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domenica 1 maggio 2011

15. Non solo corsa

L’inizio del fine settimana ci regala la 15^ tappa Grondona - Arquata Scrivia - Gavi ed è tempo di arrivi dal milanese. La nostra colonna portante Federico questa volta è accompagnato da Simone DragUlp – già presente alla prima tappa e oggi in veste di fotografo-turista – e Marco, già con noi sabato scorso. Per l’occasione ci raggiunge anche Fabrizio con la famiglia (moglie e figlio sono gli autori del video di tappa).

Prima dell’inizio della tappa ci rechiamo alla Bollina – una splendida tenuta sulle prime alture a ridosso di Serravalle Scrivia – invitati dagli amici della UISP per fare un passaggio simbolico  durante la manifestazione benefica “Correre30 ore per…”. Arriviamo di corsa con le bandiere di Libera all’interno dell’imponente villa-hotel a quattro stelle con annesso campo da golf, e lo speaker della manifestazione – Fulvio Massa, un personaggio molto conosciuto e apprezzato nell’ambito sportivo locale – legge a tutti il nostro messaggio. C’è una convergenza tra le due esperienze perché sono entrambe coniugano la corsa con una finalità benefica.

Ancora una volta il clima è ideale, e la tappa prende avvio dalla bella piazzetta di Grondona. Procediamo su un percorso vario che però tende a scendere. Costeggiamo e passiamo il torrente Spinti, non mancano neanche oggi gli scorci caratteristici e i nostri reporter si danno davvero da fare! 



Aerea archeologica di Libarna
L’arrivo ad Arquata Scrivia è posto in una piazza centrale che mi ricorda le numerose gare a cui ho partecipato su queste strade. Sino a pochi anni fa si svolgeva una gara notturna, molto sentita in zona, che prevedeva cinque giri all’interno del centro storico con passaggi proprio caratteristici. Espletata la nostra funzione di messaggeri di legalità ci dirigiamo verso Gavi percorrendo una statale un po’ trafficata, ma anche in questo tratto non mancano gli spunti turistici culturali perché passiamo vicino ai resti dell’antica città romana di Libarna (I secolo a.C.) situata lungo l’antico tracciato della via Postumia (148 a.C.) che collegava il porto di Genova con la pianura padana. L’area archeologica permette di studiare la topografia urbana tipicamente romana.

Dopo questo breve tratto inizia la salita, non troppo impegnativa, che porta a Gavi passando dalla collina detta “Crenna”. Da lontano vediamo l’imponente Forte che sovrasta quella che nell’antichità era la stazione neolitica di Cavatium. Entriamo nella cittadina dai molti connotati liguri e terminiamo la nostra fatica davanti al bel palazzo comunale. Aspettavamo anche il sindaco, grazie a un contatto, ma niente… il nostro messaggio arriverà comunque.



Il ristoro questa volta è impreziosito dagli squisiti amaretti di Gavi, acquistati in una pasticceria adiacente all’arrivo. Sfruttando la luce residua facciamo una breve visita al Forte: anche se non facciamo in tempo a visitare l’interno, già dall’esterno rende l’idea della sua funzione storica. È un giro davvero turistico podistico culturale e, per finire in bellezza, ci rechiamo in un locale tipico dove reintegriamo le energie perse gustando i ravioli (che la leggenda narra essere nati proprio qui) e il Cortese di Gavi, vino DOCG famoso oltre i confini nazionali. E intanto il pensiero va già alla doppia tappa da brividi che ci attende…

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