Settimana dal bilancio podistico positivo visto “l'esame finale” di domenica con la Scarpa d'Oro Half Marathon di Vigevano su cui mi voglio focalizzare. Infatti le sensazioni non erano delle migliori: gambe dure, un diffuso dolore alle cosce, un po’ come sentire una stanchezza muscolare che non passa… sotto ci sarebbe la forza, ma è come avere un freno dentro che rallenta i tuoi movimenti. Vabbè, faccio riscaldamento assieme a Paolo e Fabrizio (manca solo Matteo e perché il team sia al completo), senza esagerare perché le energie è meglio tenerle per dopo! Incontriamo tanti amici e con ognuno si scambia qualche battuta: le gare sono sempre momenti di socializzazione piacevoli! Poi riusciamo a trovare gli amici di BORN TO RUN che gentilmente hanno preparato le magliette per il giro della provincia per me e Paolo e che rivedrò nel dopo corsa per la consegna ufficiale.
Foto tratta da scarpadoro.it |
Entriamo in pista e aspettiamo lo sparo per la partenza, non prima di aver ascoltato l'inno di Mameli con una punta d'orgoglio e di emozione, nel nostro logo abbiamo voluto ricordare anche l'unità d'Italia, ci sembrava giusto e doveroso, anche il nostro progetto vuole unire.
Partenza! Un po’ di confusione, ma non mi faccio prendere dalla smania di partire a “tutta”, con calma passo la linea di partenza dopo 15'' e inizio la gara. Un po’ di slalom al primo km, ma tutto sommato vado via bene ma perdo subito di vista Paolo. La prima parte è quella cittadina, l'entrata nel castello sforzesco è sicuramente molto affascinante, qualche difficoltà per il fondo non proprio ottimale e subito dopo piazza Ducale: un gioiello! Una delle piazze più belle d'Italia, e noi ci stiamo correndo... emozionante.
Il cronometro comunque non lo dimentico: al 3° km segna 12’22”', più o meno quello che prevedevo, anche se le gambe sono piuttosto contratte, proseguiamo così; al 5° km si ripassa davanti allo stadio dopodiché si esce per la campagna (20’34”), ma non è tanto il tempo a preoccuparmi quanto le mie gambe che sembrano al limite. Penso di non reggere, ma intanto proseguo così, se salto pazienza, è un rischio che si corre (in tutti i sensi!). Col passare dei km mi accorgo che non ho cali, anzi, lentamente recupero su quelli davanti: al 10° km (41’04”') comincio a credere che posso arrivare senza grossi cedimenti, ma è ancora presto… .calma. Intanto non riesco a capire se Paolo è davanti o dietro, dovrebbe essere davanti ma nei lunghi rettilinei non lo scorgo, quindi presumo che sia dietro, e mi aspetto di sentirlo arrivare (se mollo!). Al momento le gambe girano discretamente, le tensioni iniziali sembrano essere non dico svanite ma gestibili. Al 15° km passo in 1:01’24”, in pratica sto correndo più forte dei primi km, cerco di sfruttare il tratto in discesa e continuo dando il cambio ad un podista con cui sto correndo da alcuni km. Le sensazioni sono ancora discrete, non riesco ad aumentare ma recupero sempre su quelli davanti, i tempi di passaggio li ho tutti in mente (ho solo un cronometro digitale) ma ve li risparmio. Ci siamo! Ultimo km: qui un paio di podisti mi passano, e anche bene, ma io non sono fermo e all'entrata in pista allungo ancora bene si si!! arrivooooo!! 1:26’11”, ultimi 1.097 metri in 4’17”, il km più veloce (3’54”/km). Basta un modestissimo 1:26’ per far felice un uomo.
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Riepilogo delle corse della settimana:
Lunedì 28/2: | Fondo lento: 15 km in 1:10’42”' (male alle gambe) |
Martedì 1/3: | Fondo lento: 13 km in 1:01’10'” (male alle gambe) |
Mercoledì 2/3: | Riposo |
Giovedì 3/3: | Fondo lento: 7 km in 31’40'” (simulazione tappa, percorso impegnativo) |
Venerdì 4/3: | Riposo (meglio non forzare in vista di domenica) |
Sabato 5/3: | Fondo lento: 5 km in 22’57”' (sensazioni di disagio muscolare) |
Domenica 6/3: | Gara: 21,097 km in 1:26’11” (ritmo medio: 4’05”/km) |
Ragazzi, ma un sorriso?
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