Arrivare a Spigno Monferrato in un giorno feriale dopo il lavoro è abbastanza impegnativo, soprattutto se si devono rispettare degli orari, quindi arriviamo alla partenza in ritardo, facciamo il possibile ma per l’impossibile non siam ancora attrezzati! In contemporanea arriva Gianni, accompagnatore del giorno e cugino fraterno, assieme a una coppia di amici – Rossella e Roberto. Mentre ci accingiamo a partire incontriamo il vicesindaco del paese che vedendoci, e forse avendo letto il messaggio che abbiamo recapitato domenica, ci chiede ragguagli sulla nostra esperienza. Riceviamo anche da lui i complimenti per questa iniziativa e infine partiamo per la 23^ tappa: Spigno Monferrato - Denice - Montechiaro d’Acqui.
I primi 8 km sono sulla statale 30 che scende verso Acqui Terme, corriamo a fianco del fiume Bormida un tratto a rischio traffico anche se a quell’ora non era eccessivo. Quindi lasciata la statale attraversiamo il fiume e via… si sale verso Denice: una salita non eccessiva ma continua per 4 km. Il paese è posto sulla sommità di una collina e già da lontano si può vedere la torre del XII secolo che domina la vallata sottostante. All’arrivo in paese Gianni è pronto per scattarci le foto e – udite, udite! – corre con noi gli ultimi 100 metri che ci portano davanti al palazzo comunale. Peccato non aver immortalato questo momento storico. Il borgo medievale è veramente ben conservato, le case e le strade ti fanno fare un salto nel passato. I nostri accompagnatori sono sorpresi nel vedere quanto sia bello e curato questo paesino, lo spirito ULP comincia a far effetto. Foto per la consegna del messaggio e si scende per la stessa strada che abbiamo appena percorso, stavolta con meno fatica.
L’arrivo della tappa è a Montechiaro d’Acqui, in pratica sulla collina di fronte. Quindi dobbiamo riattraversare la statale 30 e risalire, nelle nostre intenzioni poco, invece ci attende un’altra salita continua di 5 km fino all’abitato di Montechiaro Alto dove è posto il municipio. Saliamo, saliamo e vediamo la torre di Denice che è sotto di noi. Paolo è “in palla” e morde le salite, io tengo ma dopo un po’ gli chiedo una tregua. Il panorama si fa sempre più splendido, mentre aggiriamo il paese vediamo anche le vallate adiacenti. Intanto i chilometri passano e all’entrata del paese siamo a 20 km. Entriamo in un'altra pizzetta che è uno spettacolo, appena sopra i ruderi dell’antico castello a cui si arriva attraverso un ampia scalinata. Un altro quadretto da cartolina. Ancora una volta abbiamo ri-scoperto un piccolo gioiellino della nostra provincia. I nostri accompagnatori sono soddisfatti per questo breve ma significativo giro turistico e allegramente terminiamo la serata in un locale della zona. L’appuntamento con loro è per la settimana prossima quando saremo un po’ più in basso, ma sempre in collina, anche lì non mancheranno scorci particolari. Sono già pronti!
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