Un resoconto sulle ispezioni notturne che sto facendo sul percorso del giro. Dopo la prova della 4^ tappa di domenica scorsa, quella in cui ci sono state delle difficoltà nell'ultimo tratto, ho deciso di provare personalmente il giro con tanto di cartina alla mano e satellitare perché vorrei andare a colpo sicuro, arrivare nel paese e raggiungere subito il municipio senza vagare da una strada all’altra. In definitiva, il tracciato che ho stampato è sicuramente giusto ma va interpretato bene e non sempre ci si riesce.
Martedì sera parto alle 21 da casa e comincio il mio giro da Viguzzolo, che è il paese attaccato a quello in cui abito. Qui sono a casa conosco molto bene i luoghi, ma voglio partire da qui e poi spostarmi seguendo l'ordine dei comuni indicati nel programma de UNIAMO LA PROVINCIA (ULP). Questa è la tappa che ci porterà a Castellania, paese natale di Fausto Coppi. Anche se sono zone che conosco, seguo le indicazioni e arrivo a Castellania. Sulle strade che portano al piccolo paese si respira aria di leggenda: foto con immagini del campione e scritte con tutte le sue vittorie. Dall’alto di Castellania si ammira la pianura sottostante ed è un panorama davvero emozionante anche se è notte. Il municipio è situato a ridosso del museo dopo sono seppelliti i fratelli Coppi: questa sarà una tappa importante, qui c'è il mito dello sport italiano! Ma io voglio proseguire senza fermarmi per mettere assieme un buon numero di tappe.
Scendo verso altri paesi che conosco, ma non così profondamente. In alcuni ho qualche difficoltà a trovare il municipio, ma riesco comunque a trovarli tutti e ad annotarmi eventuali variazioni del percorso. Intanto mi sto spostando e dal tortonese passo alla valle Scrivia, e successivamente alla val Borbera. È un continuo saliscendi in mezzo alle campagne, davvero stimolante. Certo non è dei più semplici ma non dobbiamo mica fare una gara: il podismo sarà il mezzo per scoprire la zona, ci vorrà molta cautela, quello sì, perché sono tutte tappe che sfiorano e a volte superano i 20 km.
Fonte: http://ziozip.sospcforum.com |
Sono preso quasi dall'entusiasmo, quando raggiungo la sede dei vari comuni archivio la mia cartellina e proseguo. Passata la mezzanotte sono a Cabella Ligure in alta val Borbera, una valle molto particolare con delle gole chiamate “strette” che la rendono molto caratteristica. Praticamente per terminare questa vallata devo ancora raggiungere Carrega Ligure, sono solo 13 km, ormai sono lanciato: il piccolo paese è distribuito in diverse frazioni, e vorrei essere sicuro di non sbagliare su queste strade e trovare la via per il municipio. Ho detto solo 13 km, si ma tutti in mezzo ai boschi, una strada molto stretta e non tortuosa... di più. Un’immersione nella natura, un posto perso e incastonato in un angolo di Liguria che però appartiene al Piemonte anche se qui è tutto ligure: dalla parlata, anche se non c'è anima viva in giro, alle case, alle vie. Risalgo molto lentamente la provinciale e rimango assorto dalla bellezza di questi boschi, sono fuori dal mondo qui: prima un branco di cinghiali che passeggiano ai bordi della strada, più avanti due daini eleganti – proprio belli da vedere – e infine anche due tassi: che spettacolo! Con tutta calma raggiungo il piccolo paese e riesco a trovare il municipio: missione compiuta. Certo che è stata dura e sono in automobile figuriamoci a piedi. Per stasera direi che è abbastanza e quando faccio rientro a casa sono le 2.30.
Fonte: valborbera-news.com |
Nei giorni successivi ho ripreso le mie perlustrazioni e dalla val Borbera sono ridisceso verso Arquata Scrivia ed anche durante questa perlustrazione fatta di Sali e scendi mi sono immerso in boschi, monti e valli davvero incontaminati, dove la natura fa vedere tutta la sua bellezza. Da Arquata risalgo verso Gavi, qui lo spettacolo del forte illuminato è davvero notevole. Anche questa valle è sempre al confine tra Liguria e Pienonte: Gavi, Bosio, Carrosio, Voltaggio, su su fino a Fraconalto. Ormai gli incontri con animali di ogni genere sono quasi normali ma sempre molto piacevoli.
Aggiro una montagna e dalla zona di Novi Ligure passo a quella di Ovada, qui i vari comuni sono dominati da castelli che si fanno ammirare anche da lontano: Mornese, Lerma,Tagliolo Monferrato, Belforte Monferrato e giungo ad Ovada dopo aver trovato ( a volte con qualche difficoltà) un edificio con la scritta “MUNICIPIO”.
Le mie ispezioni sono riprese domenica pomeriggio assieme ad alcuni amici. Oltre Ovada siamo alla 20^ tappa, in questa circostanza ci siamo concessi un po’ di turismo nell’incantevole borgo di Cremolino, ne valeva assolutamente la pena! Nei prossimi giorni spero di riuscire a compirere ancora qualche incursione notturna, c'è ancora da fare tutta la zona di Acqui, poi l’alessandrino, quindi il Monferrato e poi ancora... alle prossime.
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