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sabato 25 giugno 2011

58. Inferno per diavoli

Ormai sentiamo l’aria di casa, oggi arriveremo a Castelnuovo Scrivia, un paese a 15 km dalle nostre abitazioni. È il centro più importante della bassa valle Scrivia a cui siamo legati per vicende sportive e anche con qualche lontano legame di parentela. Le vicende sportive riguardano la nostra “fede” calcistica, per anni abbiamo seguito il Milan nelle partite di campionato ed in quelle delle competizioni europee. Il ricordo più bello che abbiamo è sicuramente legato alla trasferta di Barcellona ’89, emozioni indimenticabili che a distanza di molti anni abbiamo ancora vive nei nostri ricordi. Ora la fede calcistica è svanita (almeno da parte mia), rimane però il bel rapporto di amicizia con l’anima del Milan club di Castelnuovo Scrivia, il “mitico” presidente Angelo Riccardi. Anche Angelo è stato coinvolto nel progetto ULP, ed ha dato prontamente la sua disponibilità. Oggi abbiamo anche un altro accompagnatore, Antonio il mio coscritto con cui siamo cresciuti e siamo particolarmente legati. Anche lui ha voluto aiutarci in questo progetto nonostante le difficoltà dell’ultimo anno, mi fa molto piacere questo gesto di amicizia e disponibilità. Arriva anche Paolo e siamo pronti per la partenza. La 58^ tappa Sale - Guazzora - Isola Sant’Antonio - Molino dei Torti - Alzano Scrivia - Castelnuovo Scrivia ci prospetta una bella serie di comuni della “bassa”.

Appena dopo la partenza mentre stiamo uscendo dall’abitato di Sale si aggrega a noi un podista che conosco solo di vista, si presenta è Cesare Benzi l’ottimo curatore del sito il leone e la gazzella, uno dei primi ad inserire delle notizie sul progetto ULP. Ci teneva particolarmente a correre con noi almeno una tappa, bene! un ‘ospite inaspettato. Parliamo delle vicende podistiche alessandrine e anche delle nostre. Intanto arriviamo al primo comune della giornata che è Guazzora, piccolo e tranquillo centro. Consegna del messaggio con foto, i nostri accompagnatori hanno già capito lo spirito ULP e coadiuvano bene le operazioni. Ripartiamo e dopo un breve tratto di due chilometri siamo già al paese successivo: Isola Sant’Antonio. Leggiamo sulle note turistiche i singolari nomi delle frazioni che lo compongono: Inferno, Paradiso e Purgatorio (“Fino al 1200 Isola Sant’Antonio era chiamata Inferno, poiché era abitata da banditi “gente d’inferno. Probabilmente l’origine del nome è dovuto alla natura del terreno in quei tempi paludoso e selvaggio.”). Troviamo anche il sindaco che era in municipio e gli consegniamo direttamente il messaggio. Siamo nel punto più baso della provincia: 76 metri sul livello del mare, terra molto fertile, famosa per la qualità dei suoi prodotti orticoli. Ad Isola Sant’Antonio poi vi è un importante sagra del melone. 
Forza verso Molino, dice Angelo che conosce bene questi luoghi. Attraversiamo le tranquille campagne di questa zona, passiamo il torrente Scrivia e siamo a Molino dei Torti, anch’esso comune prevalentemente agricolo: famoso e rinomato è l’aglio di Molino, celebrato in una sagra locale. 

Ancora un passo, meno di due km, e siamo ad Alzano Scrivia, altro comune agricolo della zona in cui sono presenti tutti i tipi di ortaggi, con una particolare attenzione per i fagioli. Nella piazza del municipio troviamo ad attenderci Gian Piero, amico e vicino di casa con cui siamo cresciuti, anche il Geo, come lo chiamano gli amici. Dopo aver svolto la funzione di accompagnatore nelle prime tappe (nonché quella di supporto tecnico per le fotocopie), ha voluto correre noi un tratto della tappa odierna. Nonostante gli indolenzimenti e le ammaccature delle recenti partite a calcio porta a termine l’ultima frazione della tappa fino a Castelnuovo Scrivia. Passiamo per la bella piazza e Paolo ricorda l’importante poeta Matteo MariaBandello, nativo di Castelnuovo Scrivia, poi arriviamo dinanzi al palazzo comunale e ultimiamo la tappa soddisfatti per aver messo un altro tassello nel mosaico di questa provincia. Ammiriamo la bellezza del palazzo comunale, il cortile con giardino, e scattiamo delle foto a ricordo della bella giornata. Salutiamo i nostri compagni di corsa che devono rientrare, mentre noi terminiamo la serata in paese davanti ad un bel piatto, parlando di ricordi passati e speranze future .

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