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domenica 15 maggio 2011

26. Aria di gara

La tappa Acqui Terme - Melazzo - Cavatore - Grognardo parte in modo inusuale. Infatti partecipiamo alla gara GP Regina che si corre al centro sportivo Mombarone di Acqui. Siamo stati invitati dall’organizzazione e il presidente dell’Acquirunners, Beppe Chiesa, ci recapita un’offerta per Libera da parte dei podisti acquesi. Grazie per il vostro sostegno!
Questa gara mi fa tornare alla mente una campestre del ’93 dove trovai neve e fango caddi e complice una caduta il crono finale non fu dei migliori. Ma il “bello” delle campestri sono proprio le tre F:  fango, freddo e fatica!
Come previsto corriamo solo il primo giro – sui tre complessivi – a ritmo sostenuto e quindi usciamo dal percorso per riprendere il percorso de UNIAMO LA PROVINCIA. Ci seguono Maurizio, Simone e Federico.
Ripassati dal palazzo comunale di Acqui, lasciamo il paese lungo la statale 334 che porta a Savona. Naturalmente deviamo per Melazzo che raggiungiamo con una salita pedalabile. Nel castello al centro del paese nacque San Guido nel 1004. 


A questo punto Maurizio ci dice “munitevi di corda e picozza” ed in effetti ci tocca una salita tosta. È davvero tosta ma riusciamo a gustarcela grazie alla bellezza del panorama. In alcuni tratti corriamo in senso inverso il percorso dell’imminente Gran Fondo dell’Acquese. In bocca al lupo bikers, vi servirà del sangue freddo in discesa su queste strade! Ed eccoci a Cavatore, piccolo borgo ben conservato che si fa ammirare per le sue costruzioni medievali in pietra. Nel rinascimento era rinomata la pietra di Cavatore, usata per le costruzioni anche all’estero.
L’arrivo di tappa è a Grognardo, e dopo un attimo di esitazione Maurizio ci conduce per una strada bianca e sconnessa che lui percorre con il fuoristrada e noi in picchiata. Dopo la consegna del messaggio di Libera e UISP è ora di mettere le gambe sotto al tavolo. Paolo pregusta già il “modo migliore di reintegrare ed essere pronti a ripartire domani mattina”: un bel piatto di agnolotti accompagnati da vino rosso piemontese. La scelta cade su un Dolcetto di Acqui. Prima di rientrare a casa c’è anche il tempo di scaricare e guardare le foto della giornata. Simone ne ha fatte più di 450 (incluse quelle da turista in giro per Acqui Terme) che, unite a quelle scattate da Maurizio, rendono bene l’idea della tappa. Manca solo il rientro in auto (anche gli spostamenti hanno un peso nell’economia globale dell’ULP) che diventa l’occasione per registrare un commento audio alla tappa che poi il webmaster tradurrà in un post, giusto quello che state leggendo.

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