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sabato 28 maggio 2011

35. Santi e inquisitori

Il nostro viaggio prosegue e siamo pronti per addentrarci nella pianura tra Novi Ligure e Alessandria. Davanti al palazzo comunale di Novi troviamo ad aspettarci Elisa, accompagnatrice ufficiale della tappa, assieme all’amica Evelina. A quest’ultima tentiamo di far capire lo spirito ULP, ma nei pochi minuti che rimane con noi forse non ci riusciamo pienamente, sarà per un'altra  volta, magari sabato quando sarà ancora Elisa l’accompagnatrice ufficiale dell’ULP.
La tappa Novi Ligure - Pozzolo Formigaro - Basaluzzo - Fresonara - Bosco Marengo lascia presagire strade un po’ trafficate, ma non abbiamo scelta, dobbiamo “unire la provincia” quindi armiamoci di pazienza. Qualche spunto stimolante verrà fuori anche oggi. La prima frazione ci porta a Pozzolo Formigaro, dove ad attenderci c’è Daniele, il marito di Elisa. La sede municipale è nel castello (XI-XV secolo) al centro del paese. Il castello è visitabile e contiene anche una biblioteca con libri antichi
Proseguiamo verso Basaluzzo: attraversata la zona industriale, imbocchiamo la trafficata provinciale per Ovada – la strada è molto larga e quindi riusciamo a correre con un buon margine di sicurezza. Prima della seconda sosta ci accorgiamo che qualcuno ci sta salutando da un auto, riconosciamo subito la simpaticissima Clotilde che ci ha ospitato per due domeniche a pranzo ad Ovada. La ritroviamo al nostro arrivo a Basaluzzo e ci chiede notizie del nostro viaggio, si informa dove saremo nei prossimi giorni per cercare di avvisare qualche amministratore locale viste le sue numerose conoscenze in zona: grazie, spirito ULP 100%! 
Passata l’ora di punta, il traffico scema e anche la temperatura si fa più gradevole facilitando la nostra corsa. Sosta a Fresonara per la consegna del messaggio di Libera, e anche per scoprire qualche angolo caratteristico come la sede degli ex combattenti. Quindi via verso Bosco Marengo: ci attendono e siamo in ritardo, dobbiamo aumentare l’andatura! Mentre usciamo dall’abitato notiamo un auto che ci segue, alla prima occhiata riconosco subito Beppe Cuccuru, figura importante del podismo alessandrino sia per qualità atletiche che umane. È venuto a scortarci all’arrivo a Bosco Marengo, città natale di Pio V,  papa del 1500 canonizzato santo nel 1712. Sono contento di questo incontro e mentre corriamo verso l’arrivo della tappa spiego a Paolo come ci siamo conosciuti. In occasione del mio primo 5.000 in pista a Novi Ligure nel 1991 mi dissero che se volevo fare un buon tempo potevo seguire Beppe, atleta esperto. Ci provai e quasi ci riuscii: lui arrivò in 17’09”, e io chiusi in 17’17”. Dall’alto della sua esperienza e grande passione per l’atletica, Beppe cercò di trasmettermi l’amore per la corsa e per il mondo podistico: devo dire che ci riuscì. Ho seguito i suoi consigli anche se i miei risultati non sono mai stati all’altezza dei suoi (2h32’ in maratona per dare l’idea). Mentre parliamo i km scorrono, siamo quasi a 23 quando raggiungiamo la sede comunale di Bosco Marengo dove un bel gruppo di persone, con il sindaco Angela Lamborizio in  testa, ci accoglie con un applauso, grazie! Veniamo invitati nella sala consigliare per un brindisi con tutti i presenti.

Era importante l’arrivo della tappa odierna perché proprio a Bosco Marengo vi è la cascina confiscata alla mafia e data in gestione a Libera. Carlo ha voluto sottolinearlo in maniera forte, e ringraziare anche l’amministrazione comunale per la collaborazione in questa lotta per la legalità. La prossima passerà proprio dalla cascina in questione per dare testimonianza visiva di quello che verrà fatto. Quella che sembrava una tappa di trasferimento è diventata un punto importantissimo di questo nostro viaggio, un punto che avvalora e completa il nostro progetto UNIAMO LA PROVINCIA.

  

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