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giovedì 23 aprile 2015

Con rispetto e riconoscenza

Terzo appuntamento dei Cammini di libertà. Domenica 19 aprile siamo nel casalese altra importante zona della lotta di resistenza. È davvero impressionante scoprire quanti siano stati gli episodi e le vittime di quei difficili 20 mesi. Il nostro viaggio è sicuramente una semplificazione sull’immenso movimento di liberazione  e dei tanti tragici episodi avvenuti. Ci siamo limitati ai luoghi ed agli uomini più conosciuti, consapevoli di non riuscire a dare un quadro completo della vasta azione della lotta partigiana in provincia. Man mano che prosegue il nostro cammino veniamo a conoscenza di numerosi altri protagonisti, di episodi altrettanto valorosi e significativi della guerra di liberazione. È  comunque molto gratificante per noi conoscere luoghi, fatti, sentire ricordi, un bagaglio di nuove esperienze davvero uniche.

Questo terzo appuntamento ha come punto di partenza la frazione Madonnina di Serralunga di Crea, davanti alla lapide ad Arduino Bizzarro caduto proprio in questa località. Ucciso  da una pattuglia delle brigate nere. Sacrificando la sua giovane vita riuscì a coprire la fuga dei suoi compagni, questo estremo  gesto di altruismo gli valse la riconoscenza della medaglia d’oro al valor militare. Al nostro arrivo troviamo ad attenderci il sindaco di Serralunga di Crea Gian Carlo Berto, il gruppo degli alpini ed anche il presidente dell’ANPI di Casale Monferrato Renato Gagliardini ed infine il fratello di Arduino Bizzarro, Andino:  siamo onorati di questa accoglienza. Il signor Andino mostra la medaglia con cui è stato insignito il fratello, questa è una testimonianza importante, è un tener vivo il ricordo delle gesta di una persona, i suoi ideali, i suoi valori, il suo  estremo atto eroico è presente nella persona del fratello. Un grazie particolare per questa preziosa adesione. Ci vengono offerti degli opuscoli proprio  sulla storia di Arduino Bizzarro  e sulla resistenza nella zona del casalese. Dopo aver lasciato il nostro piccolo ricordo davanti alla lapide del valoroso partigiano, immortaliamo questi momenti e siamo pronti a partire.


Oggi abbiamo con noi anche Marco Marchese che ritorna dopo aver percorso interamente la prima tappa di 45 km. Scherzando gli dico che forse oggi per lui il percorso sarà troppo breve e dovrà accontentarsi. Il primo tratto è sull’ampia statale, quindi corriamo abbastanza tranquilli visto anche l’esiguo traffico di quell’ora. Ad Ozzano Monferrato facciamo la prima sosta davanti alla targa che commemora Alfredo Piacibello, altra figura eroica insignita con la medaglia d’oro al valor militare. Ad attenderci il vice-sindaco Alberto Gaio, anche un nipote del partigiano commemorato, ci piace questa continuità del ricordo che praticano queste persone, ringraziamo loro e tutto il  seguito dell’iniziativa. Infatti  sia Andino Bizzarro , sia il presidente dell’ANPI di Casale Monferrato ci seguono nel nostro itinerario della memoria partigiana.

Saliamo poi al municipio di Ozzano Monferrato dove davanti all’edificio comunale una lapide ricorda  i caduti partigiani e civili della seconda guerra mondiale. Tra gli altri ricordiamo Vinicio Cortese anch’esso decorato con la medaglia d’oro al valor militare e caduto nel territorio di Ozzano Monferrato durante un tentativo di sabotaggio di un ponte per  impedire l’afflusso dei nemici.
Quindi proseguiamo la nostra corsa verso Casale  Monferrato, risaliamo la collina e percorriamo  una strada molto panoramica da cui si apre  lo sguardo su gran parte del Monferrato, è veramente coinvolgente transitare su  queste strade, siamo affascinati dalla bellezza di queste colline ed i km scorrono piuttosto facili . Giungiamo alle porte di Casale Monferrato tranquillamente dopo aver “gustato” questo spettacolo.
Entriamo in città  e dopo qualche tratto un po’ più  trafficato giungiamo nella grande piazza d’Armi  e quindi alla porta d’accesso della cittadella militare. Una calda accoglienza ci gratifica molto, è soprattutto il senso di questa corsa che unisce luoghi significativi della resistenza ad essere apprezzato  dalle persone che ci seguono. Ringraziamo la sindaca Concetta Palazzetti per la presenza,  quindi  anche i rappresentanti dell’associazione delle vittime dell’Eternit, infine anche il gruppo di Libera  Casale ci  da il benvenuto.

Qui a Casale Monferrato si ricordano ben quattro medaglie d’oro al valor militare e sono: Luigi Briganti, Antonio Olearo, Sergio Oliaro e Italo Rossi. Tra tutti sicuramente il più conosciuto è Antonio Olearo”Tom” capo della famosa “Banda Tom” vera e propria spina nel fianco dei nazifascisti.
Qui una lapide è  posta  nel punto dove venne fucilato assieme ai suoi 12 compagni dopo esser stati catturati a Casorzo e condotti a Casale Monferrato a piedi nudi nella neve, quindi fucilati il 15 gennaio 1945. E’ con rispetto, riconoscenza ed un rinnovato sentimento di dolore che ci poniamo davanti al luogo del tragico evento per scattare alcune foto.
Il presidente dell’ANPI di Casale Monferrato Renato Gagliardini ci ricorda anche altre figure qui commemorate, ancora una volta ci rendiamo conto di quanto grande ed importante sia stato il movimento per la lotta di liberazione.
Chiudiamo quest’altra positiva esperienza salutando e ringraziando le autorità e tutti gli intervenuti, la loro testimonianza ed il loro contributo nel mantenere vivo lo spirito e  gli ideali della resistenza sono una speranza  verso una società civile e democratica.

 Grazie a tutti per il sostegno
     FIORENZO

Qui tutte le foto

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