazioni, e anche di allenamenti impegnativi. Lentamente settimana dopo settimana il mosaico del progetto prendeva forma, e miracolosamente o forse più precisamente con molta tenacia siamo arrivati pronti per la data di partenza. Ed altrettanto pronti ed efficienti siamo stati nel dare visibilità quasi immediata al viaggio in provincia che stavamo compiendo, un periodo unico per me carico di impegno psico-fisico ma estremamente gratificante  in quanto vedevo e sentivo l’appoggio entusiasta delle tante persone che  giorno dopo giorno hanno preso parte al progetto. Il progetto è stato realizzato, quindi si poteva dire che il blog aveva terminato la sua funzione, ma l’artefice ed il regista di tutta questa operazione (Federico webmaster) mi ha invitato  a proseguire nel mio cammino di esperienze e riflessioni attorno al mondo della corsa. Ho seguito il suo consiglio e inizialmente proponevo una cronaca della mia attività podistica. Successivamente, visto il periodo ricco di problemi fisici, ho fatto anche alcune cronache di giornate sportive non da praticante (ahimè) ma da accompagnatore e sostenitore. Giornate particolari che mi hanno regalato emozioni molto intense (una su tutte la maratona di Torino dove ho  seguito in bici l’amico Federico Giunti nel suo tentativo riuscito di abbattere il muro delle tre ore). Altrettanto entusiasmante è stata la giornata del 25 aprile dove abbiamo organizzato sempre in collaborazione con Libera ed UISP l’evento: Sulle strade della memoria, altra giornata da incorniciare nell’album dei miei ricordi.
A margine di tutto questo ho constatato con piacere che diversi lettori si affacciavano sulle pagine del mio blog attratti da queste cronache podistiche –turistiche –culturali (che poi ricalcano in pieno lo spirito del progetto "Uniamo la Provincia") un riconoscimento ed uno stimolo per proseguire su questa strada, per cui: due anni dopo… siamo pronti per una ri-partenza.
Grazie a tutti i lettori
FIORENZO

