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martedì 7 giugno 2011

44. E venne la pioggia

Dopo la bella mattinata conclusa in maniera ottimale, continuiamo l’operazione relax andando  a riposarci su un prato a poche centinaia di metri dal ristorante. Riesco a distendermi e anche a dormire un po’. Al risveglio mi sento quasi pronto per correre la San Giorgio Monferrato - Ozzano Monferrato - Treville - Cereseto - Serralunga di Crea - Ponzano Monferrato. Arriviamo a San Giorgio Monferrato, siamo io e Fabrizio a correre e Maurizio ci segue.
Fonte: comune.treville.al.it
Ripercorriamo l’ultimo tratto della tappa precedente in senso inverso, poi proseguiamo su una provinciale abbastanza trafficata, ma solo per pochi km. Giunti ad Ozzano Monferrato per raggiungere il municipio bisogna salire nella parte vecchia dove si trovano anche la Chiesa parrocchiale di S. Salvatore e il castello. Dato che il tempo minaccia, decidiamo di accelerare le operazioni, quindi proseguiamo verso Treville rimanendo “in quota” e dopo 2 km siamo al paese: vorremmo fare un breve giro turistico, ma la pioggia ci fa desistere (non saremmo proprio riusciti a goderci il panorama dalla chiesa Parrocchiale S. Ambrogio, torneremo con il bel tempo!). Consegniamo la lettera e via. 
Maurizio ci precede in macchina e ci fa strada, intanto piove sempre più forte, andiamo avanti sotto un vero e proprio diluvio: il vento ci sposta, sembra una bufera. Continuiamo così per un km, poi la strada diventa impraticabile per le auto e Maurizio deve tornare indietro. Siamo soli in quello che mi sembra un girone infernale. Stiamo risalendo una collina, dai campi adiacenti grandi quantità d’acqua scendono sulla strada e noi dobbiamo cercare di aggirare questi rivoli d’acqua. Raggiunta la sommità della collina vediamo alcune case e la strada che diventa asfaltata e infine ci appare, seminascosto dalla nebbia, il paese di Cereseto. Ora siamo più tranquilli, vediamo la nostra meta, anche se continua a piovere. Entriamo nel paese e troviamo il municipio, dopo pochi istanti arriva anche Maurizio che ha dovuto fare una strada più lunga: la formazione si è ricomposta.

La pioggia si fa più blanda tanto che riusciamo a correre bene nella discesa che percorriamo all’uscita del paese.  Dal fondo valle vediamo lassù in alto il famoso Sacro Monte di Crea, patrimonio dell’umanità UNESCO. Risaliamo per l’ennesima volta e anche i km vanno su: siamo oltre i 16 e temo che anche oggi ne faremo più del previsto. La strada a tratti è invasa dall’acqua che fuoriesce dai fossi e le macchine che passano ce ne schizzano addosso una gran quantità, come se non bastasse quella che abbiamo già preso: siamo intrisi fino all’ultimo capello. Per arrivare alla sede municipale di Serralunga di Crea la strada devia dalla principale, entriamo in un paese deserto e stoicamente proseguiamo il nostro compito di postini… bagnati. Da qui vediamo il famoso santuario meta di pellegrinaggio di molte persone, ci arriveremo vicini. 
Fonte: wikipedia.org
Fabrizio si deve fermare perché è colto da crampi che gli bloccano le gambe, io seppur provato riesco a proseguire verso Ponzano Monferrato, ultima frazione di questa tappa. In giornata Maurizio mi aveva preannunciato una salita durissima nella parte finale ed io avevo minimizzato: “tranquillo, non c’è problema”. In effetti ora si sale decisamente e le mie energie sono al lumicino, per fortuna non piove più e il cielo si sta aprendo schiudendo uno scenario affascinante. Il mio passo in salita si fa sempre più corto, arrivo a poche centinaia di metri dal santuario: per salirci bisogna svoltare a destra mentre io devo proseguire e ho già corso 22 km. Vedo il cartello “Ponzano Monferrato” e penso di essere arrivato, invece devo proseguire altri 2 km, ormai è una questione di orgoglio, voglio arrivare!  Ecco ci siamo, quando vedo il cimitero capisco che il centro abitato è poco distante e infatti dopo una breve discesa raggiungo il municipio. È stata davvero dura ma ci siamo riusciti, ultima lettera della giornata e poi doccia. Eh no! Devo solo asciugarmi, ho già fatto una doccia lunga 15 km!


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