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venerdì 24 giugno 2011

56. Running ecologico

La 56^ tappa Pecetto di Valenza - Pietramarazzi - Montecastello - Rivarone - Piovera si presenta ricca di spunti interessanti e di nuove visite all’ULP. In mattinata vengo contattato dalle amministrazioni comunali di alcuni paesi che andremo a toccare in giornata, mi chiama anche Massimo Brusasco – il giornalista del Piccolo di Alessandria che ha già corso con noi – per propormi di correre con due podisti alessandrini autori di una nuova e intelligente iniziativa, gli SpazzoRunners. L’ULP è aperto a tutti, quindi appuntamento a Pecetto di Valenza alle 19. L’accompagnatore ufficiale della giornata è Mirto Ferrari, un ex compagno di scuola con cui siamo rimasti in ottimi rapporti di amicizia, e come tutti gli amici mi ha dato la sua disponibilità. Quando arriviamo nella piazza di Pecetto di Valenza vediamo già pronti due podisti, sono Roberto e Gianfranco, gli SpazzoRunners, ci presentiamo e spieghiamo l’un l’altro le nostre iniziative. Il loro slogan è: Puliamo il mondo di corsa. Nei loro allenamenti in giro per l’Italia hanno notato, come tutti noi, molte situazioni di degrado ambientale, a volte vere e proprie discariche a cielo aperto; con la loro iniziativa vogliono segnalare queste situazioni, sensibilizzare la società al rispetto dell’ambiente. Iniziativa meritevole, abbiamo bisogno di più attenzione e rispetto per l’ambiente. Intanto giunge anche Massimo Brusasco che ci tiene a correre con noi almeno una frazione della tappa odierna. Per completare il quadro veniamo accolti da un rappresentante del sindaco che ha saputo in ritardo della nostra iniziativa, e non ha potuto riceverci all’arrivo della 55^ tappa, quella dei 1.000 km. Ci viene offerto del materiale informativo sul paese, tra cui un CD contenente racconti  e canzoni nel dialetto locale. Apprezziamo molto questi doni che ci fanno scoprire meglio le tante sfaccettature e particolarità della provincia. Siamo pronti? Si, no, un attimo. Arriva anche un altro rappresentante dell’amministrazione locale che si offre da guida per una scorciatoia attraverso un sentiero: molto bene, questi passaggi ci fanno scoprire ancor meglio il territorio.
Percorriamo un sentiero bellissimo, e anche un po’ faticoso, in direzione di Pietra Marazzi. Quando arriviamo sulla sommità della collina abbiamo dinanzi a noi un panorama  inaspettato (almeno per me): da qui dominiamo tutta la provincia, sotto di noi la città di Alessandria, in lontananza riconosco la “nostra” Tortona, e più in là anche Novi Ligure e tutte le catene montuose che le fanno da contorno. Scendiamo verso il paese dove veniamo accolti dal sindaco Gianfranco Calorio e altri rappresentanti del comune; Carlo Piccini è presente come rappresentante di Libera. Anche qui ci viene offerto un ricordo del nostro passaggio, un attestato che testimonia l’impegno di questo comune nella lotta alla criminalità organizzata. Nel comunicato di Libera che consegniamo in ogni comune si dice “Le mafie sono vicine”: a riprova della necessità di alzare la guardia in tal senso, arrivano le recenti notizie di cronaca sull’operazione Maglio contro l’andrangheta nel basso Piemonte, con arresti tra Alessandria (un consigliere comunale), Bosco Marengo, Pozzolo Formigaro e Sale.
Per completare il gruppo ci raggiungono anche Gianni, Rossella e Roberto, quelli del martedì. Da qui risaliamo verso Montecastello, posto sulla sommità di una collina poco distante. Il nostro accompagnatore biker ci lascia, lo ringraziamo molto per questo fuori programma. Raggiungere la sommità della collina dove si erge un bel castello (in parte del XII secolo). Il panorama sottostante è stupendo: vediamo la confluenza tra il Tanaro e la Bormida nella pianura alessandrina, un altro bel vedere da 10 e lode! Non ci accorgiamo che siamo entrati in un giardino privato e da una finestra del castello si affaccia un uomo che in maniere non molto nobili ci intima di lasciare la proprietà. Noi ci scusiamo dicendo che stavamo correndo e volevamo raggiungere il centro del paese, ma così facendo suscitiamo ancor di più l’ira del nobile (?) che minaccia di scagliarci contro frotte di terribili cani da guardia. Al che io invito i miei compagni  i avventura a scendere velocemente in paese: “Andùma fioi cl’è mei!” Un errore inaspettato che però ci ha regalato altri scorci indimenticabili. Troviamo la sede comunale dove sono già in posizione il sindaco Gianluca Penna, alcuni amministratori, i rappresentanti di Libera, e chiaramente i nostri accompagnatori. Foto e consegna del messaggio, qualche ironico commento sullo “scampato pericolo”. I nostri soci di corsa ci lasciano, Roberto e Gianfranco ci verranno incontro a Rivarone.


