L’inizio del fine settimana ci regala la 15^ tappa Grondona - Arquata Scrivia - Gavi ed è tempo di arrivi dal milanese. La nostra colonna portante Federico questa volta è accompagnato da Simone DragUlp – già presente alla prima tappa e oggi in veste di fotografo-turista – e Marco, già con noi sabato scorso. Per l’occasione ci raggiunge anche Fabrizio con la famiglia (moglie e figlio sono gli autori del video di tappa).
Prima dell’inizio della tappa ci rechiamo alla Bollina – una splendida tenuta sulle prime alture a ridosso di Serravalle Scrivia – invitati dagli amici della UISP per fare un passaggio simbolico durante la manifestazione benefica “Correre30 ore per…”. Arriviamo di corsa con le bandiere di Libera all’interno dell’imponente villa-hotel a quattro stelle con annesso campo da golf, e lo speaker della manifestazione – Fulvio Massa, un personaggio molto conosciuto e apprezzato nell’ambito sportivo locale – legge a tutti il nostro messaggio. C’è una convergenza tra le due esperienze perché sono entrambe coniugano la corsa con una finalità benefica.
Ancora una volta il clima è ideale, e la tappa prende avvio dalla bella piazzetta di Grondona. Procediamo su un percorso vario che però tende a scendere. Costeggiamo e passiamo il torrente Spinti, non mancano neanche oggi gli scorci caratteristici e i nostri reporter si danno davvero da fare!
Aerea archeologica di Libarna |
Dopo questo breve tratto inizia la salita, non troppo impegnativa, che porta a Gavi passando dalla collina detta “Crenna”. Da lontano vediamo l’imponente Forte che sovrasta quella che nell’antichità era la stazione neolitica di Cavatium. Entriamo nella cittadina dai molti connotati liguri e terminiamo la nostra fatica davanti al bel palazzo comunale. Aspettavamo anche il sindaco, grazie a un contatto, ma niente… il nostro messaggio arriverà comunque.
Il ristoro questa volta è impreziosito dagli squisiti amaretti di Gavi, acquistati in una pasticceria adiacente all’arrivo. Sfruttando la luce residua facciamo una breve visita al Forte: anche se non facciamo in tempo a visitare l’interno, già dall’esterno rende l’idea della sua funzione storica. È un giro davvero turistico podistico culturale e, per finire in bellezza, ci rechiamo in un locale tipico dove reintegriamo le energie perse gustando i ravioli (che la leggenda narra essere nati proprio qui) e il Cortese di Gavi, vino DOCG famoso oltre i confini nazionali. E intanto il pensiero va già alla doppia tappa da brividi che ci attende…
Nessun commento:
Posta un commento