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martedì 25 luglio 2017

Ciao Giulia

Dopo diversi mesi torno a scrivere una riflessione sul blog. La morte di mio padre ha lasciato in me una ferita profonda ed ha cambiato l’impostazione della mia vita. Fino ad allora ho goduto di un “magico equilibrio”,  in cui riuscivo a gestire il lavoro, l’attività sportiva e la collaborazione con mio padre nel condurre la piccola azienda agricola di famiglia. Tradizione, amore per il territorio ed orgogliosa testimonianza di piccolissime eccellenze locali. Da mio padre ho avuto veramente tanto e solamente una tragica fatalità ha messo fine a quel magico equilibrio. Una “sospensione del tempo” in cui l’integrità psicofisica di mio padre si è mantenuta perfetta.

Ora sto cercando di riposizionarmi per non perdere il contatto con l’attività sportiva che è da sempre parte integrante della mia vita. Oggi però  il mio pensiero va ad una persona il cui percorso di vita è stato breve e sfortunato. Parlo di Giulia, la ragazza che lo scorso anno ci ha dato la possibilità di costruire un progetto solidale attorno al cammino da San Francesco a Francesco.

Grazie alla generosità di tante persone e all’impegno dei miei compagni di avventura abbiamo raccolto i fondi per l’acquisto di un elevatore per la carrozzina di Giulia bloccata da una malattia che lasciava poche speranze. Anche Giulia doveva seguire un percorso per una nuova terapia che aveva aperto qualche spiraglio di guarigione. C’era davvero tanta speranza in quel passaggio stretto ma che sembrava possibile.
Nonostante l’impegno dei medici che l’hanno seguita e delle cure amorevoli della famiglia, Giulia non ce l’ha fatta. C’è molta tristezza in me ed in chi ha conosciuto Giulia e la sua storia. Anche in questo caso un gioco del destino beffardo ha colpito in maniera devastante le speranze di una giovane vita.

Giulia era molto brava a disegnare e per il nostro cammino ci preparò un disegno che divenne il nostro portafortuna. Fu proprio così, il cammino andò benissimo, e al ritorno passammo a salutare Giulia. Un momento molto bello e toccante: poche ore prima avevamo stretto la mano al Papa e il suo messaggio “non lasciatevi rubare la speranza” l’ho letto negli occhi di Giulia. Rimasi veramente colpito dall’intelligenza della ragazza, dalla sua carica vitale, nonostante la disabilità.

Nei mesi successivi ci fu la consegna e l’installazione dell’elevatore per la carrozzina di Giulia sull’auto del padre , fu un momento d’ orgoglio per noi spazzorunners, sentivamo che c’era tanta solidarietà attorno a Giulia, a chi soffre. Fu una dimostrazione di come sia possibile sostenere le persone più bisognose attraverso la sensibilizzazione e l’informazione. La sensibilizzazione e l’informazione che ha voluto trasmettere Giulia attraverso gli ultimi suoi scritti pochi giorni prima di morire. Colpisce veramente il suo talento nel descrivere  la sua storia, per la lucidità, l’ironia, la determinazione con cui esorta il prossimo  a lottare per non lasciare nessuno indietro, per trovare sempre fino all’ultimo un motivo di speranza.

Ci hai lasciato un grande insegnamento, grazie Giulia. Non dimenticheremo i tuoi disegni, i tuoi scritti e i tuoi occhi che cercavano la vita.

FIORENZO

1 commento:

  1. Caro Fiorenzo,
    È' bello quello che scrivi e denota una maturitá morale e spirituale non comuni.
    Tu hai compreso il senso della vita e la scala dei suoi valori, quelli di cui tutti siamo alla ricerca. Anche a ottant'anni, quanti io ne conto.
    La misura della ricchezza accumulata sta in quello che noi facciamo per gli altri, non in quello che abbiamo ottenuto o che ci aspettiamo.
    Questa rimane la regola di fondo, in un mondo profondamente cambiato che ci induce a rivedere le nostre posizioni prima che tutto sia definitivamente compromesso. Mi auguro e ti auguro, che è sta tua serenità sia contagiosa per tutti quelli che ti stanno vicino.
    Complimenti
    Francesco
    26-7-2017

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