Io e Paolo proseguiamo su una strada in costa che ci offre uno degli ultimi scorci collinari che andremo a scoprire. Dopo qualche km vediamo un piccolo paese che nelle nostre menti dovrebbe essere Rivarone e attraversiamo campi di girasoli e granoturco per raggiungere prima la meta. Commettiamo un’altra leggerezza, perché quando entriamo nel piccolo borgo vediamo la scritta ”Fondi” (frazione di Bassignana). Dobiamo scendere e percorrere la strada a fondo valle, la direzione è giusta ma dobbiamo fare ancora più strada. I nostri accompagnatori si trovavano poco più avanti e non si sono accorti del nostro errore. Arriviamo a Rivarone, famoso per il tradizionale mercato delle ciliegie, praticamente all’imbrunire, ci stavano attendendo da una parte e invece siamo arrivati dall’altra! Capiscono anche loro che qualcosa non ha funzionato, ma siamo arrivati quindi va bene così. Anche gli SpazzoRunners che ci stavano venendo incontro ritornano capendo il nostro errore. Depositiamo velocemente il nostro messaggio e ripartiamo alla volta di Piovera. 
Un tasso ci taglia la strada, sembra avere dei movimenti goffi ed indecisi ma forse siamo più goffi noi che corriamo al buio. Attraversiamo il ponte del Tanaro con un po’ di timore visti gli spazi esigui ai bordi della strada. In lontananza le luci del castello, entriamo nel paese con le gambe che girano sempre di più, svolta a destra poi ancora ed ecco il municipio, la nostra sospirata meta! 24 km, dice Paolo. Stanchi ma soddisfatti. Gli accompagnatori ci attendono, c’è anche un bel ristoro, oltre alle bevande Mirto ha preparato una crostata che apprezziamo molto. Infine raggiungiamo l’altra parte del gruppo e concludiamo la serata all’Isola ritrovata dove Ezio ci attende pazientemente e ci sforna un’ottima cena. L’atmosfera dell’isola poi rende ancor più piacevoli questi momenti. L’ora è tarda, salutiamo nuovi e vecchi amici e torniamo a casa, domani ci sarà un’altra tappa.

2 commenti:

  1. grazie , è stato molto piacevole fare questa tappa con voi
    roberto e gianfranco

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  2. Questo è quanto abbiamo messo sul nostro blog e sulla pagina Facebook
    LA CORSA CHE UNISCE
    Martedi 21 giugno abbiamo avuto il privilegio di correre una tappa di Uniamo la Provincia con gli ideatori di questa iniziativa, Paolo e Fiorenzo.
    Questa splendida avventura è partita il 16 aprile da Castellar Guidobono, paese natale dei due “atleti” (non dimentichiamo che sono 2 che vanno forte…), con lo scopo di toccare tutti i 190 comuni della provincia effettuando una sosta davanti ad ogni ufficio comunale per immortalarne il passaggio.
    Come scrivono nel loro blog “Il nobile scopo dei due cugini è quello di testimoniare il senso di appartenenza alla provincia e di valorizzare e riscoprire quel grande patrimonio naturale,storico e artistico che molte volte dimentichiamo o addirittura ignoriamo.”
    lo hanno definito : PROGETTO PODISTICO TURISTICO CULTURALE.
    Così io e Gian ci siamo trovati davanti al municipio di Pecetto di Valenza alle 19 (veramente alle 18.30 eravamo già lì….) da dove partiva la 56° tappa, che avrebbe raggiunto Pietramarazzi, Montecastello e Rivarone (trovate la completa e divertente descrizione della tappa - così come delle precedenti - sul loro blog: fiorecorsa.blogspot.com
    Poi da lì i due cugini completavano l’opera raggiungendo il comune di Piovera, mentre io e il Gian… vuoi che era buio…. vuoi che la doccia a casa….. insomma li abbiamo lasciati per poi ritrovarci ad Alessandria per la cena in un famoso locale “l’isola ritrovata” dove con loro e gli altri accompagnatori abbiamo passato una piacevolissima serata
    Paolo e Fiorenzo hanno voluto legare questa esperienza ad un progetto benefico con una raccolta fondi a favore di LIBERA sostenendo un progetto preciso: “la ristrutturazione del primo bene confiscato in Provincia di Alessandria presso il comune di Bosco Marengo. Un piccolo immobile oggi inutilizzabile, ma il cui recupero sociale e produttivo potrà rappresentare il simbolo di una risposta ferma, inequivocabile e trasversale di tutto il territorio e di coloro che si uniranno a noi” come scrivono sul loro blog, che ancora vi invito a leggere
    Leggetelo! Questo blog è un “Bignami” (chi ha la mia età sa di cosa parlo) di geografia, storia, cultura e “buon senso”.
    Bravi Paolo e Fiorenzo! Al contrario di quello che avete scritto, la vostra è un’ “IMPRESA” e le “caratteristiche” le avete, così come le hanno tutte le persone per bene ed oneste che con umiltà e buon senso fanno al meglio quello che sanno fare.
    Martedì era il 21 giugno….che bel modo di iniziare l’estate!
    Non dimenticate: domani si corre l’ultima tappa da Tortona ad Alessandria.
    Vi Invito tutti ad accoglierli calorosamente domani 26 giugno, a mezzogiorno, davanti al Comune e poi a Palazzo Ghilini.

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