Arriviamo ad Oviglio in ritardo, ma su questo non possiamo fare diversamente. Una delle difficoltà maggiori che stiamo riscontrando è quella logistica: riuscire a conciliare il lavoro – senza un’ora di ferie, facendo anche degli straordinari – con questa esperienza comporta qualche difficoltà che comunque stiamo gestendo abbastanza bene. Ad attenderci ci sono Gianni e la coppia Rossella e Roberto, sono quelli del martedì ormai li abbiamo coinvolti. Il tempo minaccia ma non piove ed il cielo coperto ci permette di correre ad una temperatura perfetta. La 39^ tappa Oviglio - Masio - Quattordio - Felizzano - Solero ci aspetta.
Da Oviglio a Masio su una provinciale “vallonata”, e dopo i primi km cominciamo a correre sciolti. Il paese di Masio è posto su una collina, ammiriamo l’antica torre medievale (XII secolo) e saliamo al municipio. Nell’adiacente piazza la nostra attenzione ricade sul l monumento a Giovanni Poggio, le parole in sua memoria scritte da Edmondo De Amicis (le trovate sotto nei commenti) ci fanno capire come evolva il modo di esprimersi e quanto fosse sentita la spinta risorgimentale all’inizio del secolo scorso.
Via andiamo di corsa (in tutti sensi) attraversiamo il fiume Tanaro e dopo 4 km di strade piatte e tranquille siamo a Quattordio, molto bello il centro e la piazzetta del comune. Intanto da Solero ci chiamano, ma quando arrivate? Allora via di corsa (ancora di più), senza neanche assaggiare le lingue di suocera. Dai che Felizzano è vicino, infatti solo 2,5 km e siamo in paese, attraversiamo la via centrale arriviamo al municipio lasciamo il messaggio e ripartiamo. Nel proseguire lungo la via centrale incrociamo una processione, dobbiamo quindi dribblarla facendo una deviazione. Notiamo davanti a tutte le case ceri, fiori, altarini, statue, un grande segno di fede e devozione, pensiamo si festeggi la fine del mese mariano. E’ quasi buio e dobbiamo fare ancora 6 km sulla statale n. 10 per arrivare a Solero. Roberto molto saggiamente ci segue segnalando la nostra presenza con le frecce d’emergenza, possiamo correre più tranquilli. Negli ultimi km teniamo un buon ritmo e abbiamo entrambi delle buone sensazioni, sarà la spinta dello spirito ULP! Ecco, ci siamo. Un lungo rettilineo ci porta al centro del paese, arriviamo nella piazza del municipio dove ad attenderci troviamo Patrizia e Claudio – già protagonisti di una domenica ULP – con alcuni rappresentanti del comune: Sara Bonadin, consigliere comunale e vice presidente consulta giovani, Gianpiero Penno, assessore, Giandomenica Daziano, vicesindaco, Augusto Ferraris, presidente consulta giovani e assessore. Grazie per averci atteso nonostante il ritardo. Ci vengono aperte le porte del municipio per un breve ristoro, intanto parliamo della nostra iniziativa e della sua prosecuzione. Infine diamo loro appuntamento a giovedì quando ripartiremo ancora da qui.
Per concludere la serata andiamo a cenare in Alessandria al circolo “L’Isola ritrovata“. Per me davvero un posto speciale, dove Ezio, Mariuccia e Carla hanno saputo creare un ambiente unico in cui mi sento come a casa, uno spirito di amicizia ed unione unico, un’isola ritrovata! Anche loro si dimostrano molto sensibili all’iniziativa UNIAMO LA PROVICNIA e ci offrono un bel contributo per la nostra raccolta fondi, li ringraziamo molto a nome nostro e di Libera (alla quale andranno questi fondi). Come al solito Ezio si destreggia molto bene tra i fornelli ed anche la cena è all’altezza del locale, anche questa tappa si chiude in maniera molto positiva, ripartiamo il 2 giugno, festa della Repubblica .
GIOVANNI POGGIO
RispondiEliminaEroico artigliere
nelle guerre per l'Italia
in Crimea nel 1859 nel 1860
compiendo prodigi di valore
prode fra i prodi del re
e di Garibaldi
nell'espugnazione di Capua
propugnacolo borbonico
perdette ambo le braccia
onorato della medaglia d'oro
mostrò la serenità dei forti
e militare decoro
nelle amgustie della vita
nobilmente povera
allietata e sorretta
dalla consorte Camilla Fossati
con vigile devota opera d'amore
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Nacque in Masio il 4 agosto 1830
morì in Torino il 5 dicembre 1910
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Questo ricordo
a segno di gloria
ad esempio di meravigliose gesta
vollero il popolo di Masio
amici ammiratori
Edmondo De Amicis