La quinta tappa Garbagna - Avolasca - Cerreto Grue - Montegioco coincide con l’inizio della settimana lavorativa e quindi tutto diventa più difficile da gestire; per fortuna siamo in zone molto vicine alle nostre abitazioni e questo ci facilita. Per la verità la mia posizione lavorativa è alquanto problematica, sono alla ricerca di una nuova occupazione per una serie di motivi che qui non è il caso di spiegare, ma sono sempre molto impegnato: mio padre all’età di 81 anni conduce ancora la sua piccola azienda agricola e in questo momento sto cercando di alleggerire un po’ il suo lavoro. Paolo invece nella sua attività di impiegato ha difficoltà negli orari di uscita e cercherà di volta in volta dei compromessi, comunque quando Paolo garantisce una cosa difficilmente viene meno all’impegno preso. Così si tratterà solo di aspettare un po’ di più come è successo in questo caso. Tecnicamente non è una tappa lunga, e neanche troppo difficile, e abbiamo luce a sufficienza, il problema riguarda il nostro accompagnatore Danilo – che ci ha già scortati ieri – perché deve fare il turno notturno e con la partenza posticipata non riesce a seguirci fino alla fine. Quindi con una serie di telefonate riesco a recuperare Gian Piero, e farlo venire al primo comune dove giungeremo per un cambio in corsa.
OK, possiamo partire da dove eravamo rimasti, la bella piazza di Garbagna: facciamo subito una piccola variazione al tracciato che ho stampato, assolutamente doverosa, perché dopo aver risalito via 14 Marzo, una via stretta e molto caratteristica con numerose botteghe di restauratori rinomate in zona, una piccola vetrina veramente deliziosa, si sbuca in piazza Doria – altro angolo da gustare con gli occhi. Se siete in zona e volete gustare i prodotti tipici, non perdetevi la bella di Garbagna – la classica ciresa da spirito, presidio di Slow Food – che potrete accompagnare al Montebore – la cui forma fu scelta da Leonardo da Vinci, altro presidio Slow Food – e altre prelibatezze.
Il passo è sciolto, controllato, “dobbiamo fare una tappa di recupero”, come dice giustamente Paolo. I primi 4 km sono sulla provinciale che però è poco trafficata e scorre in discesa piacevole e dolce, proprio quello che ci voleva dopo il continuo saliscendi di ieri. Al quarto km inizia la salita che ci porterà a Avolasca: mentre siamo a metà salita ci ferma una macchina e si presenta Valter Raimondi, il sindaco che ci stava aspettando, ma visto il nostro ritardo non ha potuto fermarsi per altri impegni: comunque ci fa i complimenti per l’iniziativa ed i suoi auguri, lo ringraziamo e ne approfittiamo per consegnargli il messaggio di Libera. La salita è continua ma riusciamo a superarla bene, senza soffrire, è quasi piacevole. Arrivati al piccolo paese assistiamo al cambio di accompagnatore – un grazie ad entrambi. Ripartiamo alla volta di Cerreto Grue, una discesa su un bellissimo crinale dove valli e paesi si prospettano alla nostra vista proprio mentre sta calando il sole. A metà discesa sfioriamo la chiesa dei Bersaglieri e “Tempio Nazionale del ricordo” in memoria dei caduti delle guerre mondiali posta su un colle nella frazione di Palenzona.
Fonte: Nikon Club Italia |
Proseguendo intravediamo il campanile della chiesa di Cerreto Grue, sembra vicino ma per arrivarci ci impieghiamo ancora diversi minuti. Consegna del messaggio di Libera e foto davanti al palazzo comunale. Dobbiamo accelerare un po’ il passo perché sta calando la sera, anche se ormai mancano solo un paio di chilometri. Oggi ci è andata bene, il paese di Montegioco è posto sopra una bella altura, mentre la sede comunale la troviamo adagiata proprio a ridosso della provinciale, molto meglio di ieri quando è successo l’esatto contrario con Fabbrica Curone: paese in basso e municipio in alto! In discesa spingiamo un po’ di più, arriviamo che sta facendo buio, foto e consegna del messaggio (più che consegna direi recapito). Foto supplementare con un abitante del luogo, il signor Eugenio a cui spieghiamo la nostra iniziativa, e fine della tappa. Doveroso segnalare che anche oggi l’assessore comunale di Garbagna, Bruno Mandirola, ci ha scortati all’uscita del paese e all’ingresso di quello d’arrivo. Grazie Bruno, per noi miglior amministratore della val Grue e non solo!
Domani aria di casa, si arriva a Viguzzolo.
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