venerdì 4 gennaio 2013

Il 2012 se n'è andato

Un altro anno se n’è andato, ci lasciamo alle spalle un anno che è stato difficile per la nostra società , l’augurio e l’auspicio di tutti è quello di correre verso tempi migliori. Ho usato il verbo correre perché questo è uno spazio dove si parla di corsa: la corsa che unisce. Partendo dalla mia personale passione per questo sport , mi piace sottolineare come questa pratica sportiva possa unire momenti di socializzazione , di conoscenza , un arricchimento  di esperienze che è davvero molto  gratificante per me. Come ogni fine anno si fa un po’ il bilancio di quello che è stato l’anno passato e si traccia un programma (o almeno un‘idea) di quello che si vorrebbe fare nell’anno appena iniziato. Dal punto di vista fisico  è stato un anno davvero difficile, la mia passione è stata messa a dura prova, ci sono stati momenti molto sconfortanti nei quali sembrava quasi impossibile poter proseguire l’attività sportiva, ora, forse con molta cautela si intravedono delle possibilità, anche se dovrò sottopormi ad ulteriori cure. Ad inizio anno la pubalgia, quindi dopo aver superato quello scoglio, è subentrato il problema al ginocchio che mi ha “permesso” di correre a fasi alterne, fino ad uno stop ad inizio autunno, e… finalmente una lenta ripresa a fine anno. Il tutto coniugato con la pratica di attività alternative che tendano  a mantenere una certa condizione fisica ed aiutino  tonificare la muscolatura (palestra e bicicletta). Inizialmente ero un po’ scettico, svogliato, nell’intraprendere queste due attività, perché  ormai abituato da anni a seguire una sola attività sportiva che era , e che è, la mia passione principale. Ora devo dire che soprattutto le uscite in bicicletta  si stanno rivelando particolarmente piacevoli, infatti sto riscoprendo percorsi impegnativi  ma molto panoramici nelle colline attorno alla mia abitazione . La possibilità di avere un raggio d’azione molto più ampio  rispetto  a quello podistico  mi permettono di spingermi  fino a luoghi che visti “dal pedale” assumono un aspetto diverso , e come succede quando le località si raggiungono a piedi, si gustano  i panorami in maniera più completa , con più tranquillità di quella che ci consente l’auto. Certamente la stagione non aiuta  e le difficoltà dovute al freddo (soprattutto in discesa dove aumenta la velocità e lo sforzo è quasi nullo )  si fanno sentire, ma è comunque positivo questo primo approccio alle due ruote. Se dal punto di vista  fisico il 2012 è stato davvero difficile, dal punto di vista relazionale è stato invece prodigo di momenti e situazioni davvero gratificanti . La nascita di questo blog dovuta al progetto “UNIAMO LA PROVINCIA”  mi ha proiettato in una dimensione nuova dal punto di vista sportivo, non solo come piccolo atleta amatoriale, ma diventando partecipe dei tanti movimenti che tendono  a tenere viva, in movimento, in crescita la nostra società. La collaborazione con l’associazione Libera, con la UIS,  l’ANPI, ISRAL, e altre associazioni sportive , nonché quella di tanti amici (vecchi e nuovi) ha fatto sì che la mia passione sportiva potesse anche diventare anche passione civile, cercando di trasmettere attraverso il gesto semplice e naturale della corsa l’importanza dei valori della legalità e della libertà. Questa collaborazione è proseguita in questo anno appena trascorso e si è concretizzata nella giornata del 25 aprile dove abbiamo festeggiato l’anniversario della liberazione organizzando l’evento: “ SULLE STRADE DELLA MEMORIA”. Anche qui la corsa ha “unito” due luoghi importanti della memoria partigiana nella provincia di Alessandria: dal sacrario dei martiri della Benedicta , alla stele della battaglia di Pertuso in val Borbera . Una giornata davvero densa di significato che oltre a farci ammirare valli selvagge  e incontaminate ci ha fatto capire una volta in più il sacrificio dei nostri avi . Ci ha lusingato molto l’attenzione e l’importanza che hanno dato gli amministratori locali alla nostra iniziativa, prima  accogliendoci alla partenza  e poi  attendendo l’arrivo della nostra corsa per iniziare  la commemorazione ufficiale  della liberazione dal nazifascismo . Momenti emozionanti che hanno saputo toccare in fondo al cuore: ancora un grazie sentito a chi ha partecipato ( correndo o accompagnando ) ed a chi ci ha accolto.
Allunghiamo ora lo sguardo verso il 2013 e proseguendo ciò che avevo già intrapreso nel 2012 vorrei concretizzare il progetto della pubblicazione del libro: LA CORSA CHE UNISCE. Non dovrebbe mancare molto, anche se non so dare ancora una data precisa per l’uscita del libro. Anche qui è stato un lavoro d’insieme, sotto la regia di Carla Nespolo (ex senatrice, vicepresidente nazionale ANPI e presidente ISRAL e, soprattutto, cara amica) che mi ha “guidato” nell’intraprendere il percorso  per  “ri- costruire” in parole l’esperienza ULP. Ho avuto il piacere di  avere la collaborazione del professor Vittorio Rapetti  che  sarà il curatore del libro, inserendo tra i vari racconti di tappa importanti note storico – geografiche- culturali  sulla provincia. Oltre a quella dei tecnici e dei grafici della casa editrice Impressioni  grafiche. Un ‘esperienza nuova per me che mi ha fatto capire che non era poi così semplice (come pensavo io e tanti altri) mettere assieme 60 racconti e farli diventare un libro. Oltre a questo progetto “ in dirittura d’arrivo”, nel 2013 mi piacerebbe …. Continuare  a correre , come timidamente sto facendo in questi giorni e proseguire nella collaborazione con le associazioni con cui ho organizzato le manifestazioni degli anni passati . C’è un’idea per il 1° maggio, aspettiamo che si diradino le nebbie invernali per renderla più visibile ….
BUON 2013 A TUTTI !!!