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giovedì 9 giugno 2011

45. 136 campanili

Dopo aver smaltito la tappa bagnata di domenica, ci rimettiamo in cammino (anzi, in corsa) e proseguiamo verso un’altra tappa che si preannuncia ricca di panorami suggestivi, la Ponzano Monferrato - Castelletto Merli - Alfiano Natta - Odalengo Piccolo – Villadeati. Per l’occasione abbiamo al nostro seguito Mariuccia e Monica, due amiche che hanno lavorato assieme in questa zona – una come dirigente scolastica e l’altra come insegnante. Per loro è un po’ come un ritorno in luoghi di cui conservano dei bei ricordi. Il cielo non è limpido, comunque sembra tenere.  
Partiamo subito con un tratto in salita che a freddo fatico ad affrontare, ma è solo l’uscita dal paese poi si scende verso Castelletto Merli, non proprio un paese ma undici frazioni collegate tra loro. Come al solito l’obbiettivo è il municipio che dalle mie mappe risulta essere a Perno Inferiore. Mentre scendiamo osserviamo il panorama ed i paesi che vediamo all’orizzonte cercando di individuarli; troviamo Perno Superiore e vedendo un gruppo di case più a valle pensiamo sia Perno Inferiore. Colti da un dubbio chiediamo, e ci viene indicato il municipio lassù, appena più avanti dell’indicazione Perno Superiore. Dobbiamo ritornare, ma si dai, tanto siamo ancora freschi! Niente di grave, trovato il municipio svolgiamo la solita operazione per la consegna del messaggio. Monica inizia a divertirsi nel fotografare oltre che noi anche i paesaggi che sono sempre interessanti.
La strada scende e la nostra corsa è sciolta, non si fatica anche perché siamo assorti dal paesaggio. Arriviamo a fondo valle e proseguiamo verso Alfiano Natta. Un cartello con la scritta Moncalvo (AT) ci ricorda che siamo proprio sul confine tra le province di Asti e di Alessandria. La strada risale, ormai un classico, ma non è un ascesa breve come in molti altri comuni del Monferrato bensì una salita costante che non da tregua. Arrivati alle porte del paese si apre davanti a noi uno degli scenari più vasti della provincia: una miriade di colline, ognuna contraddistinta da un campanile, proprio sotto di noi. Giungiamo al paese, anch’esso molto ben curato, e proseguiamo l’opera di consegna del messaggio di Libera. A fianco dell’edificio comunale  vediamo la scuola elementare e con Mariuccia scattiamo una foto in quella che è stata una delle “sue scuole”. Ora dobbiamo proseguire per Odalengo Piccolo e siamo incerti se seguire le indicazioni delle mappe oppure fare la strada classica e tornare indietro alcuni km per poi risalire. Con un pizzico di spregiudicatezza decidiamo per la prima opzione, quindi risaliamo il paese e passiamo sul belvedere dove si impone una sosta: siamo davanti ad uno spettacolo mozzafiato, sembra una veduta aerea ma siamo sulla terra! Avevo letto sulla nota turistica del paese che da qui si possono vedere ben 136 campanili e, anche se non sono riuscito a contarli tutti, certamente l’ampiezza e la grandiosità di questa veduta valgono il viaggio e la fatica che abbiamo fatto per arrivare fin quassù. Molto intelligentemente è stata messa una raggiera con una serie di frecce con  cui si indicano i nomi delle varie località che si possono vedere.
Sazi di in panorama così intenso proseguiamo su una strada  sterrata  ben conservata, corriamo bene e proseguendo vediamo sul versante di fronte a noi un paese che dovrebbe essere Odalengo Piccolo. Il fondo stradale si fa più accidentato e proseguiamo decisi fino a una cascina in cui chiediamo ad una signora intenta a stendere il bucato se siamo nella direzione giusta. La conferma “u iè la fanga” è in tipico dialetto piemontese (dopotutto siamo in Piemonte e questa è la zona più piemontese della provincia). La signora aveva ragione, stiamo facendo un vero e proprio cross  country: ormai che siamo qui e bisogna andare avanti, così scherziamo su questa deviazione un po’ avventurosa. Una volta ritrovata la strada asfaltata capiamo che il paese dove siamo è una frazione e Odalengo  Piccolo è ancora più avanti… meno male che abbiamo tagliato! Altri 2 km e questa volta ci siamo. Il paese è deserto, vediamo solo la ULP-Mobile con le nostre accompagnatrici che ci aspettano. Velocizziamo anche qui le operazioni perché dobbiamo terminare ancora la tappa e mancano più di 5 km che Mariuccia preannuncia non facili.
Il primo km scorre facile su una discesa piuttosto  ripida poi si sale costantemente in mezzo ad un fitto bosco  mentre sta calando la sera. Nonostante la durezza del percorso  riusciamo ad apprezzare la bellezza di questi luoghi, il contatto con la natura è totale, siamo immersi in questa foresta. I km vanno su, Paolo cita i dati dal suo GPS: siamo oltre i 400 metri di altitudine. È il punto più alto, dopodiché scendiamo ancora in maniera repentina su una serie di tornanti su cui dobbiamo frenare vista l’eccessiva pendenza, ed ecco finalmente Villadeati davanti a noi. Saliamo e troviamo l’edificio comunale quasi alla sommità della collina. Siamo arrivati anche oggi: 23 km e spiccioli, è buio, stiamo stanchi ma soddisfatti. ULP prosegue!
Ezio ci aspetta al circolo, quindi ritorniamo volentieri in Alessandria all’Isola Ritrovata dove ci attendono anche Carla, sorella di Mariuccia, e alcuni assidui frequentatori del locale. L’atmosfera è sempre piacevole e la buona tavola rende queste circostanze ancor più gradite. Commentiamo assieme la tappa del giorno e parliamo di quelle future, è sempre più avvincente questo “ viaggio in provincia”ed il clima di amicizia ed unione che si respira all’isola consolida questa voglia di unire. L’ULP ringrazia l’Isola Ritrovata!



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