Proseguiamo il nostro viaggio nel Monferrato dove siamo entrati il 2 giugno. È il fine settimana e riusciamo a rispettare meglio gli orari. Si uniscono a noi Fabrizio e Marco, assidui frequentatori dell’ULP. Intanto ad Altavilla ci attende Massimo Brusasco, giornalista del Piccolo di Alessandria. Mi aveva promesso di correre con noi una tappa al momento dell’intervista prima dell’inizio del giro de UNIAMO LA PROVINCIA ed è stato di parola. Il gruppo si presenta, compreso Claudio che oggi ricopre il ruolo fondamentale dell’accompagnatore. Prima di partire Massimo, con il quale entriamo subito in confidenza vista la simpatia e disponibilità, ci indica i paesi all’orizzonte e cita un divertente scioglilingua riguardante la torre di Viarigi (AT) che vediamo su una collina di fronte a noi.
Essendo della zona, di Fubine per la precisione, Massimo ci indica una strada leggermente diversa, più facile e panoramica. Già in giornata avevo ricontrollato il percorso e modificato l’ordine delle prime due frazioni, così la nuova sequenza della 42° tappa risulta: Altavilla - Frassinello Monferrato - Olivola - Ottiglio. Mentre corriamo su uno stupendo crinale, Massimo ci fa una sorta di intervista sotto forma di una chiacchierata sul nostro progetto, ma che spazia fino alle nostre esperienze personali. Il panorama è davvero esaltante e quando Massimo ci chiede quale sia stata la tappa più bella non sappiamo sceglierne una in particolare, proprio a testimonianza della bellezza di tutta la provincia. Intanto sfioriamo ancora Vignale Monferrato che ci domina dall’alto, e risaliamo anche noi per arrivare sulla collina dove è posto il paese di Frassinello Monferrato. Arrivati in centro davanti alla sede municipale, facciamo vedere al nostro compagno di viaggio anche un altro degli aspetti di ULP, e come “postini della legalità” consegniamo il messaggio di Libera e scattiamo alcune foto per testimoniare il nostro passaggio.
Dopo 8 km Massimo vorrebbe fermarsi ma “a grande richiesta” ci accompagna fino al prossimo comune: si va ad Olivola, sono solo 2 km, dai cosa vuoi che sia! ULP è contagioso. Scopriamo così un altro piccolo centro tutto da ammirare, anche il tempo è dalla nostra parte e il sole fa splendere ancor di più questi luoghi. Salutiamo Massimo e gli diamo appuntamento al 26 giugno (ma anche prima se vuole!).
L’ultima frazione della giornata ci porta ad Ottiglio, un altro piccolo centro del Monferrato che si fa notare per la sua bellezza: già da lontano ammiriamo la particolarità e l’imponenza della chiesa parrocchiale di S. Germano ben visibile anche da lontano nella parte alta del paese. Notiamo anche le costruzioni degli edifici più antichi che hanno facciate di pietra tufacea che danno una certa tipicità alle case. Il municipio invece si trova a ridosso della collina ed è lì che noi concludiamo la tappa odierna, una delle più corte, ma molto intensa per la piacevolezza dei luoghi e anche per la lunga chiacchierata che abbiamo fatto con Massimo. Ma come al solito non finisce qui, dopo lo sforzo c’è sempre il momento per il recupero ed il reintegro delle energie e la scoperta di nuovi piatti e sapori.
Per la serata abbiamo già un posto prenotato presso “l’osteria dei tre cucù” ma noi siamo in cinque, andrà bene lo stesso? La prenotazione l’ha già fatta Maurizio che domani sarà il nostro accompagnatore ed oggi ha fatto una perlustrazione sul percorso. La signora Monica ci attende e dopo averci servito una bella cena che ci ha soddisfatti pienamente, ci chiede della nostra iniziativa. Viene fuori che Monica scrive su alcuni giornali locali ed è rimasta colpita favorevolmente dalla nostra iniziativa, ed è anche vicesindaco del paese. Peccato, il messaggio potevamo consegnarlo direttamente a lei (ma lo rifaremo domattina). Anche con lei facciamo una bella chiacchierata sulle motivazioni e su tutti gli aspetti de UNIAMO LA PROVINCIA: come tanti altri, rimane entusiasta di come questa avventura possa valorizzare un territorio, la sua storia, le sue tradizioni ed anche le persone che ci vivono. Conveniamo nel dire che i piemontesi non sono molto apprezzati per la loro ospitalità, ma bisogna sfatare un mito: ci vuole un po’ di tempo e poi anche il piemontese – o l’alessandrino in questo caso – sa essere ospitale e cortese, senza essere falso come dice un noto proverbio. E noi lo stiamo constatando personalmente. Ripartiremo da qui e non saremo soli…
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